반항

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La forza bruta è l'ultima risorsa degli incompetenti. La perdita della facoltà di poter agire in qualunque altro modo razionale.

I Cacciatori parlavano chiaro su cosa dovesse significare la perfezione e con quali intenzioni si dovesse uccidere. Quanta forza calibrare nel compiere una carneficina, e quali tracce lasciare del loro passaggio per fare insorgere la paura.

A Ki-Bum non importava più di nessuna di queste cose.

Forse si erano ritrovati ad essere quello: degli incompetenti che erano stati sconfitti da un patetico ladro miliardario superbo. Ki-Bum odiava ammetterlo, mentre veniva strattonato da quegli uomini che lo stavano trascinando. Ki-bum non si ribella, non emette nemmeno un fiato, ancora una volta, consapevole di essere l'eccellenza che stavano cercando e di come la sua apparizione abbia appena generato il caos. Lo tengono così stretto come se volessero imprimergli nella pelle il loro passaggio. L'odore dolciastro di medicinali ristagna nell'aria, insieme a ombre dense scalfite appena dalle lampadine appese.

-Questi hanno i denti affilati e ti fanno la pelle al primo passo falso.- disse in cinese il soggetto A - sei piedi, centottanta libbre. -Il Capo lo vuole direttamente spedito sul suo aereo appena finita l'estrazione.-

-Il Capo ha una predilezione per questi mostri. Per quanto possa valere uno di loro come troia.- osserva il soggetto B - cinque piedi virgola otto, centosessantacinque libbre.
Lo insultano pensando che non capisse probabilmente la loro lingua, era già abituato ad essere stato relegato a mero pezzo di carne messo in vetrina, come se fosse un oggetto. Non è il modo peggiore in cui è stato chiamato e quasi gli viene da sospirare per quanto ridicolo fosse in realtà il loro pensare di aver vinto contro di lui.

Hanno appena portato dentro la loro condanna, e stanno continuando a trascinarla.

-A fottere sarai bravo, ma non si vive di sole metafore.- rispose in cantonese il Cacciatore, facendo capire che in realtà stava capendo ogni loro singola parola.

Calò il silenzio per qualche istante.

-Dicono che non posso rovinare la faccia a quelli come te.- disse una guardia nella sua lingua minacciandolo che era protetto solo da un bene superiore. E che doveva per questo tapparsi la bocca.

-Potresti sempre disobbedire.- lo sfidò il Cacciatore accennando un finto senso di smarrimento, ma gli occhi tradirono tenacia.

-Chiudi la bocca.- la guardia lo insultò, quando uno di loro gli afferrò i capelli per fargli alzare la testa.

Ci fu un brivido che percorse la schiena di Ki-Bum. Un istinto naturale, ma rimase insolitamente docile. Nel corso della sua carriera aveva usato la sua abilità innumerevoli volte eppure la sua tecnica non poteva funzionare con ogni bersaglio, no. Alcuni non si lasciavano manovrare della finta arresa e infierivano senza tregua. L'ultima volta che qualcuno lo aveva afferrato in un modo del genere si era ritrovato agonizzante per terra, ma questa volta aveva in pugno l'intera situazione. Era il combattente più spietato, il bugiardo più credibile. Sussultò in maniera strategicamente calcolata quando senti la mano callosa sul volto poco colorito, la bocca si aprì appena e la gola ingoiò a vuoto, spingendosi indietro.

-Non agitarti!- Con uno strattone la guardia, vide che la stessa espressione schifata era apparsa sul volto di Ki-bum. Doveva sentirsi, nemmeno troppo ironicamente, come una tigre in gabbia immaginava.
Un grido di allarme riverberò senza voce attraverso i muscoli e la spina dorsale del Cacciatore. -Cerca di non muoverti troppo, non vorrei davvero sporcarti la faccia di sangue.-

-Mio o vostro?- domandò tra un respiro e l'altro.
Kibum ha sempre avuto l'implacabile capacità di uccidere, quanto di non dare mai nessuna reale soddisfazione all'avversario.

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