즉각적인 공격

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-Si rifiutano di parlare con noi, rinviano ogni chiamata, ad ogni ora del giorno! Non c'è modo di parlare con quel dannatissimo direttore!- il Signor Bang stava sbraitando per il suo ufficio fuori di sé.

I Servizi Segreti li stavano ignorando di proposito, cercavano di prendere tempo e di tenerli lontani quanto più possibile da qualsiasi cosa stessero combinando in quel momento in Cina.
Quel comportamento era inaccettabile ed intollerabile. Dovevano trovare una traccia che li portasse dal Cacciatore compromesso, o da chiunque fosse legato a lui in qualsiasi modo.

Quest'uomo aveva una famiglia? Chi era collegato a lui e in che modo?
Il Signor Bang si calmò, cercando di rimanere lucido.
I Cacciatori avevano troppe vite, le vivevano, le sfruttavano e le buttavano come se non valessero nulla. Erano insesibili e creati per non avere punti deboli, per non avere niente. Esistevano e basta.
Avere una famiglia era paradossale, nessuno poteva legarsi a uomini simili e non fuggire, e ancora peggio simili demoni non potevano avere la facoltà di procreare.

Il Signor Bang non era una persona religiosa, non come sua moglie, ma credeva nell'esistenza del Maligno e in una forza superiore. Un Dio forse. Sapeva che nella Bibbia nei Genesi si parlava di alcuni angeli ribelli che avevano avuto una progenie maledetta da donne mortali. Uomini e ragazzi che erano più belli di qualsiasi essere umano, quanto violenti e malvagi. Erano sbagliati ad esistere. Degli ibridi.
Il Signore lì sterminò per lo scempio durante il Diluvio, ponendo fine alla loro vita.
Forse il paragone poteva sembrare un po' estremo, eppure a lui non sembrò per nulla esagerato.

Ciò che si sapeva su davvero chi fosse Lee Woo-bin era il suo lavoro.
Un Sergente delle Forze Speciali dell'esercito, onorato per il suo sforzo bellico in guerra, e nelle varie missioni.
Com'era potuto diventare un simile criminale e abbandonare l'onore che aveva ricevuto? Era diventato un assassino senza precedenti, senza umanità, come tutti quelli come lui.

Avrebbe ottenuto un consenso per raggiungere altrimenti Hong Kong.
Non aveva intenzione di farsi sottomettere, oppure in caso contrario avrebbe spremuto personalmente i ragazzini che aveva avuto nei suoi uffici. Lo avrebbe fatto a modo suo, anche se i ragazzi della sua squadra avrebbero provato ad impedirlo.

Fece solo un'ultima telefonata.

Namjoon aveva al momento lasciato stare Taehyung, visto che Lee Woo-bin aveva la precedenza.
Una pista che li avrebbe portati dai Cacciatori o forse nel loro covo o qualunque cosa fosse.
Il ragazzo era stato spedito a casa, ma lo tenevano sotto controllo insieme a Jungkook, che era stato mandato a insieme a lui.

-Io non ho niente da dire sul mio migliore amico.- mormorò con i suoi occhi marroni distrutti, ma dentro rimaneva forte.
L'agente non se ne capacitava.
-Sappi che stai proteggendo la persona sbagliata. E che lo rimpiangerai a tempo debito.-
-Lui non mi ha mai mentito, hyung. Non mi dispiace di nulla, se non che ti credevo un amico.-
Namjoon gli aveva dato le spalle, mentre un agente aveva spintonato malamente Taehyung, per farlo uscire, ed era andato da Yoongi a sbrigare delle scartoffie, mentre il suo collega ormai viveva di scene raccapriccianti del crimine.
Ormai le stava controllando una per una.
La scena del delitto che aveva davanti era subito sembrata più che altro quella di un'esecuzione a sangue freddo. C'è traccia di psicosi in alcune ricostruzioni e nel profilo psicologico di scene del crimine ricostruite. Colpi inferti per far soffrire la vittima, non si capiva se fosse morto dissanguato, oppure per l'essere stato strangolato e appeso al lampadario. Era un influente politico Thailandese, diverse denunce di corruzione e di molestie sui minori, mai prese sul serio.
Era una vendetta..?
-Che caso è questa volta?-

-244. Trentasei omicidi confermati. Sono tanti. Tutti archiviati per mancanza di prove.- La personalità di quel Cacciatore era un casino totale per com'era stata più o meno ricucita.
Distrutta, completamente demolita. -È... strano. È come se avesse voluto davvero farla finita, più che con loro con la sua di vita. Come se... stesse cercando disperatamente di farsi giustizia, e di levare qualcosa di disgustoso dal mondo. Aish, lascia stare, forse è solo cattivo. Sono degli assassini indipendente da tutto.-

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