TaehyungNon pensavo che avrei mai seguito il consiglio di Jimin, non se riguardava quello che avevo sempre considerato il mio nemico giurato, dal giorno di quella fatidica audizione.
E, invece, le parole del mio migliore amico si erano sedimentate così tanto nella mia testa, che avevo deciso di deporre le armi e di seguire il corso delle cose, per vedere come sarebbe andata.
Non che fossi entusiasta di passare del tempo con Jeon, comunque. Solo perché avevamo stabilito questa alleanza silenziosa, era ancora nel periodo di osservazione; se si fosse rivelato come credevo, non ci avrei pensato due volte a riscendere in battaglia.
Il problema principale non era nemmeno il suo carattere acido ed ironico, ma la paura di essere traumatizzato di nuovo.
Non me ne sarebbe dovuto fregare niente della sua opinione, eppure, ciò che mi aveva detto quel giorno, mi era rimasto impresso a fuoco.
E da lì si era generato uno dei miei terrori più grandi.Il dimenticare le battute.
Passavo le nottate a leggere e rileggere i copioni, avendo il trauma che qualcun altro potesse rivolgermi quelle parole tanto crudeli.
Era vero, non erano state dette da Jeon, ma in qualche modo il collegamento c'era.La cosa peggiorava adesso che dovevo recitare con lui.
Mi sentivo come se dovessi dimostrargli continuamente qualcosa.
Non era una bella atmosfera.Eppure, avevo la sensazione che, conoscendoci piano piano, quell'emozione sarebbe potuta svanire del tutto.
Perché il corvino non sembrava mettermi alla prova, anzi, mi appariva il contrario.Era lui che si testava ogni singola volta che recitavamo insieme.
In automatico, gli lanciai un'occhiata, notandolo appoggiato alla parete opposta alla mia, mentre si riguardava un'ultima volta le battute, prima delle nostre scene.
Era il momento del contatto fisico.
La svolta nella storia in cui Taehee capiva ci fosse una scintilla in più nel suo rapporto con Junghoon, ma che voleva a tutti i costi sopprimere; da una parte, pensando che l'altro non lo meritasse; dall'altra, pensando di non voler rovinare l'amicizia che, di nuovo, con tanta fatica, stavano costruendo.
Mi ritrovavo così tanto in questo personaggio che non avevo avuto problemi ad immedersimarmici, ma Junghoon era lontano anni luce dal corvino, da quello che avevo visto.
Ero proprio curioso di vedere come avrebbe gestito le cose.
«Taehyung, Jungkook, siamo pronti!»
Posai il frullato che stavo bevendo, facendo un piccolo cenno del capo a Jimin, avvicinandomi poi alla finta camera che avevano allestito, andandomi a sedere sul letto.
Sentivo la presenza di Jeon rendere il tutto più pesante e non sapevo se fosse un bene o no.
«Azione!»
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Act like a Lover // Kooktae
Фанфик₊ ⊹ · ₊ ⊹ · "Il mondo correva troppo veloce e io, anche a ventiquattro anni, continuavo a sentirmi un bambino con la gambe troppo corte per starci dietro. Come Alice nel Paese delle meraviglie, mi sentivo troppo piccolo per quel mondo gigantesco. T...