(Tancredi è un piccolo Piton con i capelli rossi e gli occhi neri)
(per dire XD)
«Marci... andiamo via» mormorò Tancredi cercando la mano di Marcelle.
«tranquillo, ci sono io con te» disse Marcelle.
Tancredi non aveva paura di questo, infatti non voleva che Marcelle si facesse del male.
«posso... chiedere alla mamma di farmi un'altra bambola, e nel frattempo posso dormire nel lettone di mamma e papà, non fa nulla basta che andiamo via» disse il piccolo rosso tenendo la lanterna su.
il bosco di notte lo terrorizzava come poche cose.
«Tanc l'ho vista» disse entusiasta Marcelle lasciando la mano del rosso.
Tancredi riusciva solo ad ascoltare, la notte era fitta, senza luna e senza stelle.
non prometteva nulla di buono.
si stringeva la lanterna.
«Marcelle torna da me» disse poi con la voce rotta dai pianti.
vide due occhi rossi luccicare, galleggianti nel nero di quella notte demoniaca.
«M-Marcelle?» chiese ancora una volta.
nessuna riposta.
«TAN LA LANTERNA PRESTO» urlò Marcelle alla sua destra.
Marcelle rischiarò il bosco con la fiamma, trovandosi di fronte una lupa scheletrica e con, molto probabilmente, la rabbia.
il piccolo Conte era a terra, con la tempia leggermente spaccata e la bambolina fatta di stracci di Tancredi In una mano.
«VA VIA BRUTTA BESTIACCIA SPELLECCHIATA» urlò Tancredi sventolando la lampada
suonandosela anche in testa.
continuava a sventolarla ma il manico, già arruginito, si ruppe del tutto.
Lampada volò in aria, rompendosi al contatto con il terriccio e dando immediatamente fuoco alle foglie secche.
Tancredi urlò dalla paura e cadendo.
La lupa guaì di dolore scappando.
«bravissimo» disse entusiasta Marcelle.
Tancredi piangeva nascondendosi dietro Marcelle «io- volevo solo aiutare» sbiascicò.
«sei stato bravissimo Tanc» disse invece Marcelle sorridendo.
«tu dici?» chiese il piccolo Snape scettico.
lui non era mai bravo in nulla.
«si, sei stato bravissimo» ripeté Marcelito sorridendo «più bravo di un lupo»
Tancredi arrossì «grazie» disse.
«aspetta, ti sei fatto male» disse poi allarmato.
Marcelle trattenne un gemito di dolore «cadendo ho urtato contro un sasso» spiegò.
«ti fa tanto male?» chiese preoccupato Tancredi.
«n-no, brucia un po'» ammise Marcelle mentre nell'aria si diffondeva un sentore dolciastro di foglie bruciate e terra.
«Aspetta, vediamo se posso fare qualcosa» disse Tancredi prendendo il viso di Marcelle e mettendo una mano più su, dove il piccolo conte aveva la carne spaccata.
(hanno 6 anni, un limone ci sarà tra parecchio)
Tancredi chiuse gli occhi, predendo un piccolo respiro.
"𝘗𝘦𝘯𝘴𝘢 𝘢𝘥 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘢" si sussurrava Tancredi.
i suoi palmi emanarono luce bianca.
Marcelle sorrise chiudendo gli occhi.
Era una sensazione molto piacevole, sembrava che la mamma gli stesse accarezzando le guance.
Tancredi e Marcelle riaprirono gli occhi simultaneamente.
«ecco qua» disse il piccolo Snape sorridendo «guarito».
Marcelle sorrise «grazie».
«BAMBINI, DOVE SIETE?!» urlava Lily con le mani a megafono Sirius al seguito.
La contessa Sentiva le palpitazioni diventare sempre più irregolari.
«BAMBIN-» Lily sobbalzò sentendo la mano fredda di Sirius prenderle il polso.
Severus le raggiunse «amore, amore, reggila» disse immediatamente Lily.
Severus prese la sua signora che stava avendo un mancamento
«FRANK, CORRI A CHIAMARE LUMACORNO ED IL SIGNORE» urlò risalendo.
Tancredi e Marcelle raggiunsero Lily.
«giusta pace, che ci facevate nel bosco?!» sbottò disperata Lily.
«avevo perso la bambola» ammise Tancredi
«mammina che succede alla zia? Ho sentito papà urlare di chiamare il signor Lumacorno»
«oh... -Lily sorrise nervosamente- la signora ha semplicemente avuto un capogiro, nulla di che».
«MAMMINA» urlò Marcelle tornando in casa.
Salì senza fiato le scale, raggiungendo i suoi genitori.
«MAMMINA, MAMMINA» Urlò sbatacchiando la porta chiusa a chiave.
Lumacorno uscì immediatamente dopo con Remus consegnadogli un sacchetto.
«come sta la mia mamma, zio Lumacorno?» chiese Marcelle saltellando.
gli succedeva quando era particolarmente nervoso.
Lumacorno sorrise «sta bene, sta bene, gli si è semplicemente abbassata bruscamente la pressione sanguigna» disse mettendogli una mano in testa.
«ma tu non farla preoccupare troppo, ok? La mamma ha un cuore fragile».
«a-allora da grande diventerò medico e glielo guarirò io» disse Marcelle con enfasi.
Lumacorno sorrise «determinato come la tua mamma» disse.
guardò Remus «beh, se succede di nuovo, chiamatemi» disse «buona notte».
Remus fece un cenno.
Ora Marcelle aveva paura della reazione di suo padre.
si aspettava sicuramente una sberla, un rimprovero ma invece Remus si limitò ad una carezza.
«vai a dare un bacio alla mamma» disse freddamente «e chiedi scusa».
Marcelle annuì facendo ciò che gli era stato consigliato, o meglio ordinato.
Remus entrò subito dopo.
«cosa facevi nel bosco?» chiese Sirius.
«io... volevo aiutare Tancredi a trovare la sua bambola, gliel'ha fatta la sua mamma per la festa di Yule e non volevo che la perdesse» si giustificò Marcelle.
Sirius sorrise baciandogli la fronte «piccolo cavaliere senza macchia, sempre pronto ad aiutare» disse.
Marcelle arrossì cercando l'approvazione negli occhi di Remus.
Il lupo mannaro sospirò «almeno avverti, se accadrà un'altra volta» disse.
Marcelle annuì serio
«ma... sono ugualmente fiero di te»
STAI LEGGENDO
burattinaio /Wolfstar Royal Au\ +18
Mystery / ThrillerTemi dedicati Il morbo della peste nera è scomparso da un po' di tempo, ormai. c'è chi pensa sia stato l'aiuto divino, chi demoniaco, chi nel destino ma tutti concordano su un unico capro espiatorio; il conte Remus John Lupin un ragazzo, per essere...