𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 31

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«questa dormita mi ci voleva» disse Marcelle svegliandosi il giorno dopo.

«Tancredii» disse cercandolo per tutto il castello.

Voleva rompere le palle al suo fidanzato.

Quando lo trovò, per prima cosa lo strinse riempiendogli il collo di baci.

Tancredi si staccò all'improvviso e Marcelle lo guardò deluso.

«perché?» chiese «sei arrabbiato con me?»

«non... possiamo stare insieme, Marcelito~» mormorò Tancredi

«E perché? Ti sei innamorato di qualcun altro?» chiese Marcelle alterato.

«n-no, no, io ti amo più di me stesso»

«allora è colpa della mia classe sociale?» chiese Marcelle sempre più confuso.

Ma Tancredi negò ancora una volta.

«E ALLORA COSA, PER DIO» urlò Marcelle.

«io... non potrò darti una discendenza» disse Tancredi.

«Ma ci sono tanti altri modi per avere figli, stupido».

«si lo so» Tancredi abbassò lo sguardo.

«solo... mi sarebbe piaciuto avere un mini-te dai capelli rossi» ammise.

Marcelle arrossì e sorrise.

«beh, trovermo un modo» se lo tirò addosso «ma tu da me non ti allontani»

Tancredi sorrise arrossendo.

«stavo pensando... perché non diventi mia infermiera?».

«non è professionale avere una relazione con la propria infermiera, dottor Lupin» Disse Tancredi mentre veniva preso in braccio.

«beh, poi ci pensiamo, ora limitiamoci ad andare in camera» ammiccò Marcelle con gli occhi pieni di libidine

«vediamo se effettivamente non puoi darmi eredi»

«Okay ma per poco, ho da lavorare»

Marcelle non se lo fece dire due volte e si diressero da qualche parte.

okay mini capitolo per ora-

pfft

ovviamente scherzo

vi lascio alla smut :P

il luogo più appartato che potessero avere a disposizione i due era solo l'immensa contea Lupin.

Marcelle, che teneva per mano il suo fidanzato, si diresse verso un lago frutto di una piccola ma assidua cascata di acqua sempre gelida: perfetta per i due, accaldati dagli ormoni e dalla metà mattinata di Un giorno di luglio.

«credi vada bene qui?» chiese Marcelle.

«è meraviglioso» disse.

Marcelle sorrise prendendolo dolcemente per la vita.

Tancredi prese a ricambiare i baci del primogenito Lupin.

I due si spinsero verso una tenda fatta di rami di salice piangente.

Marcelle spogliò piano piano Tancredi, avendo particolare dedizione a baciargli ogni centimentro di pelle.

Il rosso sospirava estasiato mentre il piccolo conte invadeva in modo, anche abbastanza goffo ed inesperto, la sua intimità.

«M-Marcelle, basta» sbiascicò Tancredi aggrappandosi alle spalle del piccolo conte.

«Fa male».

Marcelle annuì ed uscì lentamente.

«scusa» mormorò baciandogli la tempia.

«non fa nulla» sussurrò invece il piccolo Snape.

«è la prima volta... penso sia normale».

«non pensavi mica di dirlo ai nostri genitori» disse Marcelle.

«n-no, o meglio... glielo dirò sotto mentite spoglie».

Marcelle annuì facendogli appoggiare la tempia sulla sua clavicola ed i due socchiusero gli occhi ascoltando la natura che li circondava.

burattinaio /Wolfstar Royal Au\ +18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora