23:Minhee

66 7 0
                                    

<<No, no», insisto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<<No, no», insisto. «Sto bene».
«Ma sei pallidissima», ribatte lei, e indica il cibo sul tavolo. «Mangia subito qualcosa!».
Non riesco a trattenermi dal portare automaticamente la mano al viso, il mio pallidissimo viso. Mormoro un "grazie" mentre Yoongi si accomoda sull'unica sedia libera, e nel frattempo Namjoon si alza e si sposta accanto al lavandino facendomi segno di sedermi al posto suo, vicino a Carla, che sta già riempiendo i piatti con mestoli di linguine.
Mette un piatto davanti a me e poi ne porge un altro ad Yoongi , che tiene stretta al petto un'interessatissima Errore.
«Dalla a me», dice Tommy. «Voi mangiate in pace».
Yoongi si alza per allungare il cucciolo al padre, mentre Errore non smette di scalciare. Tutti ridono eccetto nonna Fiorella, che sbatte la mano sul tavolo e ordina a tutti di dare subito qualcosa da mangiare al povero cane!Se ne occupa Carla: raccoglie una salsiccia e la mette in un piattino per Errore, che posa sotto il tavolo. Yoongi e io spolveriamo la nostra pasta con un po' di parmigiano. Metto in bocca la prima forchettata e cerco di non fare smorfie... ma è un'impresa.
«Oh, è fredda, vero?», dice Carla sporgendosi per prendere i nostri piatti. «Lasciate che ve la riscaldi».
«No, no, va bene così», rispondo. «Davvero»."
Accanto a me, Yoongi annuisce e dice scherzoso che la pasta gli piace "fredda come il ghiaccio".
Per un momento Carla sembra mortificata, ma poi scoppia a ridere e gli altri la imitano, e subito mi rendo conto che la famiglia di Yoongi sfata un altro stereotipo americano secondo gli inglesi: che non sanno prendersi in giro affettuosamente.
Le risate si protraggono per circa tre secondi, poi gli "ah ah" diventano "eh eh" che si trasformano in "mm mm", e poi cala il silenzio.
Abbasso lo sguardo sul piatto nel timore che, se alzo gli occhi, capiscano che sto cercando di indovinare da quanto tempo sono seduti a tavola.
Che so abbastanza da intuire il perché, forse, se ne stanno tutti in silenzio. Non conosco questa famiglia, ma capisco che nessuno di loro ha voglia di parlare del suo dolore, probabilmente ancora più acuto del normale perché da circa quindici minuti è il primo anniversario della perdita di una madre, di una moglie, di una sorella...Cerco di riportare a tavola l'allegria.
«Mi piace il modo in cui vi prendete in giro».
Le sei facce attorno al tavolo mi fissano inespressive. Riesco a immaginare Errore sotto il tavolo che si blocca e mi rivolge lo stesso sguardo. Mi sa che ho esagerato con la modalità Downton Abbey. Le mie parole devono essere sembrate a tutti dei suoni inarticolati."
<<Credo che sia la ragazza più bizzarra che tu abbia mai portato a casa, bello», dice Namjoon mentre attraversa la stanza diretto al frigorifero e fa un cenno al padre. Tommy annuisce e Namjoon prende altre due birre. Poi si volta verso Yoongi .
«Allora, te lo posso chiedere?»
«Preferirei di no», risponde Yoongi con la pasta ancora in bocca. Sento un soffice ammasso di pelo fiondarsi sulla mia gamba. Abbasso lo sguardo e vedo Errore che si lecca il muso e mi guarda da sotto il tavolo come farebbe Oliver Twist chiedendo dell'altro cibo.
«Dai», mormora Namjoon fra un sorso e l'altro. «Eri tutto eccitato perché oggi Maya tornava dal college, e stasera ti presenti qui con un'altra ragazza?»
«Minhee è un'amica», ripete Yoongi . Come se loro non l'avessero già capito!
«C'è qualcosa che non va», afferma Namjoon. In faccia ha un'espressione inquisitoria, uguale a quelle di tutti gli altri adulti nella stanza. «Cos'è successo? È tornata dalla California con un ragazzo nuovo?».
Yoongi non risponde, ma il suo silenzio e il modo in cui infossa le spalle lo tradiscono subito.
«Oh, ma non è possibile», geme Namjoon, mentre Fiorella agita la mano come per schiacciare una mosca.
«Dovrei dare una bella lezione a quella ragazza!». La sua voce è un ringhio e distolgo lo  sguardo per nascondere un sorriso. Mi piace la nonna di Yoongi.
La famiglia si profonde in mormorii solidali, ma Yoongi li allontana con la mano.
«Sto bene, davvero», dice tornando a mangiare.
Tommy scuote la testa.
«Fare una cosa del genere a un ragazzo... proprio oggi, poi...».
Il silenzio cala sulla tavola come un enorme lenzuolo, e non ho bisogno di alzare gli occhi dal piatto per capire che ciascuno sta evitando lo sguardo dell'altro. Mi si stringe il cuore per un motivo che non ha nulla a che fare con l'amore romantico, ma per il modo in cui questa famiglia sta cercando di superare il dolore, anche se non può evitare di accennare a cosa l'ha causato.
Poi Namjoon fa una risatina.
«Be', guarda il lato positivo: conserva il regalo che avevi comprato per lei, così potrai darlo alla ragazza dell'anno prossimo. Natale gratis!».
Yoongi rotea gli occhi.
«Smettila, non riuscirai a farmi diventare uno spilorcio. Non seguirò mai il tuo esempio».
Namjoon alza le mani e ride per un attimo, poi torna serio.
«Ma stai bene, vero?».
Yoongi sorride al suo piatto di pasta fredda, poi alza lo sguardo e annuisce.
«Sì. Sto bene»."
<<Non si potrà dire lo stesso di lei», borbotta Fiorella. «Non se la incontrerò per strada».
Yoongi allunga la mano sul tavolo e stringe quella di sua nonna.
«Lascia perdere, nonna. Sto bene. Lo giuro».
Sul tavolo cade di nuovo il silenzio; questo è un po' meno imbarazzante, un po' meno pesante del precedente.
Alla fine Carla mormora: «Dov'è finita quella ragazza? Dovrebbe venire qui e salutare. Diana!». Grida talmente forte che devo spostarmi per salvaguardare il mio timpano. Errore guaisce spaventata da sotto il tavolo. Tommy si abbassa per coccolarla dicendo che va tutto bene.
Una ragazza mingherlina con l'aria da maschiaccio entra in cucina. Indossa una maglietta troppo larga con sopra il nome di una band che non conosco – oddio, mi sento vecchia – e ha due occhi spalancati con cui sembra chiedere alla tavolata: "Come caspita ho fatto a mettermi nei guai stando in un'altra stanza?".
«Saluta Minhee», dice Fiorella. «La nuova ragazza pallida di Yoongi».
«No, non è la mia ragazza», protesta Yoongi. Rapidamente, e mi chiedo di nuovo se per qualche motivo sono poco credibile come fidanzata. E detesto ammetterlo, ma mi domando se la nostra limonata allo Smooch gli sia piaciuta tanto quanto a me.
«Ehi», mi saluta Diana."
«Ciao, piacere di conoscerti», ribatto.
Diana fa per andarsene ma poi si blocca a metà strada.
«Oh, figo... sei inglese».
Tommy mi sorride.
«Già, sembri uscita da quella serie TV», osserva schioccando le dita mentre cerca di ricordarsi quale. «Quella con la famiglia in cui tutti si sposano con i cugini».
«Downton Abbey», dice Fiorella agitando la mano in aria mentre Diana se ne va. A quanto pare è il gesto a cui ricorre per qualsiasi cosa.
«Sì, Downton Abbey», le fa eco Tommy, solleva Errore e se la sistema in grembo. «Sembri una di quei tizi».
Pare che Yoongi non stesse scherzando quando ha detto che è difficile cogliere le differenze fra le varie regioni dell'Inghilterra. E anche se Tommy è solo il secondo stasera a dirmi che sembro uscita da Downton Abbey, la cosa inizia a darmi sui nervi. Vengo dall'Hampstead, che in fatto di spocchia sta almeno cinque spanne sotto, glielo devo far sapere!
Errore si dimena fra le braccia di Tommy, si piega tutta allungandosi verso il tavolo.
«Basta, Errore», dico. «Ti hanno già dato da mangiare».
Lei mi guarda con i classici occhi da cucciolo, come a dire: "Ma, mamma, c'è tanto cibo. Perché non posso prenderne neanche un po'?".
Carla sorride e si china per riempire di nuovo il piattino di Errore.
«Te ne do un'altra», dice, «e poi basta, capito?».
Deposita sul piatto un'altra salsiccia e poi lo rimette a terra. Se Tommy non l'avesse tenuta ben stretta fra le braccia, probabilmente Errore si sarebbe procurata una commozione cerebrale tuffandosi sotto il tavolo. Si avventa sul cibo avidamente, lasciandosi sfuggire un paio di volte il piatto che scivola sul pavimento e cozza contro le gambe del tavolo.
«Santo cielo, spero che si calmi presto», dice Yoongi servendosi altro cibo. «Sarà difficile trovarle una nuova casa se è sempre così turbolenta».
Namjoon si sta piegando per coccolare la cagnetta. La sua testa scatta bruscamente verso l'alto.
«Non puoi mandarla via!».
«Quindi la porterai tu a spasso due volte al giorno?», chiede Yoongi. «Troverai il tempo fra un turno e l'altro?».
Io lo guardo cercando di capire il significato delle sue parole. Sta dicendo che Errore sarebbe un peso, una seccatura? Lo so che non l'abbiamo presa molto tempo fa, ma credevo che le fosse più affezionato, così come lo sono io; perché inizio a pensare che uno dei motivi per cui nelle ultime ore non ho pensato molto al volo cancellato, al mio ritorno a casa, sia proprio questa cagnetta. La cagnetta che sento nostra.
E se Yoongi la adottasse, allora avrei una possibilità di rivederla.
Se tornassi qui, cioè.
Ma forse lui non lo vuole.
Fiorella si lascia scappare un'esclamazione di rimprovero.
«Isabella ti avrebbe dato un bello scapaccione se avessi cercato di abbandonare qualcuno che ha bisogno di te. È questo che ti hanno insegnato, Yoongio?».
Sulla tavola cala il silenzio, e ho la sensazione che tutti stessero aspettando il momento in cui qualcuno avrebbe nominato l'assente di stasera. E ora, finalmente, Fiorella l'ha fatto. Tutti tranne me abbassano lo sguardo. Namjoon sembra particolarmente impegnato a coccolare Errore.
Tommy si schiarisce la gola appoggiando sul tavolo un braccio grassoccio e tatuato.
«Troveremo una soluzione», dice.
Carla annuisce.
«Come sempre».
Per un pelo riesco a non sospirare rumorosamente, a ignorare il formicolio nei miei occhi. Yoongi si è sbagliato prima, nel parco: nessuno qui sta fingendo che questa notte sia uguale a tutti gli altri Natali. Tutti attorno a questo tavolo – i lineamenti tesi, gli occhi stretti, le facce pallide – percepiscono l'assenza della madre di Yoongi(cavolo, persino io... che non la incontrerò mai). Si stanno chiedendo cosa faranno adesso.
Temo che se resto a fissarli troppo a lungo capiranno perfettamente cosa sto pensando. Ho anche paura che se incrociassi lo sguardo di Yoongi mi metterei a piangere al posto suo, quindi abbasso gli occhi sul piatto.
«Mangia di buon appetito». Fiorella fa un cenno ad Yoongi come se approvasse la sua scelta in fatto di ospiti a cena.
Mi sento picchiettare sulla spalla e mi volto a guardare Carla. I suoi profondi occhi nocciola luccicano di lacrime che si sta sforzando di trattenere, e capisco che vuole semplicemente distrarsi.
«Allora, Minhee, ora vivi qui?»
«Non ancora», risponde Yoongi . Io gli scocco uno sguardo daanon rispondere al posto mio) stasera abbiamo discusso parecchio dell'argomento e io non ho affatto preso una decisione vera e propria.
«Questo semestre ho studiato in America grazie a un programma di scambio», spiego. «Per farmi un'idea di com'è qui prima di decidere se tornare oppure no per il college l'anno prossimo».
Carla si alza e va alla credenza per prendere una bottiglia di vino.
«Non hai ancora deciso?». Solleva la bottiglia per chiedermi se ne voglio un po' Scuoto la testa.
«È un passo importante».
Ma si tratta della tua istruzione», ribatte lei versando un bel bicchiere a Frank. Qualcosa nel modo in cui compie quel gesto – automatico, quasi meccanico, come se lo facesse parecchie volte al giorno tutti i giorni – unito al fatto che ha lo stesso naso affilato di Tommy, mi suggerisce che Carla è sposata con Frank e che è la sorella di Tommy.
Carla nota il mio sguardo fisso.
«Cosa c'è?»
«No, niente», rispondo. «Stavo solo cercando di indovinare chi è sposato con chi, ma ora capisco che lei e Tommy siete sicuramente fratelli».
«Non le sfugge niente», scherza Tommy.
Carla si rimette a sedere e si versa un bicchiere di vino.
«Dovresti mettercela tutta negli studi», mi dice. «E la Columbia è un'università eccellente. Vero, Yoongi?»
«A me piace», è la sua risposta.
Carla prosegue: «Devi sfruttare al massimo questi anni, inseguire i tuoi sogni finché hai ancora le energie per farlo».
«Inseguendo i propri sogni», borbotta Tommy, «si rischia di spomparsi inutilmente, e allora da vecchi si finisce per zoppicare. Non essere troppo severa con lei, se non vuole giocarsi il tutto per tutto».
Carla rotea gli occhi nella sua direzione con impazienza.
<<È vero: la maggior parte dei sogni non si avvera, non per la maggioranza delle persone. Ma almeno potrai dire di averci provato. Isabella, lei... lei lo capiva».
Sulla tavola cade un altro silenzio, stavolta più pesante del precedente, a distanza troppo ravvicinata. Tommy è il primo a parlare di nuovo e bisbiglia: «Sì, lo capiva. Lo capiva».
Ricordo l'atteggiamento di Yoongi nel corso della prima parte della serata: chiuso e nervoso quando la conversazione non verteva solo su Maya; il suo desiderio di non tornare a casa. Non si stava tenendo tutto dentro: aveva paura di parlarne. Perché parlarne significa affrontare la situazione, e affrontare la situazione vuol dire rivivere il dolore di aver perso una madre, una moglie, una cognata... Lo scopo ultimo di un lutto è tornare alla normalità,ma Isabella era chiaramente una parte così importante di questa famiglia che nessuno di loro sa quale sarà la "normalità" adesso.
«Mi dispiace tanto per la vostra perdita».
Tutti alzano lo sguardo, le facce flosce, gli occhi che saettano da destra a sinistra. Le labbra serrate come se tutti temessero di mettersi a piangere. Tommy e Namjoon annuiscono in risposta alle mie parole. Frank fissa il soffitto scuotendo appena la testa. Yoongi mi guarda e io devo costringermi a sostenere il suo sguardo perché all'improvviso temo di aver sbagliato a pronunciare quelle parole.
<<Sei una ragazza gentile». È di nuovo Carla a parlare, con un sorriso lieve ma autentico sul viso. Poi scuote la testa. «Il cancro è una cosa terribile. Ma bisogna andare avanti, giusto?». Poi mi sorride in un modo tale da farmi capire che per ora non hanno il bisogno – o il desiderio – di continuare a parlarne. «Allora, che problemi hai, Minhee? Ottieni un'opportunità straordinaria e vuoi rifiutarla?»
«Non è così», rispondo. «Sto solo... riflettendo parecchio».
Fiorella grugnisce.
«Mi sa che c'è di mezzo un ragazzo».
Non rispondo ma fisso la mia pasta fredda chiedendomi come ho fatto a mangiarne già così tanta.
«Fatti dare un consiglio che avrei voluto ricevere io quando avevo la tua età». Alzo lo sguardo su Carla e intuisco che ciò che sta per dirmi è una cosa serissima; ha rimesso sul tavolo coltello e forchetta. «Non prendere mai una decisione importante in base a un uomo. Una donna è tale quando pensa per sé, e quello che fa lo fa per sé. E la maggior parte degli uomini non merita le tue lacrime, comunque».
Cerco di non farlo. Cerco di tenere lo sguardo fisso in quello di Carla. Ma non serve a niente. I miei occhi guizzano verso Yoongi, solo per una frazione di secondo.
«Be'», dice Carla tornando a mangiare mentre sulle sue labbra si dipinge un altro lieve sorriso. «Alcuni forse sì». Poi guarda Yoongi. «Sono felice che tu abbia portato Minhee invece di quell'altra. Era carina, ma anche molto piena di sé».

Kiss me in New York |M.Yg [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora