~La decisione~

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Lisa pov
Dopo il mio ennesimo fallimento mi rintanai in camera, senza uscire, nemmeno per cenare. Jennie non voleva perdonarmi, qualunque cosa avessi fatto, e questo era il mio incubo ogni notte. Mi trascinavo di malavoglia fino a scuola, accompagnata da Rosie, che cercava sempre di tirarmi su il morale, anche se inutilmente. "Prima o poi dovrai riprenderti cuginetta", mi diceva, "E se non volessi? E se volessi semplicemente che le cose tornassero come prima?" Rispondevo io. Ormai era tutto inutile, il mio legame con lei si era spezzato e tutto era perduto. Come avrei voluto ricominciare da capo...Faticavo a vedere un futuro insieme a Jennie, dove lei era tornata da me e io l'aspettavo a braccia aperte, ma dovevo assolutamente cadere dalle nuvole. Approfittai di sabato mattina per avvicinarmi a lei, mia madre era a lavoro e lei stava facendo i compiti in camera. Bussai alla sua porta, lei mormorò un debole "avanti", e io entrai nella stanza, sedendomi sul suo letto. Non si era neanche girata, ma disse:" Cosa c'è, Lisa?", incredibile, mi conosceva meglio delle sue tasche. "Ti devo parlare", risposi con tono tremante. "Ormai quel discorso è chiuso", ribatté lei, la voce rotta. "Non si tratta di quello", mentii spudoratamente. Lei si voltò di scatto e iniziò a interessarsi al mio racconto, mantenendo però una certa distanza. I suoi accesero, e guardarono impazientemente i miei.

Jennie pov
"Sai, mi chiedevo, so che non hai intenzione di tornare con me", "è inutile che sprechi il tuo tempo con me", dissi ciò, interrompendola. "Però, possiamo comunque rimanere amiche, in questo caso mi provocheresti meno dolore, se questo era il tuo obiettivo", persino lei mi aveva confermato che preferisse stare con me ma in pericolo, piuttosto che stare senza di me al sicuro. Ma io non sapevo e non volevo decidere cosa fare. "Sai meglio di me che non potremo mai essere soltanto amiche", risposi fredda. "Appunto, lo sai anche tu, che ci amiamo, io davvero non capisco il motivo per cui-" , "Sono affari miei, se te lo spiegassi non capiresti". "Prova a spiegarmelo, mi sforzerei di capire", implorò lei. "Questa conversazione va già avanti da troppo tempo per i miei gusti" dissi io, cambiando argomento. "Inoltre, devo uscire per sbrigare una cosa", aggiunsi frettolosamente. Era una palese scusa, ma andava bene così, dopo giorni avevo di nuovo sentito la sua voce, anche se ora il senso di colpa per la sua sofferenza era troppo grande per essere ignorato. Decisi di andare a trovare Jisoo, l'opinione della mia migliore amica era ben accetta.

Jisoo pov
La mia migliore amica bussò alla mia porta, avevo già intuito cosa volesse. Da 2 mesi il suo unico pensiero era quella ragazza, e io da idiota le ho detto che ciò che stava facendo sarebbe stata una buona cosa per entrambe. Non avevo minimamente ragione. Ma ormai avevo convinto Jennie con il mio tono persuasivo a fare quella scelta, nonostante tutti le siano contro dandole torto e implorandola di tornare con Lisa. Era tutta colpa mia, che amica di merda ero! "No Jennie, hai bisogno di una boccata d'aria, andiamo al parco, così ci schiariamo bene le idee", proposi io. "Lei annuì debolmente in segno di approvazione, e , senza aggiungere una sola parola, ci ritrovammo 10 minuti dopo sull'erba fresca del prato a qualche passo da casa. "Hai bisogno che qualcuno ti faccia capire ciò che stai facendo", esordii dopo dei minuti di imbarazzante silenzio. "Evidentemente io non sono la persona giusta", continuai, gli occhi di Jennie puntati distrattamente sul mio viso. "Perciò ho deciso di chiamare una persona che ti potrebbe aiutare, ti sta aspettando al camioncino dei gelati". Detto ciò le indicai un furgoncino poco distante, facendole segno di avviarsi. Inaspettatamente, Jennie mi abbracciò e disse "So che lo fai per me, ma sono del tutto convinta di aver fatto la scelta giusta". Per non deludermi, però, fece come le dissi e poco dopo la vidi allontanarsi accompagnata dal fruscio del vento tra i capelli.

Jungkook pov Per una volta Jisoo mi fece un favore. Un enorme favore. Da settimane ero sempre più preoccupato per Lisa, che ormai aveva preso le sembianze complete di uno zombie. Nonostante cercasse di nascondere il suo dolore, almeno con me, Rosie mi aveva raccontato tutto, e aveva deciso che per una volta ero io a dover agire. Così parlai con Jennie quel pomeriggio, per cercare di cambiare le cose. Se avessi ricevuto la stessa risposta dei giorni precedenti avrei lasciato perdere e avrei convinto la mia amica a dimenticarsi di lei. Appena mi vide si fermò di colpo. "Adesso vuole che parli tu al posto suo?", esordì lei. "Senti, sono qui per parlarti e farti ragionare, visto che nessuno ci è ancora riuscito perché sei così testarda", ci stavo andando giù pesante con le parole. "Ascolta, si può sapere perché mai hai lasciato Lisa?", "Affari miei, non ti intromettere", rispose, soffocando una lacrima. "Ci tieni a lei?", le chiesi io, lei rimase in silenzio per qualche secondo, subito dopo abbassò la testa. "Suppongo sia un sì", continuai. "Hai almeno idea di cosa stia passando Lisa adesso?", "Credo di no, la stai evitando come fosse una portatrice di malattie!" sbottai. Vedevo delle lacrime rigarle il viso. Stavo esagerando, ma era l'unico modo. "Si alza tardi, per non incrociarti la mattina, è distratta, non studia, non mangia, non dorme, non parla, l'hai trasformata in una morta vivente!". Più che un rimprovero, le mie parole erano più simili ad una accusa. Finalmente, dopo il mio monologo, aprì bocca.

Jennie pov Quando finì di parlare, fui io a cominciare il mio racconto: "Senti Kook, adesso voglio farti capire alcune cose, ma promettimi che queste parole rimarranno tra di noi", aspettai qualche secondo, lui annuì paziente. "Io Lisa la amo, più di quanto immagini, come lei ama me, ma a volte non sempre le cose vanno come vorremmo. Sento che lei non sia del tutto al sicuro con me, che non riuscirei a proteggerla dai guai e che un giorno una delle due verrà ferita. Ho preferito lasciarla io adesso, piuttosto che aspettare che qualcuna si faccia male. Forse non capisci quello che dico...se stando con te Taehyung corresse dei rischi, lo frequenteresti ancora?" Dopo qualche secondo mi rispose " Cercherei di proteggerlo", "Ma se questa cosa fosse più grande di entrambi e non riuscissi? Se si ferisse?", continuai. "Allora non me lo perdonerei mai", disse. "Ecco, con lei sono in questa situazione, se vuoi spiegazioni chiedi direttamente alla tua amica", volevo andarmene al più presto. "So tutto di tuo padre", alzai di scatto gli occhi. "Mi ha raccontato tutto, ma non pensavo fosse quello il motivo della vostra rottura", proseguì " Jennie, ascolta, tu non vedrai più quell'uomo, ormai è fuori dalla tua vita, ma non puoi lasciare che queste paranoie ti portino via la persona che ami!" , quell'ultima frase mi lasciò senza parole. Aveva ragione, effettivamente. "E...mettiamo che io cambi idea, e voglia tornare da lei...mi vorrebbe ancora?", chiesi titubante. "Ti aspetterebbe a braccia aperte, sono sicuro che la sua speranza non si è ancora spenta del tutto, ma dobbiamo agire in fretta", disse Jungkook. Agire, ma fare cosa? Come potevo rimarginare le ferite provocate a Lisa? E soprattutto, mi avrebbe perdonata?

Spazio autrice
Ciaoo, come avrete letto Jennie ha finalmente cambiato idea, ma ovviamente c'è un altro problema...come agire per farsi perdonare? Lo scopriremo solo la prossima volta!!!

𝑺𝒕𝒂𝒚 𝑾𝒊𝒕𝒉 𝑴𝒆 ~ 𝑱𝒆𝒏𝒍𝒊𝒔𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora