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Un anno fa

-Ti vuoi fermare per cortesia? Mi lasci spiegare?-
-Ma cosa c'è da spiegare Seba?! Cosa cazzo vuoi spiegare!-
- Voglio dirti come sono andate le cose quella sera! Ero ubriaco!-
-Questa non è una giustificazione! Eri ubriaco e sei inciampato sulla bocca di un'altra!? Ma fammi il favore Sebastiano!-
-No, ma non volevo farlo, io amo te, e lo sai! Non ti farei mai del male- nel sentire queste parole mi fermo di scatto. Sono girata di schiena e sento il suo sguardo addosso che brucia sulla mia pelle coperta da un maglioncino bianco.
-Bugiardo..-
-È così! Mi devi credere-
-Sai cosa c'è Seba? A me non importa del fatto che tu abbia baciato un'altra, anzi forse dovrei dirti grazie. Grazie per avermi liberato da una persona così inutile e insignificante come te. E credimi fanno più male questi, che il tuo tradimento- girandimi verso di lui mi alzo le maniche mostrando i lividi che mi ha procurato l'altra sera.
Il suo sguardo cambia. Si fa più scuro e scuote la testa.
-Abbassa quella manica-
-Altrimenti che fai? Mi picchi di nuovo Seba?-
-Olly. Ho detto di abbassare quella cazzo manica!- gli do le spalle e continuo a prendere la mia roba senza dargli retta ed è qui il mio sbaglio.

I miei lunghi capelli biondi vengono afferrati con forza e tirati all'indietro facendomi perdere l'equilibrio.
-Sebastiano lasciami!- urlo e mi dimeno cercando di liberarmi dalla sua presa che si fa sempre più forte.
-Non finché non mi darai ascolto! Sei una stronza!- si mette sopra di me e mi tira uno schiaffo in pieno volto. Gli occhi si fanno umidi, bruciano, le lacrime vogliono uscire ma non voglio dargli la soddisfazione di vedermi piangere.
Un altro schiaffo colpisce il mio viso, stringo i denti e lo guardo schifata. Mi chiedo come io abbia potuto stare con una persona del genere, mi domando come io non mi sia accorta di che persona avessi al mio fianco. Mi sento così stupida e ferita...
-Non devi mai più disobbedirmi! Cazzo! Se ti dico di fare una cosa tu la fai! Tu da qua non te ne vai finché non avremmo parlato!- in risposta gli sputo in faccio e così parte un altro schiaffo.
-Sei solo un figlio di puttana! Avrei dovuto lasciarti molto tempo fa!-
-Sta zitta!- urla dandomi uno schiaffo dietro l'altro, finché la sua mano non si chiude a pugno..
Mi colpisce sullo zigomo in modo forte e l'unica cosa che riesco a fare è urlare ma lui mi tappa la bocca.
Quando vedo che carica di nuovo per colpirmi, la porta di casa nostra si apre con violenza e un in batter d'occhio Sebastiano non è più sopra me, ma steso a terra, con un Alessandro furioso addosso.
-Figlio di puttana!- urla il ragazzo dai capelli neri prendendo a pugni ormai il mio ex fidanzato.
Cerco di prendere energie e di avvicinarmi ad Alessandro.
-Ale basta!- provo a fermarlo ma mi spinge indietro per intimarmi di stare lontana ma io testarda provo a bloccarlo.
-Ale basta così! Lo ammazzi altrimenti, Guardami per favore.-- Prendo il suo viso e lo porto sul mio che sicuramente avrà ormai molti lividi.--Andiamo via da qua okay? Ti prego..-detto ciò Alessandro si riprende e mi aiuta a portare via le mie cose, non prima però di aver dato un calcio nel fianco di Sebastiano ed averlo lasciato dolorante steso lì a terra.

****

Appoggio la mia testa al finestrino dell'auto e osservo la città scorrere in modo lento attraverso di esso e attraverso i miei occhiali che ho messo appena sono uscita da casa mia, o forse dovrei dire da quella che era casa mia, perché adesso sicuramente non lo è più.
Alessandro guida in silenzio, una delle sue mani è posizionata sulla mia gamba e continua ad accarezzarmi per trasmettermi tranquillità.

Dopo mezz'ora finalmente arriviamo a casa e io non faccio altro che fiondarmi dentro per evitare gli sguardi curiosi delle vicine pettegole.

****
-Sei sicura?-
-Si Ale. È l'unico modo per allontanarmi da qua, da lui e inseguire il mio sogno- Alessandro mi abbraccia e io trattengo le lacrime e lo stringo forte a me.
-Non sono convinto, ne contento che tu vada dall'altra parte del mondo da sola. Ma se è quello che vuoi, se è quello che ti serve davvero allora ti appoggerò-
-Grazie fratellone-
-Però prima mi devi dire una cosa- annuisco a questa sua frase e mi stacco da lui per guardarlo negli occhi.
-Ti ha picchiato altre volte?- annuisco lentamente e lo vedo stringere i pugni ma l'unica cosa che fa è quella di attirarmi di nuovo a se e stringermi forte. So che probabilmente di starà incolpando per non essersene accorto o per non aver fatto niente, ma non è colpa sua, e con questo abbraccio spero di fargli capire che la colpa non è sua ma mia.
Gli lascio un bacio sulla testa e stiamo così per un bel po, finché non ci mettiamo sul letto e lui crolla fra le mie braccia.
Tornerò più forte Ale, te lo prometto.

Eccomi qua con una nuova storia, dopo un po di anni finalmente sono tornata a pubblicare.
Spero vi piaccia 🖤💙

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Un bacio Mar

Un amore tutto argentino -Correa -Instagram Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora