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Olimpia

Io e Joaquìn abbiamo fatto ritorno ieri sera, dopo l'incontro con Sebastiano abbiamo deciso di ritornare a casa, diciamo che non eravamo più dell'umore di stare là a causa sua, ma tutto sommato la nostra piccola vacanzetta non è andata poi così male.

È notte fonda ed io mi ritrovo seduta sul davanzale della finestra ad osservare Milano nella sua veste notturna. Piccole luci calde illuminano la strada piena di nebbia.
Poso lo sguardo in basso e noto che vicino al polso destro si è formato un livido di dimensione piccole, chiudo gli occhi e prendo un respiro grande. Sentire di nuovo quel tocco rude e maligno su di me mi ha fatto male, mi ha riportato a galla il ricordo della prima volta in cui mi ha alzato le mani addosso.

Eravamo appena tornati a casa da una serata in discoteca e stavamo discutendo come al solito a causa della sua gelosia.
-Ti potevi mettere qualcosa di meno appariscente!- disse lui togliendosi la giacca di pelle e posandola sulla poltrona di casa sua.
Alzai gli occhi al cielo sbuffando in modo sonoro.
-Si può sapere perché devi fare così ogni volta che andiamo a ballare? Sono vestita in modo normale Seba!-
-Ti stavano guardando in molti!-
-Non stavano guardando me Sebastiano, ma te! Perché stavi facendo una scenata insensata ad un povero ragazzo che non ha fatto niente!- risposi io difendendo il ragazzo che veramente non aveva fatto niente, stava ballando tranquillamente quando Seba gli è andato al muso.
Ed è lì che la sua mano partì verso il mio viso stanco. La testa girò di lato talmente veloce che ebbi paura che il collo si spezzasse.
Il silenzio regnava sovrano, rimasi ferma, con gli occhi sbarrati, la bocca semichiusa e con la testa ancora di lato mentre le lacrime scorrevano lungo il viso in modo silenzioso.
-O..Olly mi..mi dispiace non so che mi sia preso- Sebastiano si avvicinò a me ma io mi risvegliai dal mio stato di trans e corsi a chiudermi in bagno.

Apro gli occhi e il flashback scompare dalla mia mente lasciando il posto ad altro. Quello che Seba ha detto è vero, che non sono andata a New York solo per la danza e mi domando come lui possa saperlo. Insomma non conosce nessuno là a New York e nessuno dei miei compagni americani lo sapeva.
Come può una persona venire a sapere una cosa se non la sa nessuno a parte te stesso?
Continuo a spremere le meningi per venirne a capo ma niente.

La cosa di cui mi devo preoccupare è che non lo dica a nessuno, soprattutto ad Alessandro, altrimenti gli verrebbe un infarto e non voglio avere nessuno sulla coscienza, tanto meno mio fratello.
Che cosa penserà la gente? Che cosa penseranno i miei amici? La mia famiglia? Joaquìn?

I pensieri mi affollano la testa e stufa di stare a pensare mi alzo dal davanzale ed esco dalla camera, diretta in cucina a farmi una bella tisana.
Accendo la luce una volta arrivata, prendo un pentolino, aggiungo l'acqua e lo appoggio sul fornello.
Mentre aspetto che l'acqua si riscaldi prendo il telefono e faccio un giro sui social, quando ad un tratto la porta di casa si apre mostrando un Alessandro con in mano un borsone azzurro sulla spalla, con indosso una tuta blu e una felpa rossa.
-Olly, che ci fai sveglia a quest'ora?-
-Non riuscivo a prendere sonno, così mi sto facendo una camomilla. Ne vuoi un po'?-
-Sì, grazie sorellina- posa il borsone vicino al divano e si avvicina a me dandomi un bacio sulla fronte, per poi appoggiarsi al tavolo della cucina.
- Com'è andata la partita di Basket?- domando prendendo due tazze dal mobiletto.
-Molto bene. Ci siamo divertiti tanto, poi dopo abbiamo deciso di andare a mangiare qualcosa e tra una chicchera e l'altra abbiamo fatto tardi- risponde lui sorridendo.
-Tu come mai sveglia? C'è forse qualcosa che ti turba?-domanda subito dopo.
-No, perché?- rispondo con calma anche se dentro sto tremando. Avrà già saputo qualcosa forse?
-Beh di solito se non dormi è perché hai qualcosa che ti preoccupa, altrimenti sei praticamente un ghiro- faccio la faccia da finta offesa e lui se la ride.
-Non sono poi così dormigliona! Ad ogni modo, non lo so. Forse si, ma non so esattamente cosa mi preoccupi- mento spudoratamente e la cosa mi fa solamente un gran male.
Lui annuisce ed io gli di le spalle per mettere l'acqua, ormai bollente, nelle due tazze con già dentro la camomilla. Nel farlo rilascio un sospiro silenzioso, ma i sensi di colpa si fanno già sentire.
-Ecco a te fratellone- gli porgo la tazza fumante e lui mi ringrazia.
-Beh, buonanotte allora- gli do un bacio sulla guancia e mi dirigo verso camera mia.
- Buonanotte sorellina-

Ma ovviamente non fu una nottata tranquilla e l'indomani non sarà da meno....

Mi dispiace per la lunga assenza ma sto cercando di riprendermi da un periodo abbastanza duro.
Spero possiate capire.
Vi lascio questo capito, ditemi cosa ne pensate nei commenti, vi aspetto.
Un bacio Mar🖤💙

Un amore tutto argentino -Correa -Instagram Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora