Olimpia torna a Milano dopo un anno all'estero passato a leccarsi le ferite causate dal suo ormai ex ragazzo Sebastiano e a studiare la sua più grande passione, la danza.
Tornando nella sua amata città ritroverà le sue vecchie compagnie, il suo ador...
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Sologossip_ecalcio: Salve miei cari lettori e mie care lettrici, come state? Oggi vi scangiamo una bomba allucinante! La bella ballerina, tornata a Milano lo scorso agosto, a quanto pare non è scappata a New York solo per diventare una ballerina professionista ma per nascondere la propria gravidanza ai familiari e agli amici. La fonte che ci ha rivelato tutto questo ovviamente rimarrà nel totale anonimato. Quello che tutti noi di Sologossip_ecalcio ci domandiamo è questo figlio dov'è? Olimpia ha interrotto la gravidanza o l'ha portata avanti? Vi terremo aggiornati non appena sapremo qualcosa di più, noi vi mandiamo un grande bacio❤ @_baby_bastoni_
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Alessandro
Scuoto la testa rileggendo per l'ennesima volta l'articolo che queste canaglie hanno scritto. Mi passo una mano sul mio viso ormai stanco e pallido osservando poi la ragazza bionda che giace dormiente sul letto. La testa è fasciata dalla garza bianca, le braccia hanno subito qualche graffio e qualche livido mentre la gamba è completamente immobilizzata dal gesso e tenuta su da delle fasce. Sospiro e le prendo la mano guardando il vuoto immenso che ho davanti a me. L'hanno portata in stanza qualche ora fa e i medici hanno detto che ci vorrà un po' prima che si risvegli e che prenda di nuovo coscienza. Un lieve bussare alla porta mi fa voltare e vedo Nico che entra nella stanza. -Non sei ancora andato a casa?-domando con voce bassa. -No, ma ho mandato gli altri a riposare, ho detto loro che li avrei avvisati se si sarebbe svegliata. In ogni caso tornano tutti più tardi. In più ho avvisato i tuoi che hai il telefono scarico e arriveranno a breve- -Grazie dell'aiuto Nico--dico guardandolo con un mezzo sorriso, per poi prendere il discorso in mano --Incinta, ti rendi conto?- -Non andare nel panico Ale, non sappiamo se è la verità o meno. L'unica che ci può spiegare tutto questo è lei, ma ovviamente glielo diremo con calma- dice il sardo cercando di calmarmi. -Come non sappiamo se è vero? I medici hanno anche controllato, la cicatrice del cesario sta sul ventre di mia sorella. Probabilmente ho un nipote in America e non ne sapevo niente!-dico urlando a bassa voce in modo agitato. -Sta calmo per dio! Quando Olly si sveglierà e starà meglio ne parleremo con lei, okay? In questo caso è meglio non dire niente ai tuoi. Gli verrebbe un colpo- annuisco alle sue parole e cerco di calmarmi come meglio posso.
Dopo minuti di silenzio una piccola e flebile voce risuona nella stanza. -A...ale?- mi volto di scatto verso mia sorella mentre Nico si avvicina a lei. -Olly- le stringo la mano per farle capire che sono qui con lei. -cos...cosa è...au la testa..- -Va tutto bene piccola, non sforzarti di parlare- le dice Nico accarezzandogli la mano sinistra. -Dove...dov..dove mi trovo?- chiede lei guardandosi intorno. -Piccola ascolta, inanzi tutto devi stare calma okay? Non devi agitarti-- dico guardandola negli occhi e dopo che ha annuito continuo a parlare --Siamo in ospedale, hai avuto un incidente, una...una macchina ti ha completamente travolto...- dico trattenendo le lacrime. Lei spalanca quei suoi bei occhi azzurri che si stanno riempiendo di lacrime, ma la crisi arriva quando sposta lo sguardo sulla sua gamba. -La..la mia gamba...- -Va tutto bene Olly. Purtroppo la gamba non era in belle condizioni e i medici hanno fatto di tutto per salavarla- -Non..non potrò più ballare?- domanda lei iniziando a piangere ed io non riuscendo a vederla così mi volto dall'altra parte. -Questo...questo non possiamo saperlo ancora, devi stare molto a riposo e...e dobbiamo vedere come la tua gamba reagisce alla cura e dopo anche alla riabilitazione, ma vedrai che tornerà come prima- le dice Nico stringendole le mani. Lei continua a piangere e a singhiozzare ed io con lei. La sua più grande paura si sta avverando. Il non sapere se potrà ballare ancora. Le stringo la mano più forte senza guardarla e lei ricambia la stretta. -Qui fuori ci sono due persone che sicuramente vorranno vederti, ti va? Io nel frattempo avviso gli altri- le dice Nico. -D'accordo- risponde lei con voce flebile. -Ale guardami per favore- mi dice ed io mi volto. -Non darti nessuna colpa per cortesia, non è tua ed io lo so- io annuisco senza sapere che dire. -Hai avvisato mamma e papà?- chiede. -Si, ci ha pensato Nico perché a me si è scaricato il telefono, stanno arrivando e stanno arrivando anche gli altri, Fede, Ciro, Jorgi e Deva, tutti insomma- dico guardandola. Lei annuisce e poi si affaccia per vedere chi ha bussato.
Olimpia
Joaquìn e Kai fanno il loro ingresso nella stanza ed io rimango di sasso. -Ti sei svegliata...- dice Joaquìn con gli occhi lucidi ed io annuisco con un piccolo sorriso. -Non sai la paura che abbiamo preso tutti quanti Olly- dice questa volta Kai. I due si posizionano ai miei lati ed entrambi mi prendono le mani. -Io..io volevo scusarmi per..per non essere stato lì- dice il tedesco con gli occhi lucidi. -Kai perché ti scusi? Sono io che ti avevo detto di non venire e di sicuro non sei stato tu a provocare l'incidente- dico al ragazzo dai riccioli marroni. -Si ma...mi sento così in colpa di non averti protetto...scusa- detto ciò se ne va senza che io abbia il tempo di ribattere. -Lo posso capire- prende parola l'argentino che fino a poco fa era rimasto in silenzio. -Di cosa stai parlan...Jo, la tua camicia...- mi accorgo solo ora che la parte bassa della sua camicia è macchiata di sangue. -È successo così in fretta che non ho avuto il tempo di fare niente Olly, nemmeno il tempo di correre e prendermi il colpo al posto tuo. Quando...quando ho visto il sangue uscire dalla tua testa ho pensato di averti persa per sempre, invece per fortuna non è andata così. Ma credimi, capisco perfettamente cosa sente Kai, anzi forse anche di più. Chiudo gli occhi e rivedo l'auto che ti travolge e...e..e il tuo corpo steso a terra...- dice il ragazzo iniziando a piangere ed io insieme a lui. Afferro la sua mano e la stringo forte. -Ti ringrazio di avermi salvato e non è colpa tua assolutamente, non è di nessuno la colpa. Anche perché io ho visto chi è stato- A queste parole alza lo sguardo che prima aveva abbassato e mi guarda con I suoi occhi marroni ma arrossati dal pianto.
