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Nicolò

Salgo gli scalini del portico di casa Bastoni e mi avvicino con fretta alla porta per poi bussare.
Il freddo mi sta mangiando vivo, sul serio com'è possibile che fino a poco fa era estate piena e adesso ci troviamo in inverno? Dopo tutti questi anni a Milano dovrei essere abituato al clima del nord e invece no, lo soffro come non mai.
Per fortuna Alessandro non ci mette molto ad aprire la porta e non appena lo fa, mi fiondo dentro, dove il calore del riscaldamento mi circonda come se qualcuno mi stesse dando un abbraccio.
-Ho portato i cornetti,come va?- domando al ragazzo difronte a me che ha le occhiaie che gli circondano gli occhi scuri.
-Come negli ultimi giorni Nico. Non so che fare- dice prendendo il sacchetto con i cornetti per poi portarli in cucina.
Sono passati ormai tre giorni da tutto quel trambusto che è successo ed Olly non esce dalla sua stanza da quel giorno lì, mangia poco, salta gli allenamenti di danza, non viene più allo stadio, non guarda nemmeno più le partite in TV, la cosa mi fa stare abbastanza male, vederla così per la seconda volta mi distrugge.
Quando la vidi prima di partire per New York, la prima cosa che feci è piangere, vederla con il volto tumefatto a causa di Sebastiano mi spezzò il cuore, non facevo altro che chiedermi come fosse possibile che non ci fossimo accorti di niente, mi sentii una persona orribile per non aver fatto niente, mi sentii proprio come Alessandro che era distrutto e furioso, in fin dei conti per me Olly è come se fosse mia sorella e farei di tutto pur di proteggerla e accudirla come merita.
-Ecco a te, spero ti vada bene il the- dice Ale entrando in sala con un vassoio con due tazze di the fumante e i cornetti posti su un piccolo piatto di ceramica bianco.
-Va benissimo amico, grazie-
-Ne porto uno ad Olly- dice lui ma prima che vada lo fermo.
-Vado io Ale, non preoccuparti- detto ciò prendo il cornetto alla nutella, che a Olly piace molto e mi dirigo verso la porta della sua stanza, busso leggermente e senza aspettare entro dentro.
-Olly? Sei sveglia?- il buio mi circonda, così cerco di arrivare all'interruttore di una piccola lampada che si trova sul comò, almeno per quanto mi ricordo.
-Non accendere- solbazzo dalla paura sentendo la sua voce flebile e bassa.
So che non è il momento, ma cazzo pare di stare in un fottuto film Horror, avete presente quando il tizio si ritrova al buio e ad un certo punto si sente la voce malefica? Ecco io mi sento proprio quel tizio.
-Non vedo niente Olly, rischio di cadere e farmi molto male-
-È una stanza da letto Nico, non una trappola mortale- risponde lei sbuffando. Sbaglio o ha appena fatto del sarcasmo?
Quando finalmente trovo l'interruttore la luce illumina tutta la stanza e anche la vecchia zotica che la abita. I suoi occhi sono gonfi, rossi, stanchi, il viso è pallido e distrutto, i suoi capelli biondi sono tutti intrecciati e scompigliati. Mi guarda con lo sguardo arrabbiato ma poco mi importa e mi avvicino a lei, posando il piattino con il cornetto sul suo comodino.
-Ti ho portato la colazione-
-Non la voglio, puoi riportarla di là-
-Olly, devi mangiare qualcosa, sono giorni che non lo fai, ci fai preoccupare così-
-Non ho fame Nico, come ve lo devo dire?-
-A me non importa se hai fame o no, devi mangiare e basta. Pensi di risolvere qualcosa non mangiando?- lei non risponde e sposta lì sguardo da un altra parte.
-Sei sparita per giorni,torni come se niente fosse successo, ti chiudi in camera, ti isoli, fai il digiuno, non vai a danza,non guardi le partite, questa non sei tu Olly, insomma credi davvero che smettendo di fare tutte le cose che tu adori risolva la situazione!? Sei come una sorella per me, pensi davvero che mi piaccia vederti così? Non pensi a come possa stare Alessandro in questo momento? Non sa che fare, nessuno di noi lo sa. Tu devi reagire, posso immaginare quanto possa essere stato difficile e doloroso per te, perché so che tu credevi molto in Correa, so quanto ti sia costato dargli fiducia, ma adesso devi rialzarti e darti da fare per andare avanti- dai suoi occhi calano lentamente delle lacrime che vanno a percorrere il suo viso stanco e pallido.
-Sai, se non mi fosse importato niente di Joaquìn a quest'ora io non starei così, in queste condizioni. Ma la verità è che io mi sono innamorata di lui, ma lui mi ha spezzato in due e il mio cuore non so se reggerà questa volta Nico...-
-Non sei sola bimba, Ale è con te,Federica ed io siamo con te, lo abbiamo già fatto no? Siamo già andati avanti tutti insieme e ti aiuteremo anche questa volta-mi alzo dal suo letto e mi avvicino alla porta della sua stanza.
-Prima di andare di là, ci tengo a dirti anche un'altra cosa. So che Joaquìn ha sbagliato alla grande, ma fossi in te io andrei a parlargli, perché dovresti sapere ormai che i social non dicono sempre la verità, gli darei il beneficio del dubbio- detto ciò esco dalla stanza.

Olimpia

Osservo il mio amico uscire dalla camera e chiudersi la porta dietro di sé.
Appoggio la testa sul mio sofficie cuscino e rimango ad osservare il soffitto bianco della mia stanza, mi sento come se un treno mi fosse appena passato sopra,mi sento stanca, anche se sono stata a letto per un bel po di giorni, mi sento vuota,triste, delusa, tradita. Tutti sentimenti che mi fanno male.
Ogni volta che chiudo gli occhi,l'immagine di Correa con Selene mi tormenta, non fa altro che apparire senza andarsene ed io sono costretta a rivivere ogni singola volta, il che è davvero straziante. Non appena vidi la foto mi sentii le gambe cedere, non potevo credere a quello che i miei occhi stavano venendo, il mio cuore mi diceva che non era vero mentre la mia testa stava già facendo i conti con il dolore. Sentii il vuoto prendere il sopravvento nel mio petto, lo stomaco mi si contorse dalla tristezza e i miei occhi cominciarono a lacrimare ed ionon sapevo che fare. Vagai per la città come un morto che cammina, non ricordo nemmeno dove io sia stata prima di prendermi una stanza in hotel e restarci fino al giorno dopo.

Quando tornai a casa e vidi tutte quelle persone mi sentii subito in colpa per averle fatte preoccupare in quel modo, non è da me fare cose del genere,ma avevo bisogno di starmene da sola con i miei pensieri, senza nessuno che mi chiedesse ogni cinque secondi come stessi.
Ma vedere Joaquìn fece male,mi fece sentire a pezzi, delusa e sentire quelle parole mi fece infuriare, anche io sono innamorata di lui, penso di esserlo stata fin dall'inizio, il classico colpo di fulmine che però non è andato a buon fine.
Credere nell'amore dopo seba è stata dura, ma adesso sarà completamente impossibile.
Ma Nicolò ha ragione, non posso stare qua a piangermi addosso, devo alzarmi e andare avanti e forse farò anche come mi ha detto, ma tempo al tempo.

Mi lego i capelli in una crocchia disordinata, prendo una felpa,metto le mie ciabatte dell'inter e dopo aver fatto un bel respiro decido di uscire dalla mia stanza.
Nicolò e Alessandro sono intenti nel conversare, ma quando Ale mi vede si alza dalla propria sedia e mi viene incontro.
-Olly...- mi stringe forte a se e mi bacia tutto il viso facendomi ridere.
-Dite che potrei avere una tazza di the anche io?- chiedo ai miei due ragazzi difronte a me che sorridono come pazzi.
-Anche due bimba- dice Nicolò andando a prenderla.
-Io sono qua Olly, okay?- dice mio frtaello baciandomi forte la testa ed io sento tutto il suo calore intorno a me.
Lo so fratellino....lo so.

Ma che patati sono Nico e Ale? Vorrei averli anche io due così.
Spero vi piaccia, vi aspetto nei commenti un bacio.
Mar🖤💙🖤💙

Un amore tutto argentino -Correa -Instagram Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora