Olimpia
-Vedo che ci siamo tutti- dico guardando l'intera squadra e gli altri aggiunti.
-Joaquin ci ha detto che sei riuscita a vedere chi ti ha preso con la macchina- dice Chiesa guardandomi ed io alla sua frase annuisco.
-Prima di dirvi chi è, dovrò raccontarvi la storia per intero, così che voi possiate capire anche il motivo magari- dico sospirando agitata.
-Che sia tutta la verità però- dice mio fratello con sguardo duro ed io lo guardo confuso.
-Basto. Non adesso. Quello più tardi- lo riprende Nicolò ed io passo lo sguardo da uno a l'altro per capire.
-Piccola racconta, poi ti spiegheremo- dice a me il sardo prima di lasciarmi spazio nel parlare.
-Bene. Come tutti voi sapete io sono andata via per un anno. Beh ecco non sono andata a New York solo per ballare, ma stavo letteralmente scappando da..da Seba-
-In che senso scusa?- domanda Skriniar non capendo.
-Ecco, i primi tempi che stavo con lui era tutto magnifico, si sa che all'inizio uno vede tutto rose e fiori, non fa caso ai difetti che il proprio compagno possa avere. Ero veramente innamorata di lui.
Sembrava il ragazzo perfetto, quello che ogni madre vuole accanto alla propria figlia, ed è stato così per il primo anno.
Con l'andare avanti del tempo divenne sempre più appiccicoso, più possessivo, più geloso...finché una sera, dopo essere tornati dalla discoteca mi fece una scenata di gelosia insensata e partì un colpo... -- feci una pausa per scrutare i volti dei presenti, che mi guardano in modo sorpreso e arrabbiato -- È per questo che non mi vedevate più in giro, perché mancavo sempre alle partite, perché non venivo più agli allenamenti ed inventato scuse su scuse per evitarvi e per evitare soprattutto Alessandro. Avevo paura, se qualcuno avesse notato i lividi lui me l'avrebbe fatta pagare, avrebbe fatto del male alla mia famiglia o a voi ed io non volevo, non volevo che vi capitasse qualcosa a causa mia- mi fermo interrotta da un singhiozzo.
Lautaro e Çalhanoğlu si mettono a sedere vicino a me e mi abbracciano.
-Io avrei dovuto denunciarlo, avrei dovuto fare qualcosa ma ero totalmente bloccata dalla paura, avevo paura per mio padre e mia madre...che cosa avrebbero pensato? Così, dopo che vidi del tradimento decisi di dire basta, ma ovviamente lui non ne fu contento. Se quel giorno non fosse arrivato Ale io non so che fine avrei fatto. Mi ha massacrato, in tutti i sensi.
Restare non era più un opzione, avevo bisogno di andarmene e così ho fatto. Ho tenuto dentro tutto questo per anni.
Ed è stato lui a travolgermi con la macchina, l'ho proprio visto in faccia- finito il racconto i visi dei ragazzi sono colmi di lacrime e di rabbia.
-Ed io che l'ho abbracciato quel giorno- dice Dimarco asciugando il viso.
-Non potevi saperlo Fede-dice Alessandro al suo amico biondo.
-Vorrei spaccargli il viso- dice Skriniar.
-Non ne vale la pena Skri- dico guardando I suoi occhi azzurri.
-Avevo notato qualcosa di strano. Tu, Ale e Bare eravate strani quando lo vedevate, avrei dovuto capire che c'era qualcosa di più grande sotto e non solo il tradimento- dice Lautaro accanto a me.
-Credimi Toro, non dimenticherò mai il modo in cui l'aveva ridotta quel giorno- dice Barella scuotendo la testa.
-Ora sapete tutto- dico ai ragazzi.
-Beh noi gli faremo fare una brutta fine-dice Jorgi stringendo I pugni.
-Du fazzu pappai ais canisi, custu fille e bagassa- sbotta Deva.
-Deva, non di tenisi de caisi- ribatte Nicolò.
-Non mindi impotada Nico, mi du su scompru. Du fazzu a polpettasa custu calloni- risponde lei mentre noi tutti passiamo lo sguardo da uno all'altro non capendo niente.
-Beh ed io ti darò una mano- dice Nicolò con un ghigno che coinvolge anche Deva.
-Qualsiasi cosa voi abbiate in mente scordatevela okay? Questa volta lo denuncio- dico io guardando tutti i presenti.Poco dopo l'infermiera disse che questo affollamento nella stanza non andava bene e così, dopo avermi salutato, i ragazzi se ne andarano a casa e con me restò solo mio fratello che non disse una parola.
-Si può sapere che hai?-gli domando cercando di prendere l'acqua dal comodino affianco a me.
Vedendo la mia difficoltà Alessandro si affrettò ad aiutarmi, ma senza dire una parola.
-Senti, avrò anche un trauma cranico e la mia testa non va un granché in questi giorni ma credo di saper riconoscere quando hai o meno qualcosa. E tu hai sicuramente qualcosa. Vuoi parlare?- dico prendendo dei piccoli sorsi d'acqua.
-Non hai detto tutta la verità-dice lui duro.
-Di cosa parli?- chiedo io non capendo.
-Davvero continui a far finta di nulla?-
-Ale, davvero non capisco di cosa tu stia parlando-
-Per caso ho o non ho un nipote in America?-sbotta lui facendomi rimanere di sasso.
Il cuore mi batte all'impazzata, sento delle gocce di sudore scendere lungo le tempie ma so di essere comunque fredda e un brivido percorre la mia schiena.
-Di...di cosa...--Non fare la finta tonta Olly! Quando pensavi di dirmelo? I medici hanno notato la cicatrice che hai sul ventre ed è uscito un articolo su di te e della tua gravidanza. Allora è vero? Sei andata a New York perché eri incinta?- domanda lui interrompendo me.
Dalla vergogna abbasso lo sguardo e le lacrime calde e salate iniziano a rigare io mio viso.
È ora della verità.Continua...
Traduzione di Deva e Niccolò
D: "Lo darò impasto ai miei mastini Questo figlio di puttana"
N: "Deva, tu non hai dei mastini"
D: "Non importa Nico! Me li compro. Lo farò a polpette questo stronzo!"
Un bacio Mar🖤💙
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Un amore tutto argentino -Correa -Instagram
FanfictionOlimpia torna a Milano dopo un anno all'estero passato a leccarsi le ferite causate dal suo ormai ex ragazzo Sebastiano e a studiare la sua più grande passione, la danza. Tornando nella sua amata città ritroverà le sue vecchie compagnie, il suo ador...