Olimpia
Mi ritrovo a camminare tra le gradinate dello stadio in cerca del mio posto. Il via vai di gente rende tutto ciò un po complicato ma per fortuna lo trovo in fretta e mi metto comoda.
Osservo il campo davanti a me e devo dire che non sono poi così distante dalla panchina dei ragazzi, infatti vedo le riserve che si stanno posizionando ai loro posti e noto anche un certo argentino che guarda verso il mio lato.
-Oddio Correa sta guardando di qua!- urla una ragazza alle mie spalle e a me viene da storcere un po il naso.
Quando i suoi occhi mi trovano alza la mano e mi saluta ed io ricambio il gesto.
-Fai vedere chi sei Tucu!- urlo alzandomi in piedi e anche se probabilmente non mi ha sentito lui alza le mani e forma un piccolo cuore.
Oddio, sto ragazzo mi manderà al manicomio.
Sarò sincera, dopo Sebastiano ho evitato le relazioni con altri maschi, escludendo le amicizie ovviamente, non ho mai guardato un altro ragazzo sotto l'aspetto di qualcosa in più. I primi giorni a New York anche il solo contatto con un ragazzo mi mandava fuori di testa, non volevo che nessuno di loro si avvicinasse a me o che mi toccasse. Avevo il terrore, un terrore che nessuna donna dovrebbe mai provare sulla propria pelle e nella propria anima.
Fortunatamente il tempo delle volte fa veramente il suo lavoro, ho imparato a non scappare dalla razza maschile e ad approcciarmi di nuovo a essa come facevo prima ,certo, ma per me l'amore resta una di quelle cose che devo imparare di nuovo. Ma qualcosa in Correa mi dice che posso fidarmi ma a piccoli passi e credo che l'amicizia per adesso vada più che bene.Le ragazze dietro di me smettono di urlicchiare non appena vedono che il loro amato attaccante non aveva prestato a loro la sua attenzione ma ben si a me.
-E questa chi sarebbe?- borbotta una pensando di non farsi sentire.
-Sarà la sua Groupie- risponde l'altra ridachiando.
Mi giro di scatto e quando lo faccio loro rimangono a bocca aperta.
-Tu sei...-balbetta la moretta boccheggiando.
-La sorella di Alessandro...- finisce la rossa sussurrando.
-Sinceramente parlando del vostro insulto non mi interessa granché, ma vorrei solo dirvi che l'invidia è una brutta bestia. Se sento altri commenti del genere su di me, solo perché il vostro amato giocatore non vi caga minimamente vi faccio buttare fuori dallo stadio e credetemi posso farlo- detto ciò mi giro di nuovo verso il campo e mi alzo in piedi quando le due squadre iniziano ad entrare in campo.
-Forza Asso!-Il problema di noi tifosi? Il nervosismo.
Basta una piccola scintilla a far scattare il nervoso e di conseguenza anche la rabbia.
Dopo il goal di Iliç al 15' minuto ho iniziato ad essere nervosa. Per carità non sono uno di quei tifosi che quando la squadra perde butta merda su di essa o suoi giocatori stessi, perché comunque ci sta perdere, nella vita non possiamo sempre essere primi o vincere ma comunque mi il sedere poi mi rode e porto il muso a tutti soprattutto se qualcuno poi si mette a sfottere.
Ma il mio buon umore ritorna quando Lautaro segna e porta così la squadra al pareggio.Adesso stiamo giocando il secondo tempo e siamo quasi agli sgoccioli. Vidal ha la palla e fa un ottima apertura e il pallone poi va verso Darmian che corre come una lepre, tiene palla, crossa e Correa di testa prende la palla segnando così il suo primo Goal con la maglia nerazzurra.
Scatto in piedi urlando come una matta e poi è lì che forse il mio cuore inizia a sghiacciarsi, quando vedo Joaquìn correre verso dove sono io, si aggrappa alle grate ed io mi allungo subito verso di lui prendendo, per quel che potevo, la sua mano.
-Questo è per te niña-
-Lho detto che era la tua partita- sorrido e poi torna in campo tra le congratulazioni dei compagni. Lo sguardo di Ale e Nico sono su di me ed entrambi mi sorridono.
La partita riprende e dopo poco vedo Nicolò passare la palla a Joaquìn che tira e segna così anche il suo secondo goal.
Mi rialzo in piedi urlando ed esulto più forte quando l'arbitro decreta la fine della partita.
3 a 1 per noi bisce. Alla faccia tua Chiesa!Prendo le mie cose e mi dirigo verso la sicurezza che mi fa scendere in campo una volta mostrato il pass. Corro verso Alessandro e Nicolò che sono i primi che vedo e salto loro addosso.
-Siete stati bravissimi!- loro mi abbracciano e mi lasciano tanti baci.
-A noi è piaciuto tanto lo spettacolino tra te e il tucu- divento rossa alle parole di Nico, lo schiaffeggio e alzo gli occhi al cielo.
Alessandro invece seppur con la faccia da geloso mi sorride e mi abbraccia.
-Qualsiasi cosa sia basta che tu sia felice- lo stringo forte a questa frase gli lascio un bacio sul petto.
Ci stacchiamo e vado a fare I complimenti a gli altri ragazzi, abbraccio forte Lautaro che esulta senza fine e poi arriva lui.
Mi prende in braccio facendomi girare e d io rido, rido come non facevo da un anno.
-Ottimo esordio Tucu-
-Merito tuo, sei il mio porta furtuna- mi bacia la guancia e mi stringe a se. Stiamo in questa posizione finché non dobbiamo lasciare il campo.Mi scuso per l'assenza ma non è stato un periodo facile, spero vi piaccia questo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio🖤💙
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Un amore tutto argentino -Correa -Instagram
FanfictionOlimpia torna a Milano dopo un anno all'estero passato a leccarsi le ferite causate dal suo ormai ex ragazzo Sebastiano e a studiare la sua più grande passione, la danza. Tornando nella sua amata città ritroverà le sue vecchie compagnie, il suo ador...