Kurt pensò che fosse assurdo a come le cose fossero cambiate nel giro di un mese. Finn era ufficialmente impegnato con Rachel e nonostante i due passassero molto tempo insieme, Rachel trovava sempre del tempo per Kurt. E poi Blaine era passato dall'ignorarlo, al salutarlo, al considerarlo un amico. Ormai passavano molto tempo insieme. Il tempo che Blaine passava con Finn era notevolmente diminuito e quindi lo passava la maggior parte con Kurt. Non che non avesse altri amici con sui trascorrerlo, ma gli piaceva la compagnia di Kurt. Ogni tanto si trovavano tutti e quattro insieme, come in quel momento.
Kurt era in mensa insieme a Rachel e stavano decidendo quando scambiarsi i regali di natale quando Finn e Blaine li raggiunsero e presero posto di fronte a loro.
«Di che parlate?» chiese Blaine ma Kurt non sentì altro, si perse ad osservare il ragazzo che si era appena seduto davanti a lui. Quel girono sia Finn che Blaine indossavano la giacca della squadra. E Kurt l'aveva già visto con quella felpa indosso, ma mai da così vicino e doveva ammetterlo: il rosso gli stava d'incanto. E poi quella giacca gli metteva perfettamente in risalto le sue spalle e Kurt immaginò come sarebbe stato sfilargliela e accarezzare prima le sue spalle e poi le sue braccia muscolose e..poi un calcio sulla gamba lo risvegliò da quel sogno ad occhi aperti. Rachel si era accorta che Kurt si fosse perso a fantasticare ancora una volta su Blaine e aveva pensato fosse opportuno riportarlo alla realtà. Kurt scosse la testa e fece giusto in tempo a sentire la domanda di suo fratello per poter così rispondere.
«Va bene anche per te se ci vediamo a casa nostra dopo la partita per scambiarci i regali?»
«Sisi, per me stasera dopo la partita va più che bene» rispose annuendo per poi abbassare il suo sguardo sul suo piatto per evitare di fantasticare ancora su Blaine con indosso quella giacca.«Che ci fai qui?» chiese confusa Rachel quando trovò Kurt fuori la porta di casa sua.
«Sono venuto a prenderti per andare alla partita» si strinse nelle spalle il ragazzo, stringendosi di più nel suo cappotto.
«Tu che vieni ad una partita di tua spontanea volontà? -domandò Rachel guardandolo confusa, ricordando di quanto la prima volta avesse dovuto insistere per farsi accompagnare e di tutti i rifiuti delle volte successive. E ora Kurt era lì, in piedi fuori la sua porta di casa, a dirle che andava ad una partita?- Ti senti bene? Hai per caso la febbre? -domandò ancora toccandogli la fronte come si fa con i bambini ammalati e Kurt si spostò guardandola male- Oddio non mi dire che vuoi venire per numero tre» esclamò poi capendo il motivo. E Kurt aprì la bocca per dire qualcosa ma poi la richiuse perché sì, voleva andare alla partita per vedere Blaine giocare. Perché voleva vederlo con la divisa della squadra, sicuro che gli sarebbe stata bene. Sicuro che sarebbe stato l'unico ragazzo che gli sarebbe piaciuto con quella divisa. E poi voleva andarci perché Blaine il giorno dopo sarebbe partito per le vacanze di Natale e non lo avrebbe visto per due settimane.
«Oddio cosa sto facendo? Blaine ha un ragazzo!» borbottò prendendo la testa tra le mani e sospirando.
«Beh Blaine è tuo amico.. e Finn è tuo fratello. Direi che sono due buoni motivi per andare a vedere la partita.» gli disse togliendogli le mani dal volto per poterlo guardare, poi gli sorrise.
«Si, credo che tu abbia ragione -annuì poi mordendosi il labbro, consapevole però che non era per quei due motivi che Kurt aveva deciso di andare alla partita, ma si convinse che lo stava facendo per quello- Ora andiamo, prima che io cambi idea»Kurt non aveva mai seguito così attentamente una partita come fece quel giorno. Anche se più che il gioco, aveva seguito il giocatore numero tre. E per un momento Kurt pensò che lui e Rachel dovevano sembrare davvero buffi lì in mezzo, era fin troppo evidente che nessuno dei due capisse nulla di quello sport. La coach Bestie chiamò un timeout e i giocatori si radunarono accanto a lei. Blaine ne approfittò per bere un po' d'acqua. Diede una pacca a Finn e raggiunse le panchine, tolse il caso per poi bere dalla sua borraccia senza rendersi contro che qualcuno dagli spalti lo stesse osservando attentamente. Aveva chiuso la bottiglia e stava per rimettersi il casco quando alzò lo sguardo verso le tribune e notò Kurt tra il pubblico. Fu sorpreso di trovarlo lì, sapeva che non gli piaceva il football e che non andava quasi mai alle partite. Non sapeva perché quella volta avesse deciso di farlo, forse era stato costretto da Rachel, ma fu comunque felice che fosse lì. Alzò la mano in segno di saluto e gli sorrise dolcemente. Vide Kurt fare lo stesso e poi si rimise il caso e raggiunse il resto della squadra. Ma prima di tornare alla partita, si girò ancora una volta verso Kurt e sorrise di nuovo. Si stava chiedendo il motivo per il quale non riusciva a non sorridere quando qualcosa aveva a che fare con Kurt e per questo non vide uno dei giocatori della squadra avversaria, alto e grosso il doppio di lui, andargli contro. L'ultima cosa che riuscì a sentire fu la voce di Finn urlare il suo nome prima di ritrovarsi steso per terra. Per un momento vide tutto nero e sentì rumori indistinti farsi sempre più vicino a lui. Ma poi i suoni si fecero pian piano sempre più distinti e riconobbe le voci di alcuni suoi compagni di squadra, la voce della coach e la voce di Kurt. Kurt? Cosa ci faceva lì, non era in tribuna? Si alzò leggermente e tolse il casco. Strinse gli occhi prima di aprirli e chiuderli più volte. Sia Kurt e Rachel, che Finn e gli altri della squadra, quando videro Blaine cadere a terra e non rialzarsi si spaventarono e corsero da lui per accettarsi che stesse bene. E Kurt lasciò un sospiro di sollievo uscire dalle sue labbra quando lo vide aprire gli occhi e guardarsi intorno confuso.
«Fermo ragazzo, hai preso una brutta botta» disse quello che doveva essere un paramedico bloccandolo quando lo vide alzarsi. Disse agli altri che si erano radunati lì intorno di lasciargli spazio così che potesse visitarlo e Blaine riuscì a vedere Kurt allontanarsi insieme a Rachel.
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Oh, there you are || Klaine
Fanfiction[...] Nessuno dei due si accorse che l'attenzione di Kurt era rivolta a tutt'altro. Ma non alle sue riviste che lo aspettavo a casa, no. L'attenzione di Kurt fu attirata dal numero tre. E per numero tre si intendeva il ragazzo che si era appena tolt...