Due.

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Erano passate un paio di settimane da quando Kurt aveva trovato Blaine sul pianerottolo di casa sua e avevano parlato per la prima volta nella loro vita. Non lo avevano più fatto, ma da quel momento Blaine ogni volta che lo vedeva per i corridoi o a casa di Finn gli sorrideva e lo salutava. E Kurt sentiva il suo stomaco contorcersi ogni volta che Blaine gli rivolgeva quel sorriso.
Kurt era steso sul suo letto, il blocchetto dove disegnava qualche schizzo aperto sulle sue gambe e il numero tre scritto più è più volte, anche su alcuni degli abiti che aveva disegnato, e non si stupì quando vide Rachel piombare in camera sua.
«Ciao Kurt» sorrise sedendosi sul suo letto con il suo sorriso da "ti devo chiedere un favore". E Kurt che conosceva Rachel meglio delle sue tasche capì subito cosa volesse chiedergli.
«No Rachel, non ci voglio andare alla festa» ma Rachel non demorse, si avvicinò a lui e sbatté i suoi occhi da cerbiatto sapendo che Kurt non sapeva resisterci.
«Dai Kurt, per favore -lo supplicò- Questo potrebbe essere l'ultimo favore che ti chiedo.. sento che questa è la volta giusta tra me e Finn -E Kurt sbuffò, sapendo che non sarebbe riuscito a dire di no alla sua amica. Sopratutto perché sapeva quanto Rachel fosse presa da suo fratello e sapeva anche che il loro rapporto si era decisamente evoluto in quegli ultimi mesi.- Aaa.. Ti adoro» esclamò Rachel quando capì che Kurt aveva ceduto e che l'avrebbe accompagnata alla festa.

Inutile dire che appena arrivarono alla festa, Rachel sparì lasciando Kurt da solo. Questo la vide raggiungere Finn, vide il fratello regalale un grande sorriso e poi sparirono entrambi, Kurt li perse di vista e non potè nascondere un sorriso felice per la sua amica. Si mise poi a guardarsi intorno un po' annoiato. Non conosceva nessuno lì oltre a Rachel e suo fratello. Qualche compagno di squadra di Finn forse, ma non aveva mai avuto questo grande rapporto con nessuno di loro e non era certo il tipo che andava da loro per iniziare una conversazione. Non avrebbe neanche saputo di cosa parlare poi. Si avvicinò al bancone per prendere qualcosa da bere, sperando ci fosse qualcosa di analcolico dato che non aveva mai amato l'alcol.
«Ehi -esclamò qualcuno alle sue spalle facendolo sobbalzare per lo spavento- Scusa non volevo spaventarti» disse subito dopo e Kurt sentì il suo cuore fermarsi quando vide a chi apparteneva quella voce. Blaine era lì, al suo fianco, con un sorriso sulle labbra e un bicchiere di birra in mano, e lo stava osservando.
«Ciao -sorrise Kurt osservandolo bere, osservando il pomo d'Adamo fare su e giù mentre una gocciolina di birra sfuggiva all'angolo della bocca, gocciolina che Blaine si affrettò ad asciugare- Ero soprappensiero» spiegò poi distogliendo lo sguardo dalle sue labbra ora leggermente bagnate per la birra. Vide Blaine annuire prima di guardare di nuovo il tavolo in cerca di qualcosa di non troppo forte.
«Come mai qui? -domandò poi Blaine stupendo Kurt, non si aspettava di certo che si sarebbe fermato a parlare con lui. Nelle ultime settimane il loro rapporto si era basato su uno scambio di saluti e basta.- Non ti ho mai visto durante questo genere di feste» affermò poi. Kurt sorrise, perché si, forse non voleva dire nulla, ma con quell'affermazione Blaine aveva fatto capire che lui aveva fatto caso a Kurt, ancora prima che si parlassero un paio di settimane prima.
«Non è proprio il modo in cui passo di solito le mie serate -si strinse nelle spalle- Ma Rachel mi ha praticamente supplicato di accompagnarla, di certo non mi aspettavo che sparisse dopo neanche cinque minuti dal nostro arrivo» aggiunse Kurt e Blaine accennò una risata per poi leccarsi le labbra. E Kurt potè sentirsi morire in quel momento. Non aveva mai sentito una risata più bella di quella di Blaine e avrebbe fatto di tutto per ascoltarla di nuovo perché era semplicemente musica per le sue orecchie. E poi quel piccolo gesto che aveva fatto, la lingua che aveva accarezzato le sue labbra, Dio cosa non avrebbe dato Kurt per poter essere lui a tracciare il bordo di quelle labbra così carnose. Ma si costrinse ancora una volta a distogliere lo sguardo perché non poteva permettersi di farlo, Blaine aveva un ragazzo dannazione, non era interessato a lui. Era impegnato e per di più con un ragazzo del college, doveva smettere di pensare a lui.
«Se cerchi qualcosa di analcolico, vieni con me -gli disse poi Blaine notando lo sguardo di Kurt scrutare tutte le bevande sul tavolo dove la cosa più leggera che ci fosse era la birra. Kurt non ribatté, lo seguì in silenzio cercando di non abbassare troppo lo sguardo mentre camminava dietro di lui.- Serviti pure» gli sorrise di nuovo poggiandosi sul bancone della cucina ad isola e indicandogli il frigo davanti a lui. Kurt si guardò intorno un po' titubate, lì in cucina non c'era nessuno se non loro due. Gli altri erano tutti dispersi tra il salone, l'enorme ingresso, il corridoio e Kurt era sicuro che qualcuno si fosse anche rifugiato nelle camere da letto.
«Sicuro che posso? Cioè-» lasciò la frase in sospeso perché Blaine capì cosa stava per dire e lo interruppe subito.
«È casa mia Kurt, non farti nessun problema» gli sorrise di nuovo come per rassicurarlo che nessuno si sarebbe lamentato se li avessero trovati in una stanza dove era chiaro che la festa fosse bandita.

Oh, there you are || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora