«Ehi» disse Blaine quando Kurt chiuse l'anta del suo armadietto. Kurt saltò spaventato dato che era convinto di essere da solo e di certo non si aspettava di trovarsi Blaine lì.
«Cristo Blaine, mi hai spaventato -borbottò portandosi una mano sul petto e Blaine rise- Non dovresti essere agli allenamenti ora?» chiese poi notando l'orario.
«Ho ancora dieci minuti a dire il vero.. e volevo salutarti e chiederti una cosa» spiegò il riccio incamminandosi verso il campo da football con Kurt al suo fianco.
«Dimmi» gli sorrise.
«Resti agli allenamenti?» Kurt corrugò la fronte, era questo che gli doveva chiedere? Orami aveva preso l'abitudine di andare a tutti gli allenamenti solo per osservarlo in lontananza, anche se ogni tanto si perdeva a guardare gli allenamenti delle Cheerios. C'era ancora un posto libero in squadra, ma non aveva mai trovato il coraggio di fare le audizioni.
«Come sempre no?» Blaine annuì e si sporse per lasciargli un bacio sulla guancia, il solo fatto che Kurt andasse ormai a tutte le partite e a tutti gli allentamenti solo per lui lo rendeva felice, soprattuto dato che Kurt non era mai stato un amante del football.
«Comunque non era questo che volevo chiederti» disse poi fermandosi fuori la porta degli spogliatoi.
«E cosa mi volevi chiedere?»
«Questo weekend verrà mio fratello e io mi chiedevo se ti andava di venire a pranzo da me e conoscere la mia famiglia -propose speranzoso Blaine e Kurt rimase un attimo senza parole- E poi magari ti suonerò il piano»
«Cos'è questo? Un ricatto? Un modo per convincermi a conoscere la tua famiglia?» domandò divertito Kurt e Blaine rise.
«No..lo sai che scherzo, se non te la senti non ti costringerò. Ti avevo proposto questo weekend perché ci sarebbe stato anche mio fratello, ma se non vuoi, non ti preoccupare» disse iniziando a parlare a raffica e Kurt sorrise.
«Si, questo weekend mi va bene»Kurt era agitato per quel pranzo, si chiese come avesse fatto Blaine a reggere l'ansia quando una settimana prima era stato invitato a pranzo da lui in quanto suo fidanzato. Forse il fatto che conoscesse già tutti era stato d'aiuto. Ma ora lui non faceva altro che chiedersi come sarebbero stati i genitori di Blaine. E come sarebbe stato Cooper. E cosa sarebbe successo se non avesse fatto colpo sulla sua famiglia? E se non avessero fatto altro che paragonarlo a Jeremiah? E se avessero preferito Jeremiah? Deglutì mentre si sistemava il suo ciuffo cercando di pensare positivo.
«Dove vai?» domandò Finn facendo irruzione nella sua camera e sedendosi sul letto.
«Da Blaine, mi ha invitato a pranzo da lui» disse soltanto spruzzandosi un po' di lacca in modo che il ciuffo non si afflosciasse.
«Ma non era arrivato suo fratello ieri sera?» domandò confuso Finn e Kurt annuì rimettendo la lacca al suo posto.
«Per questo ha voluto fare oggi a pranzo, così che potesse presentarmi tutta la famiglia insieme»
«Blaine ti vuole presentare ai suoi? -domandò sorpreso Finn, perché il suo amico non gli aveva detto nulla a riguardo?- Credo che tu sia molto più importante di quanto pensassi per lui» Fu Kurt a guardarlo confuso.
«Beh lui conosce già tutti voi, perché dovrebbe essere strano che io conosca anche la sua famiglia?» chiese appunto confuso, improvvisamente ancora più nervoso.
«No nulla.. solo che in quasi nove mesi di relazione non ha mai neanche pensato di far conoscere Jeremiah alla sua famiglia» spiegò Finn, ma quel commento fece soltanto agitare di più Kurt. Davvero era il primo ragazzo che portava a casa? Che aspettative avrebbero avuto? E perché aveva scelto di portare proprio lui a casa? E non era troppo presto? Si frequentavano solo da tre settimane, non era passato neanche un mese. E okay che Blaine aveva conosciuto già la sua famiglia nei panni del suo ragazzo, ma era diverso. Finn era il suo migliore amico, Carole lo conosceva da quando era ancora un bambino e suo padre lo conosceva già da diversi mesi ormai. Lui invece non aveva mai visto i signori Anderson e di Cooper sapeva poco e nulla.Kurt si era preparato a tutto per quel pranzo, voleva essere pronto a tutto, eppure non avrebbe mai immaginato che le cose sarebbero andate in quel modo.
Quando arrivò a casa Anderson, puntuale come sempre, ad aprirgli fu per sua fortuna Blaine. Il ragazzo gli sorrise e lo baciò velocemente prima di farlo entrare in casa.
«Mio padre e Coop sono un attimo fuori per delle commissioni -disse Blaine- mia madre è..» poi si bloccò quando vide la madre uscire dalla cucina mentre si asciugava le mani con uno strofinaccio.
«Tu devi essere Kurt» sorrise la donna andando incontro alla giovane coppia.
«Si, salve signora Anderson» sorrise timidamente porgendole la mano. Mano che però venne ignorata dalla donna che lo strinse prontamente in un'abbraccio lasciandolo sorpreso.
«Chiamami Pam per favore e sono così felice di conoscerti -disse mentre Kurt ricambiava l'abbraccio, ancora stupito. Non si aspettava di certo quel benvenuto- Blaine non fa altro che parlare di te» gli confidò poi, ma con tono non troppo basso dato che anche Blaine la sentì.
«Mamma!» la richiamò in imbarazzo, arrossendo leggermente e Kurt sorrise arrossendo anche lui.
«È un piacere anche per me» disse poi sentendosi un po' più tranquillo rispetto a pochi attimi prima.
«Io torno in cucina a finire di preparare, vi faccio chiamare quando arrivano anche Richard e Cooper» disse poi la donna e dopo un sorriso rivolto ad entrambi, tornò in cucina.
«Vieni con me -disse poi Blaine prendendo Kurt per mano che lo seguì in silenzio e curioso verso una stanza in cui non era mai stato prima. C'era un piano al centro della stanza. Kurt si guardò intorno capendo il motivo per cui Blaine lo avesse portato lì.- Ti avevo promesso che avrei suonato il piano per te, no?» chiese retoricamente e Kurt annuì curioso. Si sedettero entrambi sulla panca difronte al piano e poi Blaine iniziò a suonare. Kurt lo ascoltò curioso e con un sorriso sulle labbra e solo quando Blaine iniziò a cantare, cantare per la terza volta davanti a lui, Kurt riconobbe la canzone. Katy Perry ovviamente, una versione lenta di Teenage Dream. E lo avrebbe preso in giro per quello se non fosse stato tanto rapito dalla sua voce e dal modo in cui stava suonando. Si, stava decisamente iniziando a rivalutare Katy Perry.
«Me la cavo a suonare il piano, avevi detto? -domandò Kurt quando Blaine finì di suonare, il ragazzo annuì, titubante di aver sbagliato qualcosa- Blaine tu non te la cavi con il piano. Tu sei eccezionale! Davvero Blaine, non lo dico tanto per. Hai davvero talento ed è davvero un peccato che nessuno ti abbia mai sentito» Blaine gli sorrise dolcemente e posò le labbra su quelle di Kurt unendole in un dolce bacio.
«Ci provai a cantare in pubblico qualche anno fa, ma non ce la feci. Dovevo partecipare ad una specie di talent show organizzato dalla mia scuola, ma prima dell'esibizione entrai completamente nel panico e non riuscii a salire sul palco per suonare e cantare -raccontò- Da quel girono quando si tratta di esibirmi davanti a qualcuno, mi blocco. Ma non è successo con te» Kurt sorrise di nuovo, sentendosi speciale a quella confessione.
«Beh..potrei aiutarti a superare la tua paura da palcoscenico magari» propose poi, Blaine gli sorrise soltanto per poi baciarlo in risposta. Poco dopo vennero richiamati dato che il pranzo era pronto. Kurt conobbe Richard e Cooper Anderson e anche loro lo accolsero a braccia aperte. In qualche strano modo riuscirono a metterlo subito a suo agio e non lo fecero mai sentire di troppo o in imbarazzo. Ogni tanto magari si divertivano a mettere in imbarazzo Blaine con qualche aneddoto divertente di quando era ancora un bambino. Ma il pranzo con la famiglia Anderson andò magnificamente, Kurt si inserì perfettamente nella famiglia e Blaine ne era davvero contento.Il pranzo fu lungo e piacevole e una volta finito, Blaine fu costretto a salutare tutti. Si scusò con Kurt ed uscì di casa per andare a scuola per la partita che si sarebbe tenuta quel pomeriggio. Kurt aveva salutato educatamente la famiglia Anderson e stava per andare via anche lui, magari avrebbe fatto un salto a casa di Rachel prima della partita, quando Cooper lo raggiunse.
«Ehi Kurt, tu vai alla partita, giusto? -domandò Cooper e Kurt si limitò ad annuire- Pensavo di venire anche io dato che sono qui a Lima e mi chiedevo se potevamo andare insieme»
«Oh -sussurrò sorpreso Kurt, poi si leccò le labbra improvvisamente secche e annuì- Sì certo, nessun problema» sorrise.
«Possiamo andare già ora a prendere i posti e poi magari mi fai fare un giro della scuola?» propose Cooper in parte perché voleva conoscere meglio il ragazzo che frequentava suo fratello. Kurt accettò e in pochi minuti erano nei corridoi del McKinley. Kurt gli fece fare un veloce giro della scuola e poi Cooper gli offrì un caffè dal bar della scuola. Insieme si diressero verso il campo da football e presero posto sulle gradinate dove presto furono raggiunti da Rachel.
«Non è neanche un mese che ti frequenti con Blaine e già esci con qualcuno di nuovo?» domandò Rachel sedendosi al fianco di Kurt e notando il ragazzo più grade seduto dall'altra parte. Kurt alzò gli occhi al cielo e poi guardò Cooper in segno di scuse.
«Rachel lui è Cooper, il fratello di Blaine» spiegò Kurt mentre Cooper sorrideva alle sue spalle.
«Oh.. piacere, io sono Rachel. La sua migliore amica» si presentò subito Rachel allungando una mano verso il ragazzo che la strinse subito.
«E anche la ragazza di mo fratello» le ricordò Kurt dopo aver visto il modo in cui Rachel guardava Cooper, come se lo stesse spogliando con gli occhi.
«E tu lo sai che ho occhi solo per Finn -disse Rachel in sua difesa- Ma so anche essere obiettiva e devo ammettere che anche fratello Anderson è proprio un bel bocconcino» questa seconda parte la sussurrò in modo che potesse sentirla solo il suo amico. Kurt sbuffò una risata e la diede una leggera gomitata come a dirle di stare zitta. Poi rivolse un'occhiata a Cooper al suo fianco intento a cercare qualcuno, probabilmente il fratello, tra i giocatori che erano appena entrati in campo. E Kurt dovette ammettere che Rachel avesse ragione, Cooper era davvero bello eppure lui non lo aveva notato fino a quel momento. E poi spostò anche lui lo sguardo sul campo e sorrise quando vide Blaine che lo guardava a sua volta. E si, Cooper era bello. Ma Blaine aveva quel qualcosa in più. Qualcosa che faceva in modo che Kurt non vedesse nessun altro al di fuori di lui. Per Kurt, Blaine era il ragazzo più bello che potesse esistere.La partita tra Titans e Tigers fu più il tipo di partita che si vede durante una finale. Erano entrambe due squadre forti e fu sudata fino all'ultimo. Nessuna delle due squadre fu mai veramente in vantaggio, perché appena una delle due andava in vantaggio, l'altra faceva subito punto segnando così il pareggio. C'era stata talmente tanta tensione per quella partita che anche Kurt l'aveva seguita, quasi con interesse. Mancavano pochi minuti alla fine e Blaine alzò lo sguardo un attimo verso le tribune e cercò Kurt. Questo gli sorrise incoraggiante prima che Blaine distogliesse lo sguardo perché la palla era appena caduta vicino a lui. Si affrettò a prenderla per poi iniziare a correre, schivando tutti gli avversari e fare meta portando così la sua squadra in vantaggio. Subito dopo l'arbitro fischiò segnando, così, la fine della partita. E Blaine non fece neanche in tempo a realizzare quello che fosse successo, che avessero appena vinto, che l'intera squadra gli corse incontro e lo presero sulle spalle per festeggiarlo. Blaine rise mentre si sorreggeva alle spalle di Sam e Puck e con lo sguardo cercò subito Kurt individuandolo poco dopo. Allungò una mano verso di lui, indicandolo mente gli altri continuavano a festeggiare.
«Per te» disse soltanto, dedicando così la vittoria a lui. Kurt non riuscì a sentirlo per il casino che regnava in quel momento sul campo. Ma non ebbe bisogno di sentirlo per capire cosa gli aveva appena detto. Sorrise felice e gli lanciò un bacio voltante che Blaine catturò al volo e finse di conservarselo in tasca per poi sorridere mentre il resto della squadra continuava ad urlare il suo nome.-------------------------------------------------------
Nuovo martedì, nuovo capitolo.
Blaine fa conoscere la sua famiglia a Kurt approfittando del ritorno in famiglia del fratello. Il pensiero non lo aveva neanche sfiorato in nove mesi di relazione con Jeremiah, invece con Kurt non si fa problemi e gli fa conoscere sin da subito la sua famiglia.
Il pranzo va bene e Kurt viene subito accolto a braccia aperte.. e poi Kurt sente anche Blaine cantare di nuovo per lui e in più lo sente anche suonare..
E poi alla fine Blaine, dopo aver segnato il punto finale, dedica la vittoria al suo ragazzooo
lasciatemi qualche commento, noi ci vediamo settimana prossima <3
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Oh, there you are || Klaine
Fanfiction[...] Nessuno dei due si accorse che l'attenzione di Kurt era rivolta a tutt'altro. Ma non alle sue riviste che lo aspettavo a casa, no. L'attenzione di Kurt fu attirata dal numero tre. E per numero tre si intendeva il ragazzo che si era appena tolt...