Un nuovo anno era incominciato e ormai mancavano pochi giorni a San Valentino. Blaine l'avrebbe dovuto passare insieme al suo ragazzo, eppure non ne era così entusiasta come sarebbe dovuto esserlo. Non lo vedeva da più di un mese, l'ultima volta che si erano visti era stato durante le vacanze di Natale dato che erano entrambi tornati nella loro città natale. Ma ultimamente Blaine sentiva come se qualcosa tra di loro si fosse spezzato. Se all'inizio ci restava sempre male quando Jeremiah gli dava sempre buca all'ultimo, ora non ci faceva neanche più caso. Blaine si era rifatto una nuova vita lì a Lima. E poi c'era stata quella litigata quando Jeremiah prima di Natale, a inizio dicembre, era andato da lui. Forse era stata quella l'inizio della fine. Avevano chiarito, sì. Ma Blaine non era sicuro di aver perdonato veramente Jeremiah per le parole che gli aveva rivolto. Ma teneva ancora a lui per lasciarlo andare. E poi era stata la sua prima vera cotta, Jeremiah era stato il primo a farlo sentire desiderato. Forse era proprio per questi motivi che Blaine continuava a stare con lui. E poi c'era Kurt. Cosa ci fosse tra lui e Kurt, Blaine non sapeva definirlo. Sapeva solo che ogni giorno si affezionava di più al ragazzo, che fosse sempre più difficile non guardarlo, che era impossibile non sorridere quando era con lui. Anche quel pomeriggio, quando Blaine vide Kurt arrivare con Rachel e sedersi sulle gradinate durante il loro allenamento di football, non riuscì a trattenere un sorriso. Era avvolto in una sciarpa blu con una riga rossa e una bianca. Le guance adorabilmente rosse per il freddo. Forse se avesse indossato un cappello sarebbe stato più al caldo, ma Blaine sapeva che non lo faceva perché altrimenti il suo ciuffo si sarebbe rovinato. Quando vide Kurt alzare lo sguardo su di lui, gli sorrise e lo salutò con la mano prima di tornare ad allenarsi.
Ormai Rachel non doveva più insistere per farsi accompagnare da Kurt alle partite ed occasionalmente anche agli allentamenti di football, anzi alcune volte era proprio lui a proporlo. E Kurt sapeva che ormai non c'erano più speranze. Perché non era la prima volta che si prendeva una cotta per un giocatore della squadra. Prima c'era stato Finn, poi Sam. Ma mai era andato ad una partita o ad un allenamento per vedere uno dei due. Ma con Blaine era diverso, Blaine era diverso. E non lo era solo perché fosse gay, no. C'era dell'altro. E Kurt non riusciva a capire perché si sentisse così inspiegabilmente legato a lui. E ormai aveva anche smesso di negarlo a se stesso, aveva smesso di negare i sentimenti che provava per lui. Perché era inutile farlo, tutto dentro di lui gridava che avesse perso la testa per quel ragazzo. Già il solo fatto che fosse lì a vedere degli allenamenti di football ne era prova. Ma anche se lo aveva ammesso a se stesso, non ne aveva fatta parola con nessuno, Rachel esclusa. Negli anni era diventato bravo a tenere nascoste le sue cotte, anche perché in passato era sempre stato deriso per questo. E così Kurt aveva innalzato un muro davanti a sé e solo chi lo conosceva veramente bene avrebbe potuto capire cosa nascondeva il suo cuore. Finn e Rachel all'inizio avevano dovuto combattere e conquistare la sua fiducia per abbattere quel muro, anche se alcune volte, su certi argomenti Kurt tendeva ancora ad escludere Finn, ma non lo faceva con cattiveria. Eppure con Blaine era stato così facile abbassare quelle barriere e farlo entrare nella sua vita. E sapeva che quella cotta era diversa dalle altre. Anzi, era molto più di una semplice cotta. E a volte faceva male sapere di essere solo un amico per lui, sapere che Blaine avesse un ragazzo e fosse impegnato. Ma non riusciva a fare a meno di lui nella sua vita. Più lo conosceva e più voleva fosse presente. E se non poteva averlo come desiderava, allora si sarebbe accontentato di essere suo amico. Perché ora non riusciva più a pensare ad una vita senza Blaine, senza sentire il suono della sua risata, senza vedere quel sorriso che gli illuminava le giornate, senza perdersi in quegli occhi così pieni di vita e speranza, senza litigare con lui su chi fosse migliore tra Katy Perry e Lady Gaga. Si riscosse dai suoi pensieri solo quando vide Blaine salutarlo da lontano e sorridergli. E Kurt sentì il suo cuore fermarsi per quel sorriso così luminoso. Si inumidì le labbra e ricambiò il sorriso anche lui osservandolo poi correre verso la coach ed annuire alle sue richieste. E poi, come capitava spesso quando Kurt andava a vedere gli allenamenti dei Titans, la sua attenzione fu catturata dagli allenamenti delle Cheerios che sicuramente trovava molto più interessanti di quelli di football. Ma non mancavano mai le occhiate che puntualmente lanciava a Blaine, perché proprio non riusciva a fare a meno di guardarlo.
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Oh, there you are || Klaine
Fanfiction[...] Nessuno dei due si accorse che l'attenzione di Kurt era rivolta a tutt'altro. Ma non alle sue riviste che lo aspettavo a casa, no. L'attenzione di Kurt fu attirata dal numero tre. E per numero tre si intendeva il ragazzo che si era appena tolt...