Otto.

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Il giorno dopo San Valentino, Blaine si mise alla guida della sua auto e guidò fino a Columbus. Ora che aveva capito che lui continuava a stare con Jeremiah per abitudine e che in realtà aveva iniziato a provare qualcosa per Kurt, non avrebbe più potuto far finta di nulla. Così la mattina dopo si presentò da lui per lasciarlo. Non era una persona che lasciava il proprio ragazzo per telefono, non gli sembrava giusto. Perché poteva anche essere che si fossero allontanati negli ultimi mesi, ma erano anche stati felici insieme, avevano condiviso bei momenti. E poi dopo guidò fino casa Hummel-Hudson, semplicemente perché voleva vedere Kurt. Ma i suoi piani di passare del tempo con Kurt furono distrutti quando, arrivato a casa dei ragazzi, li vide entrambi sull'uscio della porta e Finn lo invitò ad aggiungersi a lui e agli altri ragazzi della squadra per quel pomeriggio. Blaine provò anche a pensare una scusa per declinare l'invito.
«Lascio Kurt da Rachel e poi andiamo» aggiunse poi Finn e Blaine si limitò solo ad annuire. Era inutile trovare delle scuse dato che comunque Kurt non sarebbe stato disponibile.
«Prendiamo la mia auto allora -disse soltanto tornando verso la sua auto.- Io e Jeremiah ci siamo lasciati» annunciò poi rompendo quel silenzio. Nessuno gli aveva chiesto nulla, ma Blaine voleva solo che Kurt lo sapesse. E Kurt quando lo sentì alzò lo sguardo su di lui ma non disse nulla. Fu Finn a parlare.
«Mi dispiace amico» disse poggiando una mano sulla sua spalla, Kurt si limitava a guardarlo mentre non faceva altro che chiedersi come mai si fossero lasciati. Centrava in qualche modo la litigata di cui gli aveva parlato la sera prima?
«Tranquillo -disse Blaine stringendosi nelle spalle come a dirgli che non era un problema, che lui stava bene- Sono stato io a lasciarlo. Ultimamente non era più lo stesso tra di noi» aggiunse e poi guardò Kurt seduto sui sedili posteriori, tramite lo specchietto retrovisore, e per un attimo i loro sguardi si incontrarono e Blaine non riuscì a trattenere un sorriso. Un sorriso che Finn non sembrò notare. Kurt ricambiò il sorriso e abbassò lo sguardo. Blaine aveva lasciato il suo ragazzo. Blaine era single. Blaine era disponibile. Blaine aveva passato la serata di San Valentino con lui e poi il girono dopo aveva lasciato il suo ragazzo. E poi ricordò di come lo aveva guardato la sera prima. Doveva significare qualcosa tutto quello? E perché dopo aver detto che era stato lui a lasciarlo aveva cercato il suo sguardo?

E se Kurt all'inizio aveva pensato che ci potesse essere qualcosa tra lui e Blaine, qualcosa anche da parte sua, quando dopo un paio di settimane non era cambiato nulla, aveva deciso di smettere di illudersi. Il fatto che Blane avesse lasciato il suo ragazzo, non implicava che lo avesse fatto per lui. Perché se così fosse stato, le cose tra di loro sarebbero cambiate ora, giusto? Era anche vero che non avevano avuto poi tutto questo tempo da passare insieme dato che Kurt passava quasi tutto il suo tempo tra lo studio e le prove del Glee Club per le regionali. E quando lui era libero, Blaine aveva gli allentamenti di football o di boxe. E quei pochi momenti in cui si vedevano, c'era sempre Finn con loro. Poi arrivò il girono delle regionali, quell'anno si sarebbero tenute al McKinley. Kurt e gli altri del Glee erano in aula canto a prepararsi e in giro c'era il panico più totale. C'era chi si urlava contro, chi si riscaldava, chi faceva esercizi vocali, chi saltellava per scaricare la tensione. E poi arrivò il momento dell'esibizione. Kurt prese un lungo respiro e seguì il resto del gruppo verso l'auditorium. Rachel fu l'unica a salire sul palco per cantare Get it right, una canzone che aveva scritto lei, mentre tutti gli altri rimasero dietro le quinte. Kurt sbirciò tramite le tende per vedere quanta gente ci fosse. E fu allora che lo vide. Blaine era seduto in terza fila, abbastanza centrale e stava ascoltando la sua amica, ma poi spostò lo sguardo verso di lui, come se si fosse sentito osservato. Lo vide sorridergli e Kurt sentì il suo cuore perdere un battito. Blaine era lì per lui? O si stava illudendo ancora una volta? Infondo alcuni suoi compagni di squadra facevano parte del Glee, tra cui anche suo fratello. Magari era lì per loro, magari era lì per i suoi compagni di squadra e per lui. Non ebbe il tempo di pensare ad altro che fu trascinato sul palco dal resto del gruppo per cantare tutti insieme Loser like me.

Oh, there you are || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora