Sedici.

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Blaine era stato trattenuto da suo fratello dopo la partita, poi Cooper aveva preso la sua auto per tornare a casa e lasciarlo a festeggiare la vittoria con i suoi amici.
«Ti va se andiamo via?» domandò Blaine rivolgendosi a Kurt. Dopo la partita erano andati a cambiarsi tutti quanti mentre Blaine era rimasto a parlare con suo fratello e Kurt e mentre il resto della squadra era negli spogliatoi, Puck aveva annunciato la solita festa a casa sua. Ma quella sera Blaine non aveva voglia di parteciparci e sapeva anche che Kurt non era un grande amante di quelle feste.
«Non vuoi festeggiare con gli altri? -domandò poi Kurt osservandolo con ancora la divisa addosso, i capelli sudati e schiacciati sulla fronte. Eppure lui continuava a trovarlo stupendo- Hai segnato tu la vittoria della partita, dovresti voler festeggiare con gli altri.»
«Sono già stato abbastanza acclamato sul campo prima -si mise a ridere- Ora voglio stare solo con te. -disse sicuro e Kurt sorrise per poi annuire e accettare la sua proposta.- Pensavo che potevamo andare da me. I miei sono fuori a cena e Cooper raggiungeva dei vecchi amici a Columbus. E se ti va, potresti anche restare a dormire da me» gli propose Blaine con un sorriso. E non era la prima volta che passavano del tempo da soli in casa, ma senza saperne il motivo, Kurt si irrigidì a quella proposta. Cosa si aspettava Blaine con quell'invito? Kurt non sapeva cosa aspettarsi. Certo sapeva di non essere il primo ragazzo di Blaine, sapeva che era stato con un ragazzo più grande e quindi aveva sicuramente sperimentato altre cose. Ma Kurt aveva dato il suo primo bacio proprio a lui e non si sentiva ancora pronto a spingersi oltre. E così, con quei pensieri per la testa, rifiutò quella proposta, anche se gli sarebbe piaciuto passare la serata solo con lui.
«Ecco io.. credo sia meglio che tu vada a festeggiare con gli altri» disse abbassando lo sguardo prima di voltare le spalle e andare via, ma Blaine lo bloccò per un polso impedendogli di allontani.
«Kurt.. io -mormorò confuso- Ho per caso detto qualcosa di male? -domandò non capendo subito il repentino cambio d'umore del suo ragazzo. Ma poi gli bastò guardare solo un po' più attentamente il suo sguardo per capire, per vedere che fosse in imbarazzo- No, Kurt aspetta.. io non intendevo nulla okay. Volevo solo stare con te e basta, potremmo vedere un film e ascoltare un po' di musica -ci tenne a precisare, voleva fargli capire che non avesse alcun secondo fine con quell'invito- e ti ho proposto di restare a dormire perché mi piacerebbe farlo, solo addormentarmi accanto a te. -spiegò e Kurt annuì, un po' più tranquillo- Kurt, voglio che tu sappia che non ti metterò mai fretta, okay? Quando ti sentirai pronto, io sarò qui. Ma per stasera volevo solo passare del tempo con te senza doverti poi salutare, ma se preferisci andare a casa o alla festa va bene lo stesso» Kurt fece scivolare il polso dalla sua presa e poi fece intrecciare le loro dita, stringendo forte.
«No, va bene. Anche io voglio stare solo con te» sorrise poi prima di lasciargli un delicato bacio sulla guancia. E Blaine sorrise.

Prima di andare a casa Anderson, Kurt passò da casa sua per preparare un borsone con le sue cose e poter avvertire suo padre che avrebbe dormito fuori. Ma non aveva messo in conto che dire a suo padre che sarebbe rimasto a dormire da Blaine significava solo una cosa.
«Dove hai detto che dormi?» domandò Burt seguendolo in camera e osservandolo riporre le sue cose in un borsone.
«Da Blaine» rispose e Burt l'osservò per qualche secondo in silenzio.
«Okay, forse.. dovremmo parlare di.. sai..» disse poi l'uomo, un po' a disagio e Kurt quasi non fece cadere la sua crema per il viso quando capì di cosa voleva parlare suo padre.
«No, papà ti prego.. non..» balbettò anche lui in imbarazzo.
«Non abbiamo mai affrontato il discorso e credo che dovremmo farlo prima che tu vada a dormire dal tuo ragazzo» Kurt scosse la testa, non voleva parlare di quello. Non in quel momento, non quella sera, non mentre Blaine lo stava aspettando in auto.
«No, non dobbiamo. Non faremo niente papà -precisò subito sentendo le sue guance diventare rosse- Non sono pronto e Blaine non...lui lo sa e rispetta quello che voglio. Dormiremo e basta, lo giuro» disse cercando di convincerlo a rimandare quella conversazione, consapevole che non l'avrebbe potuta evitare a lungo, non ora che aveva un ragazzo.
«Posso fidarmi? -domandò Burt scrutando il figlio che annuì. Burt rimase in silenzio per qualche secondo- Va bene, per questa sera puoi andare ragazzo. Ma ne riparleremo» disse con tono deciso e Kurt annuì soltanto prima di tornare al suo borsone.

Oh, there you are || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora