Capitolo 9

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I giorni seguenti furono angosciosi per Lauren. Aveva perso il gusto per il cibo e per la vita. Per la prima volta, il lavoro non era sufficiente a soddisfarla e il ricordo di Normani, che l'aveva sollevata per anni, non era che un piacevole episodio del passato. Aveva perso Camila. Era come avere perso metà di se stessa e cercare di vivere con quel che era rimasto.

Una volta, l' aveva incontrata per caso al ristorante. Si era fermata a prendere qualcosa di fresco mentre tornava in ufficio dopo un appuntamento, l'alfa stava uscendo.

Il cuore le era balzato in gola e aveva abbassato gli occhi. Non era riuscita neppure a guardarla. Si era girata ed era tornata da dove era venuta, senza preoccuparsi della bibita fresca. L'espressione che aveva letto sul volto dell'alfa era stata sufficientemente glaciale.

La settimana successiva, Dinah si fermò da
Lauren per invitarla ad andare con lei al Rodeo di Sweetwater.

"Vieni", la incitò l'amica. "Sei rimasta chiusa qui per giorni. Hai bisogno di un diversivo."

"Beh..."

"Puoi venire con Ally e me", cercò di convincerla Dinah, sorridendo. "Le cose stanno andando molto bene tra noi. L'ho quasi conquistata del tutto."

Lauren sorrise. "Sono contenta per te." Ma non poteva sopportare l'idea di andare in auto con Ally e sentirla parlare di Camila. "Ho alcuni affari da sbrigare in città prima. Ci vediamo direttamente lì. Va bene?"

"D'accordo."

Il pensiero che ci sarebbe stata anche Camila stava quasi per farle cambiare idea all'ultimo minuto. Ma sarebbe stata una concorrente del rodeo, come al solito, e non avrebbero avuto la possibilità d'incontrarsi. In compenso lei avrebbe potuto vederla, e quella tentazione era troppo forte per il suo cuore.

Partì da casa quindici minuti prima dell'inizio del rodeo ed ebbe qualche problema a trovare il parcheggio. Alla fine mise l'auto dietro ad un furgoncino, augurandosi di andarsene prima che arrivasse il proprietario.

Dinah le fece un cenno di saluto. "Appena in tempo. Meglio tardi che mai."

"Non riuscivo a trovare il parcheggio. Salve, Ally", la salutò sedendosi accanto a Dinah. Sembrava che quel giorno le due omega si fossero scambiate i ruoli.

Dinah indossava un abito verde e Lauren jeans, stivali e una maglietta azzurra; aveva i capelli spettinati e sul capo da un paio di occhiali da sole.

"Ciao, Lauren", la salutò Ally con un sorriso malizioso. "Non sapevo che ti piacessero i rodei."

"Mi piacciono molte cose strane in questi giorni", ribatté lei. "Pare che non hai avuto bisogno di imparare a suonare la chitarra."

Ally rise e abbracciò Dinah. "Meglio così." Poi la guardò incuriosita. "La capa è in gara, oggi."

"Sì?"

"Nella lotta coi tori e nella corsa sui mustang. Si è esercitata molto. Ha rotto il collo a un paio di tori al ranch e ha distrutto un povero vecchio
mustang."

"La vecchia, cattiva Camila", commentò Lauren.
"Spero che vinca."

Lauren guardò nel recinto intorno all'arena, cercando con gli occhi un'omega che non conoscesse. "Non ha dei sostenitori con sé?", chiese con malcelata curiosità.

Ally e Dinah si scambiarono un'occhiata divertita. "Certo. Eccoci qui. Siamo noi."

"Strano, pensavo che l'oggetto delle sue attenzioni sarebbe stato da queste parti, oggi. Com'è la casa?"

"Grande", ribatté Ally. "Ma ha perso ogni interesse. Dice che non le serve più."

"Non c'è nessuna omega", mormorò Dinah sottovoce. "Ti ho detto già che sei tu."

Così Come Sei (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora