capitolo-11

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Jungkook's pov

-Tuo padre!? Non è possibile... non ci credo, no...-

Gli volto le spalle e inizio a camminare per la stanza, stando attento a non ferirmi con i vetri ancora sparsi a terra.

Ogni volta che il mio occhio cade su uno di essi, vedi il mio riflesso sconvolto, stanco, ferito. Le crepe dei vetri, le superfici scheggiate, mi danno una visione contorta del mio essere, facendomi apparire ancora di più un mostro.

Un abuso...

Non vorrei neanche sentire questa parola nella mia testa, eppure continua a rimbombare tra le pareti del mio cervello, ormai spento. Non penso, non connetto. Solo una parola che volteggia leggiadra nei miei meandri.

-Jungkook... senti lascia stare... Non fa niente- 


Lo guardo sconvolto. Come può dire una cosa del genere? È importantissimo. Mi ha appena detto che suo padre lo ... Violenta...

Lo osservo, silenzioso, mentre si mette seduto e recupera la maglia che si è tolto, scacciando le lacrime dal viso con il palmo delle mani.

-Seriamente non importa-

-Stai zitto!! Non è vero! Perché continui a mentire?? I lividi che hai... Sono certo che anche quelli lì a fatti lui. Mi fa schifo-

-Intanto ti facevo schifo già prima-

-Stai scherzando?? Io ti detesto è diverso. Hai mai pensato che parlando della droga con mio padre io avrei passato dei mesi di merda?! No eh... Non ci hai riflettuto no? Credevi di fare bene. Ora non ti puoi lamentare per il sentimento che provo per te. Però ora... non sei tu a causarmi tutto questo, ma tuo padre... o come vuoi chiamarlo... lui mi fa schifo-

Riporto il mio sguardo sul suo e lascio che la mia nuova rabbia sparisca. Quando lo guardo succede sempre. Non capisco più niente. Prima mi faceva solo andare sui nervi. Lo volevo quasi morto per il dolore che mi aveva provocato. Strano per me che in passato ero cotto di lui. Eppure è successo. Ora se lo guardo non riesco a non vedere ciò che prova. Non mi piace come sensazione, mi fa prendere dai rimorsi. Eppure vedendo i suoi occhi colmi di lacrime non posso lasciar andare tutto così semplicemente.

-Tu piangi sempre quando stai male eh? Ti sei offeso?-

-N-no-

Abbasso il capo dispiaciuto. Non riesco mai a proteggerlo fino in fondo. Lui mente per oscurare quella parte debole che gli vive nel cuore. E io riesco sempre a tirarla fuori. Forse non sono così intelligente come credevo. Sarò un imbecille come dice Yoongi.

Sono nato per prendere le decisioni sbagliate.

Per essere un ingenuo, convinto di poter dare una possibilità a questo mondo infame, che lentamente ci sta divorando. I pregiudizi, il razzismo, le facce disgustate delle persone... ne sono la prova. Ed io non ho fatto niente per cambiare. Mi sono adattato a questo società, aspettando probabilmente che qualcuno faccia qualcosa al posto mio. 

-Lo so che ci stai male-

-Allora se lo sai perchè continui?? Io non ti sopporto quando fai così. Non vorrei nemmeno che tu sapessi quella che è la mia vita. Adesso ci rovinerai... Mio padre si è impegnato tanto per arrivare dov'è ora. Non dovrai dire a nessuno queste cose-

-Ma scherzi spero! Credi che andrai in giro dicendo sto schifo, per cosa poi? Distruggere la tua famiglia inesistente? Io non lo dirò, ma non per tuo padre e per la sua immagine del cazzo. Lo faccio per... te. Scommetto che se lo dicessi al mondo intero ti ammazzerebbe. Non posso sapere che rapporto avete, ma i tuoi occhi rossi ora mi stanno raccontando tutto. Credi che farei mai una cosa del genere sapendo quanto rischi??-

-Jungkook... Fatti i cazzi tuoi. Io volevo dormire e invece sto discutendo con te. Non eri tu quello che prima mi lasciava scosso per i corridoi? Quello che mi chiamava puttana?? Cosa cambia scusa? Mio padre fa la differenza perchè non sei tu?-

-Tuo padre fa la differenza perchè non ci sarebbe nessuno a fermarlo. Io non mi ubriaco e vedo quando piangi. Lui sono certo di no. E perchè solo io ti posso toccare-

Mi avvicino nuovamente al suo letto con fare sensuale. Non riesco a capire quale strafottutissimo demonio si è impossessato del mio corpo. 

-Ma sei paz-zo?- 

Lo squadro dai fianchi ancora coperti dal lenzuolo e risalgo lentamente con gli occhi verso le sue labbra. La voglia di baciarlo è alle stelle.

-Stai bene? Jeon...- 

Non lo lascio finire di parlare che mi metto di nuovo a cavalcioni su di lui e inizio ad accarezzare il suo petto con fare lascivo.

Lo vedo stringere le palpebre e godersi quel tocco che probabilmente stava aspettando.

Inizio ad andare sempre più in basso con le mani finchè non incontro l'orlo della coperta e la sposto di lato. 

Gli traccio dei piccoli cerchi sui fiachi e sulle cosce. E come desideravo inizia a mugugnare in segno di approvazione.

-Questo cambia tra me e tuo padre. Io... io non ti ferirei mai a tal punto... Se troppo importante. Quando ti picchio... sono lucido, capisco tutto perfettamente, e non sai quanto mi costa tirarti quei pugni così violenti. E' tutta una facciata, capiscimi... Non posso provare altro sentimento se non l'odio... e forse proprio per questo mi sono comportato così... perchè non riesco ad odiarti neanche a distanza di anni-

ᴅᴏᴘᴇ- кσσкνDove le storie prendono vita. Scoprilo ora