ventisei

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"Buongiornissimo!!" a svegliare Linda era la solita voce allegra di Sissi. "Altri cinque minuti," mugolò Linda, girandosi dall'altro lato. Silvia ridacchiò, per poi andarsene. Linda sorrise vittoriosa nel cuscino, allungando la mano e sentendo il pupazzetto che le avevano mandato da casa giusto settimana scorsa. Lo strinse forte, aveva il profumo dei neonati, ed era davvero buono. Linda non ci mise troppo a riaddormentarsi.

"Ehi, Linda... sveglia!" sentì una voce maschile, che con non poca fatica associò a Crytical. "Mmmh, che ore sono?" mugolò lei. "Le nove e mezza. Sei fortunata a non avere classico oggi," la informò il ragazzo. "Come le nove e mezza? Scherzi?" commentò Linda, alzandosi di scatto e facendo ridacchiare Francesco. "Guarda tu stessa," le disse, indicando la sveglia. Linda sospirò, alzandosi definitivamente.

"Che vuoi per colazione?" chiese il ragazzo. "C'è qualcosa di già pronto?" chiese lei, sbadigliando e recuperando una felpa. "No, in realtà. I ragazzi hanno spazzolato tutto. Nemmeno io ho mangiato, quindi se è per quello devo preparare qualcosa anche per me," disse lui. "Allora te cosa ti prepari?" chiese Linda, raccogliendosi i capelli.

"Caffellatte e biscotti," rispose il ragazzo. "Capisco. Se hai voglia mi fai un cappuccino?" chiese Linda. "Certo, vado subito," disse, lasciando Linda con una carezza fra i capelli. Lei sorrise istintivamente, per poi accorgersi di non aver ancora mollato il pupazzetto. Lo posò sul comodino, davanti alle foto della sua famiglia. Velocemente si rifece il letto, per poi raccattare un paio di pantofole.

Dal canto suo, Francesco era davvero felice di aver conosciuto Linda, era una ragazza molto simpatica, per quel poco che aveva visto, e sperava di riuscire a conoscerla ancora meglio. In sala avevano lavorato molto bene, e Francesco pensava che ci fosse un buonissimo feeling sul palco. Mentre armeggiava tra tazzine e piattini, Crytical vide Linda strascicarsi verso il bancone, e sedersi su uno sgabello.

"Dormito bene?" le chiese, sorridendo, mentre facceva la schiuma al cappuccino della ragazza. "Abbastanza. Però ho il problema che se dormo troppo sono più rincoglionita del solito," ammire lei, strofinandosi gli occhi. "Dai non dire così. Adesso ci metti poco a svegliarti col caffè," sorrise Francesco. "Spero," ridacchiò lei, per poi ringraziarlo del cappuccino.

Francesco recuperò i biscotti, le gocciole più precisamente. "Ah vedo che hai buon gusto," commentò lei, agguantando qualche biscotto. "Modestamente," rispose il ragazzo. Mangiarono tranquillamente, parlando del più e del meno. "Amore, hai visto per caso... oh ciao Fra, hai visto per caso la mia camicia nera?" arrivò Alex, salutando Linda con un bacetto fra i capelli. "Non era sotto al letto di Albe?" chiese lei, con la bocca ancora piena di biscotti. "Vero! Mamma mia se non ci fossi bisognerebbe inventarti," concluse Alex, sparendo nella sua stanza.

"Sei un po' cotta, eh?" chiese Francesco. "Ancora non ci credo che stiamo insieme, cioè è quasi troppo bello per essere vero," confessò lei. "Siete bellissimi insieme, sai?" sorrise Francesco. "Grazie!" rispose Linda, finendo di bere il suo cappuccino.

***

"Didda, cucini tu?" chiese Mattia, vedendo rientrare Linda. "Se non si offre nessun altro, sì," rispose lei, raccogliendosi i capelli ed appostandosi dietro al bancone. Decise di cucinare le lasagne, un piatto veloce, dato che tra quella sera e l'indomani mattina avrebbero dovuto cucinare tutti tanto per il pranzo di Natale.

"Che fai di buono?" le chiese Alex, abbracciandola da dietro e lasciandole una serie di bacetti soffici sul collo. "Lasagne," rispose lei, recuperando le due teglie, abbastanza grandi. "Serve una mano?" chiese ancora Alex. "Se insisti, a me va bene," sorrise la ragazza, mentre lui la liberò dalla sua presa. In quattro e quattr'otto infornarono le lasagne e chiamarono tutti a tavola.

"Grazie mille amore," disse Linda, lasciandogli un bacio sulla guancia. "Di niente, piccola," rispose il ragazzo.

Dopo pranzo i due si occuparono di lavare i piatti, per poi dirigersi verso la stanza del ragazzo. Lui si buttò a peso morto sul suo letto, e poi fece cenno a Linda di accoccolarsi, cosa che lei fece immediatamente. Stava davvero benissimo tra le sue braccia. Passarono un tempo indefinito accoccolati, in un silenzio tranquillo e rilassante.

"Sai una cosa?" le chiese Alex, sottovoce. Linda alzò lo sguardo, mantenendo la testa sul petto del ragazzo. "Se non me la dici non la so," gli rispose lei. "Penso di essermi seriamente innamorato di te. Mi sa che già te l'ho detto, ma ne sono davvero sicuro questa volta... e vorrei ufficializzare questa cosa che siamo..." disse Alex, accarezzando il viso di Linda. "Lo sapevo, e non aspettavo altro che sentirti dire queste parole. Anche io sono innamorata di te, Alex, e voglio ufficializzare anche io questa relazione," sorrise Linda, avvicinandosi lentamente alle labbra di Alex.

"Ragazzi, dovremmo... oh, scusate, non volevo interrompere," spuntò Luigi, facendoli girare entrambi di scatto. "Tranquillo Lu'. Che è successo?" chiese Linda. "Nulla di che, tra un po' dobbiamo andare in videobox per una cosa," li informò Luigi. "Capito. Arriviamo subito," disse Alex.

Appena Luigi si fu dileguato, Alex lasciò un ultimo bacio a stampo a Linda, che lei approfondì, per poi finalmente andare in videobox per farsi chiedere cosa voleva regalare ai suoi compagni, dieci regali in totale. Linda scelse di fare regali pieni di significato ai suoi compagni con cui aveva legato di più. Non vedeva l'ora di vedere le reazioni dei suoi amici.

**

Vigilia di Natale

Al mattino la sveglia suonò abbastanza presto, dato che Linda avrebbe dovuto cucinare. Fortunatamente non avrebbe fatto tutto da sola, ognuno dei ragazzi aveva deciso che avrebbe cucinato uno o due piatti tipici della sua zona.

Linda, oltre alla pastiera che avrebbe cucinato insieme a Luca ed Aisha, avrebbe fatto anche un po' di rababadas, cioè pezzetti di pane intinti nel latte e nell'uovo, e poi fritti.

"Didda, fai anche i brigadeiros che sono buonissimi?" le chiese Mattia, con i suoi occhietti da cucciolo. Linda sospirò, era sollevata di aver messo da parte un po' di cocco dall'ultima volta. Ormai almeno una volta ogni due settimane le veniva richiesta una teglia di brigadeiros. E chi era lei per non accontentare i suoi amici?

Siamo speciale || Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora