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⚠️Questo capitolo è interamente frutto della mia immaginazione.

Giulia

Ballare... non esiste nient'altra cosa al mondo capace di farmi sentire così libera e in pace come ci riesce la danza.
Muovere il corpo seguendo le note della musica che si sprigionano nell'aria, percepire il cuore incominciare a battere a ritmo del suono, chiudere gli occhi perdendo così il contatto con la realtà è un qualcosa di incredibile. Si tratta di una sensazione inspiegabile, che solo chi la vive può capire.
Non ricordo nemmeno l'esatto istante in cui ho compreso di voler vivere di questo... forse ora che ci rifletto, sono semplicemente nata così, con il desiderio di fare della danza la mia passione.
Fin da quando sono piccola ballare è diventato il mio rifugio, il rifugio in cui raccontare le cose belle, ma sopratutto le cose brutte... L'unico posto in assoluto nel quale mi sento protetta e me stessa. E nonostante il tempo passi, ed io ormai cresca sempre di più, l'emozione non svanisce mai.
" ei Giù! Ma tu non dovevi prendere un treno a pranzo? " domanda Andreas entrando in sala sei con in mano una bottiglietta d'acqua, trasportandomi così immediatamente nella realtà e facendomi spalancare gli occhi per lo spavento.
" mannaggia! Ma che ore sono? "
" quasi mezzogiorno "
" ma porca miseria! Sono in super ritardo"
" eh infatti per quello sono venuto a chiamarti"
" grazie Andre! Ho proprio perso il senso del tempo! Stavo creando una coreo e puff non ci ho capito più niente "
" figurati... dai corri che forse riesci a salire su quel treno! "
" speriamo "
" salutami Sangio e fate i bravi, poche cose sporcaccione mi raccomando "
" ma vaffanbene Andreas! Ci vediamo cretino"
Una volta sistemato lo zaino sotto al sedile, non faccio in tempo a recuperare il fiato dalla corsa che ho appena fatto, che il cellulare suona mostrando così come il mio ragazzo mi stia già chiamando.
" Giù! Sei partita? " domanda subito senza nemmeno salutarmi.
" ciao anche a te... comunque si, proprio adesso"
" scusa amore, ma sto facendo mille robe! Senti ti viene a prendere papà perché avrò un'intervista e non so se l'avrò già finita per il tuo arrivo "
" d'accordo! Ci vediamo dopo "
" si, stai attenta e non dare confidenza agli sconosciuti "
" Sangio ho ventitré anni! "
" e quindi? Sei sempre piccola "
" tu sei più piccolo oh! "
" questione di punti di vista "
" ma che dici? Sei nato dopo e basta "
" shh nessuno lo sa "
" ma ti sei fumato qualcosa? "
" no, sono solo euforico di vedere la mia fidanzata dopo tre settimane! Dai fammi sapere non appena raggiungi la stazione "
" d'accordo, a dopo scemo "
Dopo tre ore e mezza di viaggio finalmente arrivo a Vicenza e con alle spalle il mio solito bagaglio che ormai mi fa da compagno da quattro anni, raggiungo la macchina grigia di Pier che è parcheggiata come sempre vicino alla fermata del pullman. Una volta insieme, subito ci perdiamo in una lunga conversazione sulle ultime puntate trasmesse ad Amici e sui nuovi allievi che quest'anno stanno davvero lottando con tutte le loro forze per guadagnarsi il tanto ambito accesso al serale. È bello vedere come nonostante ormai io e Sangio abbiamo partecipato al talent anni fa, la sua famiglia come la mia, non abbia smesso di seguire il programma affezionandosi sempre a qualcuno in particolare, facendone poi anche un grande tifo.
Amici è ancora simbolo di casa per tutti, e sicuramente il fatto che io ci lavori da professionista e che Sangio venga chiamato ogni anno per presentare qualche nuovo brano, aumenta ancora di più l'amore per questo luogo occupato da persone incredibili e meravigliose.
Non appena giungiamo a destinazione, dalla finestra di casa Damian scorgo un visino ormai diventato parte anch'esso della mia famiglia affacciarsi curioso, e quando apro la porta di casa non faccio nemmeno in tempo a posare lo zaino che subito Virginia mi salta addosso abbracciandomi stretta stretta.
" ziaaa! Che bello che sei qua " urla stringendomi, mentre inizio a riempire di baci quelle due guanciotte morbide che non vedevo da troppo tempo.
" lo sai che ho appena battuto gli zii a Mario Kart? Sono fortissima io " mi racconta una volta scesa dalle mie braccia, facendomi così togliere la giacca e scoppiare a ridere quando mi ritrovo davanti i due fratelli Damian che alzano gli occhi al cielo.
" lo so che la più brava sei tu! " esclamo ricevendo subito un altro suo caldo abbraccio.
" ei polipetto ora basta! Giù le mani dalla mia fidanzata " ordina Sangio staccandola poi da me e lanciandola delicatamente sul grande divano dove prontamente Abe si vendica per quanto ha detto prima facendole il solletico.
" ciao amore " sussurro una volta che il mio ragazzo mi raggiunge inserendo subito le mani tra i suoi capelli, oggi più ricci del solito.
" dai vieni in camera così sistemi le tue cose" risponde facendomi poi strada verso la sua stanza.
Una volta dentro si lancia senza alcuna grazia sul suo letto stranamente già sistemato e nel mentre ridendo, inizio a togliere i vari vestiti che mi sono portata per questo weekend da dentro allo zaino, per appoggiarli nel piccolo spazio dell'armadio che Sangio ha riservato solo per me.
" è andata bene l'intervista? " domando osservando attentamente il suo sguardo che finalmente è tornato sereno e rilassato dopo lunghe settimane stressanti.
" si... mi hanno chiesto le solite cose! Alla fine sono rimasto collegato solo per dieci minuti, giusto il tempo di presentare il nuovo brano"
" ah perciò hai deciso di tua spontanea volontà che comunque venisse solo il Pier a prendermi e non tu? "
" no piccola, giuro che mi ero anche vestito per venire in stazione, ma poi papà voleva godersi la sua ragazza, e non sto scherzando quando dico che ti ha chiamata cosi... In più poco dopo è arrivata Virgi e ha intrappolato me e Abe con quel gioco e allora sono rimasto a casa ad aspettarti "
" mhh... vedi? Pier sì che mi vuole bene, si fa sempre quei chilometri per venire a prendermi, tu invece no "
" ma che dici? Solitamente sono sempre io quello fuori dal treno a gelare mentre attendo il tuo arrivo "
" sto scherzando bimbo permaloso! E comunque sono stata felice di stare con Pier, lo adoro! Mi ricordo ancora la prima volta che l'ho visto terminato Amici... ci siamo subito trovati bene"
" si, è stato amore a prima vista... come con me d'altronde! Sei proprio destinata a vivere circondata dai Damian "
" a me non dispiace per niente "
" ragazzi è pronto! " grida ad un tratto Lidia seguita subito dopo da Abe che senza alcuna finezza incomincia a chiamarci, ordinandoci di scendere.
" ah Giù poi ti devo parlare di una cosa " sussurra Sangio poco prima di raggiungere la sala da pranzo dove tutti ci stanno sicuramente già aspettando affamati e vogliosi di assaggiare quello che Lidia ha preparato.
" è una cosa bella o brutta? "
" dipende dai punti di vista "
" che ansia Sangio! Dai dimmela subito "
" non posso! Papà e Abe sarebbero capaci di prenderci con la forza per mangiare subito. Poi te lo dico! Promesso "
Dopo esserci riempiti lo stomaco così tanto da far fatica quasi a camminare, costretti da Virginia ci dirigiamo in salotto per iniziare una partita a Just Dance.
" io voglio zia Giulia in squadra " esclama la piccola di casa saltellando verso di me prendendomi poi per mano.
" ma come? Guarda che io sono bravissimo a ballare " le risponde Sangio nascondendo un sorriso, mentre inserisce il videogioco nel lettore apposito.
" non è vero zio! Lei è brava, tu proprio no"
" mhh... va bene, allora vedrai adesso chi vincerà! Abe muovi il culo, smettila di mangiare e vieni qua che abbiamo due fanciulle da battere " urla Sangio ricevendo immediatamente uno sguardo fulminante da sua madre per la parola che ha appena usato.
Un'ora dopo, sudate e super soddisfatte, iniziamo a fare la danza della vittoria, che abbiamo creato due anni fa io e Virgi quando avevamo vinto ad un altro gioco sempre contro i due ragazzi, che al momento ci stanno guardando tristi per la loro sconfitta. Non impareranno mai a perdere quei due!
" è stata sola fortuna! " esclama Abe ottenendo subito l'approvazione di Sangio che annuisce concorde.
" E poi credo che ad un certo punto si sia bloccato il gioco! Prima ho fatto una mossa incredibile e non me l'ha contata come perfetta! " aggiunge il mio ragazzo facendomi scoppiare a ridere.
" che ridi oh? Guarda che è vero! "
" si hai ragione... sei fenomenale nel ballo amore" affermo raggiungendolo, sedendomi poi sulle sue gambe per stringerlo in un abbraccio.
" tranquillo ti consolo io per la tua sconfitta" gli sussurro sorridendo quando lo vedo alzare gli occhi al cielo.
" avete barato " borbotta prima che Virginia si lanci addosso a noi finendo quasi per soffocare Sangio.
" Virginia è arrivata la mamma! Corri a prendere il tuo zainetto " urla poco dopo Lidia interrompendo così la lotta che avevamo iniziato a fare, con già in mano la giacca che dovrà indossare la piccoletta.
" uffa non voglio! Però ci vediamo domani vero zii?" domanda dolcemente la peste di casa con quel sorriso che rende impossibile negarle qualsiasi cosa e così dopo aver annuito ed essercela sbaciucchiata tutta la salutiamo, facendo poi lo stesso con Abe, che dopo ore passate con noi raggiunge finalmente la sua mogliettina in dolce attesa di un maschietto a casa.
" ho bisogno di fare una doccia Sanjuan! " mormoro ancora sdraiata con le mani incastrate nei suoi riccioli e il suo corpo attaccato al mio.
" la facciamo insieme? " sussurra di rimando lui, alzando il viso mostrando così il suo sorrisino malizioso.
" dai scemo! C'è tua mamma a casa "
" non sentirà nulla! Poi ora inizia quella fiction che si guarda sempre nel pomeriggio e ti giuro che appena la vede è come se non esistesse più nessuno "
" d'accordo "
Non faccio nemmeno in tempo a chiudere la porta del bagno, che velocemente Sangio mi prende per le cosce facendomi appoggiare sopra al mobiletto bianco e subito le sue labbra si posano sul mio collo in una piacevolissima tortura.
" quanto mi sei mancata cazzo " esclama prima di togliersi la maglietta nera, per poi fare lo stesso con la mia felpa.
" le parolacce... " provo a dire tra un bacio e l'altro scoppiando poi a ridere quando una volta dentro alla doccia, completamente nudi, quasi scivoliamo per terra.
" ricordami di comprare una vasca quando vivremo insieme... è più comoda " borbotta mentre apre l'acqua calda che immediatamente incomincia a bagnare i nostri corpi.
Senza staccarci di un solo millimetro, continuiamo a baciarci cercando di recuperare le settimane distanti l'uno dall'altra e quando finalmente lasciamo che la passione prenda il sopravvento su di noi, i sospiri e i gemiti a causa del piacere che stiamo provando, riempiono il bagno e la nostra mente andando così a creare un nuovo ricordo che diverrà indelebile, come lo sono già tutti quelli che abbiamo collezionato in questi quattro anni vissuti insieme.
Terminata la doccia, appagati e con un sorriso sulle labbra ci dirigiamo velocemente, per non prendere troppo freddo, verso la camera di Sangio e una volta indossati abiti comodi, stremati come se avessimo lavorato tutto il giorno, ci sdraiamo sul grande letto tenendo però sempre unite le nostre mani che sembrano non volersi mai staccare.
" ma ei! Non mi hai più detto di cosa volevi parlare..." esclamo ricordandomi la breve conversazione avuta prima di pranzare con tutta la sua famiglia.
" finalmente, mi domandavo quando me lo avresti chiesto" ribatte lui ridendo, alzandosi dal letto per prendere una rivista di Vanity Fair lanciandomela poi senza alcun tatto sul letto accanto a me.
" che devo fare con questa? "
" è un indizio... devi scoprire da sola di che cosa volevo parlare "
" è una specie di caccia al tesoro? "
" chiamala così se vuoi... "
" mhh vediamo un po'... Ma è vecchia questa! È di tre anni fa! "
" già "
" che ci devo fare con una rivista di tre anni fa?"
" ah non lo so! "
" dai dammi un altro piccolo indizio "
" intervista "
" certo grazie questo già lo sapevo! È ovvio che ci sia dentro la tua intervista... "
" oh guarda che ti ho detto già troppo signorina"
In silenzio, divento improvvisamente tutta seria concentrandomi per capire che cosa abbia organizzato il monello di fidanzato che mi ritrovo e dopo aver letto dall'inizio alla fine l'intervista che gli fecero anni fa, sempre più confusa e senza alcuna idea per la testa circa quello che potrebbe significare, torno a guardarlo in viso incontrando subito i suoi occhi divertiti.
" niente? Neanche una piccola ipotesi? " domanda sedendosi poi accanto a me prendendo tra le mani la rivista.
" no... aiutami ancora un po' "
" d'accordo! Solo perché altrimenti facciamo notte... riguarda il futuro "
" il futuro? "
" si... che cosa ho detto riguardo al futuro qua dentro? "
" che sogni un futuro di condivisione, che tutti stiano bene insieme "
" perfetto... poi mi hanno fatto un'altra domanda..."
" sui tuoi sogni? "
" esatto "
" beh lì hai detto che vorresti avere una casa tua, e un mondo dove ci sia più amore "
" okay... fermati alla prima cosa che ho detto"
" riguardo alla casa? "
" si... "
" d'accordo... allora qui hanno scritto che vorresti una casa tutta tua, con un grande giardino
dove possa scodinzolare un cane che ancora non hai... "
" ecco mettiamola così... il cane è vero ancora non ce l'ho, però una casa sì e vorrei che tu venissi a viverci insieme a me "
" che stai dicendo? " domando con gli occhi spalancati per la sorpresa, mentre Sangio si alza nuovamente in piedi prendendo dal cassetto della scrivania un foglio.
" che cos'è? " continuo a chiedere mentre me lo passa.
" ho comprato casa a Roma, è una villetta in una zona stranamente tranquilla considerando l'immensità della città e ha un giardino grande sul retro... e poi.."
" hai comprato casa a Roma? "
" si Giulia "
" per me? "
" per noi. "
" e come farai con la Sugar? "
" ne ho parlato con Falso e anche con il resto del team e per loro non c'è nessun problema. Alla fine gli anni che abbiamo vissuto con la pandemia ci hanno dato un qualcosa di positivo, ovvero saper usare strumenti per fare videoconferenze e così lavorare tranquillamente anche da casa o distanti! E poi se proprio dovessero aver bisogno di me, basterà prendere un treno di quelli veloci e in tre ore scarse sarò a Milano "
" mi sembra tutto così assurdo! "
" lo so. Ancora però non mi hai risposto..."
" a cosa? "
" alla mia domanda... vuoi venire a vivere con me?"
" me lo stai chiedendo per davvero? "
" si "
" amore ovvio che si! Certo che voglio vivere con te, anzi non vedo l'ora! " urlo saltandogli addosso iniziando poi a baciarlo su tutto il viso mentre un sorriso grande si inizia a formare sulle nostre labbra.
" sicura sicura? "
" si cretino! "
" menomale perché se no mi sarei sentito un po' solo in una casa così grande "
" voglio vederla! "
" se la smetti di baciarmi ti faccio vedere le foto dal computer... ancora è da arredare, ma aspettavo te per farlo perché vorrei che lo facessimo insieme... "
" certo amò "
" la mia unica e sola richiesta è una vasca da bagno... ti giuro che saremo davvero più comodi"
" dai scemo! Sempre a quello pensi? "
" sto scherzando... no, forse no "
" avanti cretino, fammi vedere le foto di casa nostra "
" casa nostra... mi piace come suona "
" si, anche a me! "

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Ciaooo eccoci qui con l'ultimo capitolo che per ora ho scritto!

Come già vi avevo preannunciato non so quando riaggiorneró perché tra il lavoro che mi occupa tanto tempo e le poche idee, sono un po' ferma...
Però prometto che appena avrò del materiale ritornerò a scrivere!
Se dovessi avere l'ispirazione potrebbe anche essere domani... ma per oggi ancora non mi frulla nulla nel cervello! 🙊

Grazie comunque per il supporto e per come mi state dimostrando che vi piace questa storia!
Anche per questo capitolo non vedo l'ora di leggere i vostri commenti....

Questa volta non posso dire ci vediamo settimana prossima, ma vi dirò ci vediamo presto!
Buon weekend
- fede 💖

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