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9 Gennaio 2023
Maldive

Sangiovanni

È da quando un raggio di sole ha iniziato a colpirmi in viso, svegliandomi così da una delle più belle dormite fatte nella mia intera vita, che cerco di comprendere che ore siano e che giorno sia oggi...
Da quando sono arrivato con la mia famiglia in questo incredibile resort alle Maldive, ho letteralmente perso il senso del tempo e della realtà.
Le giornate passano talmente lente qui che risulta veramente difficile ricordarsi come stanno le cose, ma questa mattina, se è davvero mattina, c'è una persona che ha deciso di facilitarmi il tutto.
Virginia appoggia per la centesima volta da quando sua madre l'ha lasciata sul letto, la sua manina piccola e un po' sudaticcia sulla mia guancia e dopo avermela strizzata leggermente decide sia arrivato il momento di tirarmi il naso, evidentemente conscia del fatto che se non usa le maniere pesanti non raggiungerà mai l'obiettivo di svegliarmi.
È incredibile pensare a quanto sia cresciuta e a quante cose abbia imparato a fare in così poco tempo e più la osservo con la coda dell'occhio, saltellare sul mio corpo, più mi innamoro di lei.
Adoro la mia nipotina e adoro essere zio.
Se qualcuno mi dovesse chiedere quale sia il regalo più bello che io abbia ricevuto negli ultimi anni, non esiterei a dire che si tratta di lei.
Virginia ha dato una scossa talmente grande alla mia vita, che nemmeno riesco a ricordare come stavo prima senza questa piccola peste a stressarmi nel voler giocare in continuazione.
" Virginia basta saltare che poi vomiti e Gio svegliati che sono quasi le due del pomeriggio" urla Andrea, mia sorella, dopo aver dato un'occhiata alle nostre condizioni preoccupata che sua figlia possa cadere e farsi male.
" ora arrivo " rispondo prima di lasciarmi andare ad uno sbadiglio enorme, per poi acciuffare la mia nipotina per torturarla così con una buona dose di solletico.
" bata zio " esclama tra una risata e l'altra Virginia, facendomi sorridere nel vederla così serena.
" no che non smetto. Mi hai svegliato facendo i dispetti, ora te li faccio io " affermo divertito allungando ancora le mie mani per farle il solletico, questa volta sotto ai suoi piedini paffuti.
" io debo antare una anone pe te zio " parla facendomi così fermare cercando di capire cosa voglia dirmi con la sua vocina dolce.
" cosa devi fare piccola nana? "
" antare una anone "
" cantare una canzone? "
" si "
" e che canzone devi cantare? "
" una pe te "
" per me? Ah si? Dai allora canta, sentiamo un po'"
" anti auguri a te. Anti auguri a te, anti auguri a zio, anti auguri a te " canticchia Virginia facendo esplodere così il mio cuore di gioia, prima di venir spinto dal desiderio di mordere le sue guanciotte morbide.
" allora il ventenne ce la fa ad alzarsi da sto letto o la vecchiaia l'ha già talmente raggiunto da non riuscire a fare più nemmeno un passo?" domanda con tono sarcastico Abe appoggiandosi allo stipite della porta, osservando me e Virginia giocare e scherzare.
" guarda Virgi è arrivato lo zio antipatico" sussurro alla mia nipotina, provando a convincerla del fatto che sia io il migliore, ridacchiando poi davanti all'espressione infastidita del primogenito.
" Virgi ho un regalo per te, una bella fetta di torta, ti va di mangiarla? " ribatte mio fratello usando così questa tattica infame per catturare l'attenzione della piccola di casa, riuscendoci senza alcuno sforzo vista la golosità della nostra nipotina.
" sei uno stronzo Abe! " urlo quando dopo avermi fatto il dito medio, prende Virginia per mano per andare verso la cucina, dove sicuramente oltre alla torta mi aspetta anche la mia intera famiglia, desiderosa di farmi gli auguri per questo ventesimo compleanno.
E così ore dopo, esausto dai mille abbracci ricevuti da mia madre e dalle continue prese in giro di mia sorella e mio fratello, prendo l'asciugamano e raggiunta la spiaggia dalla sabbia bianca, mi sdraio sotto al sole per rilassarmi e godere più che posso del paradiso che mi circonda.
Non appena però mi stendo comodo, il suono del cellulare mi obbliga ad aprire gli occhi, rischiando in questo modo quasi la cecità a causa dei raggi solari e dopo essermi lasciato andare ad una smorfia sofferente, recupero il telefono dallo zainetto nero che mi sono portato dietro e vedendo che si tratta di Giulia immediatamente un sorriso si fa spazio sulle mie labbra già secche a causa del calore.
" ehilà ballerina " esclamo felice di sentirla, percependo il mio cuore iniziare a battere veloce, come avviene sempre quando si tratta di lei.
" ciao amò, allora com'è avere vent'anni?" domanda Giulia con il suo solito entusiasmo travolgente, facendomi ridacchiare per la sua immotivata gioia.
" normale, sai sta mattina la Virgi mi ha svegliato e mi ha cantato Tanti auguri e mi ha ricordato subito un'altra persona "
" ah si? E chi? "
" indovina "
Flashback
" bimbo ho deciso di fare una cosa " esclama Giulia buttandosi sul letto dell'hotel nel quale siamo alloggiati per alcuni giorni, con indosso solo una canottiera bianca e dei pantaloncini striminziti che mi stanno letteralmente mandando fuori di testa da quando siamo tornati dal nostro giro serale, prima di allungare le mani verso di me per convincermi a sdraiarmi al suo fianco.
" che cosa? " provo a domandare cercando di recuperare un po' di razionalità che però viene quasi a mancare del tutto quando mettendosi di lato mi da una visuale pazzesca del suo sedere.
" il nove gennaio sarai alle Maldive giusto?"
" si. Senti non è che puoi metterti dei pantaloni o coprirti? "
" perché? " chiede ingenuamente, avvolta ancora da quell'innocenza che fin da quando la conosco l'ha sempre distinta, osservandomi confusa con un'espressione dolcissima in viso.
" perché mi fai venire voglia di fare tutt'altro che parlare " decido di confessare sincero e diretto, guardandola in piedi dal fondo del letto, scoppiando a ridere quando sconvolta dalle mie parole spalanca la bocca sorpresa e si fionda sotto le coperte.
" sei un cretino Giovanni Pietro Damian!" urla dopo essersi ripresa, mettendo un finto broncio che scompare all'istante quando la raggiungo sdraiandomi letteralmente sopra di lei con ancora un sorriso grande sulle labbra.
" perché? Ti ho detto semplicemente la verità"
" si, ma mi hai imbarazzata scemotto"
" la prossima volta impari a mettere sti pantaloncini, che poi dubito essere tali. Sembrano più un paio di mutande e basta"
" dici? Pensa che li ho messi anche la scorsa settimana a lezione con i ragazzi "
" stai scherzando vero? "
" no perché? "
" perché ti si vede il culo e quei ragazzi in casetta sono in astinenza e saranno impazziti a vederti così"
" ma va! Guarda che non sono messi così male"
" certo invece. Tu non te lo ricordi, ma io e Deddy stavamo quasi morendo quando eravamo ad Amici "
" sei un esagerato "
" non è vero, prova a chiedergli come stavamo ogni volta che le nostre ragazze giravano per la casetta con le culotte e venivano poi a baciarci come se niente fosse "
" e perché non me l'hai mai detto se era così difficile per voi? Mi sarei vestita "
" perché seppur morivo dalla voglia di averti e non potevo, era meglio comunque per me vederti così sensuale, che vestita. Almeno gli occhi potevano avere la loro soddisfazione"
" vabbè è uno strano ragionamento, ma se sei stato felice così, ben per te "
" sono sicuramente più felice ora che posso anche toccare, però fidati che all'epoca aveva un senso questo ragionamento "
" okay "
" quindi ti sei davvero messa ste mutande a lezione?"
" sono dei pantaloncini e no, ti stavo prendendo in giro "
" bene ora sono più sereno... "
" sei veramente scemo guarda, comunque ora posso dirti quello a cui ho pensato? "
" si dimmi tutto "
" okay, allora il nove gennaio tu sarai alle Maldive con i tuoi e quindi non saremo insieme per il tuo compleanno "
" si, ma ti ho già detto che se vuoi venire facciamo in tempo a prenotare il volo"
" lo so, ma devo lavorare... In ogni modo dato che non potremo stare insieme e non potrò cantarti la canzoncina ho deciso di farlo adesso anche se va un po' contro la mia ideologia di non farlo mai prima del giorno del compleanno perché porta male, però siccome sono sicura che non accadrà niente, ora faremo finta che sia il nove gennaio e ti canterò Tanti auguri e faremo un video così poi quando sarà veramente il nove gennaio ti invierò il video e sembrerà come se fossi lì con te... "
" sei pazza, ma va bene " affermo trattenendo le risate, per poi sorridere quando la sua voce decisamente stonata inizia a canticchiare la canzone.
Fine flashback.
" almeno la Virgi è stata intonata? " domanda Giulia facendomi sorridere al ricordo della sua incredibile esibizione fatta una settimana fa, quando abbiamo passato un weekend da soli in montagna.
" decisamente più di te " rispondo sincero, usando però un tono dolce.
" stronzetto. Comunque l'hai visto sta mattina il video? "
" ovvio! È stato il mio auguri preferito"
" ruffiano "
" lo so. Comunque che stai facendo ora?"
" sto mangiando! Qua è mezzogiorno mica come lì che è pomeriggio "
" vero! Mi scordo sempre che c'è il fuso di quattro ore"
" lo so, soprattutto quando mi invii messaggi alle cinque del mattino "
" è perché qua sono le nove "
" ho capito, ma a Roma le cinque e tutte le volte mi svegli e mi preoccupo perché penso sia successo qualcosa "
" sei troppo paranoica amore "
" non è vero. Semplicemente quando sei distante chilometri e non ti sono vicina ho un po' più d'ansietta... Oh comunque amò sai a che pensavo oggi? "
" cosa? "
" che è già il tuo terzo compleanno che festeggiamo insieme, cioè insieme più e meno... Sì insomma è il terzo che festeggiamo essendo fidanzati "
" ah perché eravamo fidanzati durante il primo?"
" beh tu mi baciavi bello! "
" giusto, mi stavo dimenticando " affermo fingendo e ridacchiando nel sentirla sbuffare infastidita.
" continua pure così, poi quando torni a Roma te le scordi le mie attenzioni. Anzi sai che faccio ora? Mi metto quei pantaloncini che tanto ti piacciono e vado a fare lezione con Mattia e Gianmarco "
" diamine sei davvero vendicativa Stabile"
" e questo è solo l'inizio, se provi a dimenticarti di me o di qualcosa che ci riguarda sei fregato" borbotta questa volta con un tono serio, che mi fa subito intuire quanto a volte le sue paure riguardo al nostro futuro l'avvolgano a tal punto da interferire anche nei momenti più sereni.
" è letteralmente impossibile che io mi dimentichi della donna della mia vita " ribatto tranquillo, cercando così di farle capire quanto nonostante io sia un certino, sia perdutamente innamorato di lei.
" questa frase è fin troppo dolce anche per te Sanjuan, però mi ha resa felice. Te quiero vecchietto"
" anche io pequena "

•••••••••••

Buonaseraaaa c'è da dire che sono stata brava questa volta perché ho aggiornato stra presto!

Spinta da una di voi ho pensato di scrivere un capitolo ambientato durante il compleanno di Sangio e seppur non ne ero molto convinta, sono abbastanza soddisfatta di come sia uscito e spero che possa piacere anche a voi.
Fatemi sapere naturalmente cosa ne pensate.

Detto questo vi saluto perché è tardi e devo andare a dormire.
Spero di ritornare presto, nel frattempo vi auguro una buonanotte per chi leggerà ora e una buona giornata per chi lo farà domani.
Ciao ciao
- fede 💕

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 19, 2023 ⏰

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