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⚠️ Questo capitolo è interamente frutto della mia immaginazione.

Sangiovanni

" guarda guarda che figurino che sei " esclamo ad alta voce appena varco la porta che conduce alla camera di Abe, con un sorriso grande sulle labbra che nasce spontaneo quando lo vedo davanti allo specchio intento a sistemarsi, in modo quasi maniacale, lo smoking nero che indossa.
" mi sta davvero bene? " domanda agitato lui, continuando a toccare il papillon stretto al collo.
" avoja! Allora? Sei pronto? "
" per sposarmi? No. Sto seriamente valutando l'idea di scappare Gio "
" e dove andresti? Senza Francesca non riesci nemmeno a fare due passi... "
" parli come se tu fossi tanto diverso da me!"
" forse, ma qui quello che sta pensando di andar via e non sposarsi sei tu, non io... "
" porca miseria! Sto letteralmente entrando in panico! Mi sto per sposare veramente! E sei lei non venisse? Se avesse capito che è troppo? O se avesse capito di non voler diventare mia moglie?"
" Abe ti stai facendo mille pare mentali! Lei ti ama e state insieme da quasi dieci anni, credi veramente che arrivati a sto punto ti lascerebbe da solo davanti all'altare? "
" beh le persone non finiscono mai di sorprenderti... Chissà come starà lei, credi sia agitata come me?"
" come te è impossibile! Anzi penso che Franci sia molto più tranquilla... in fondo si sa da sempre che è lei quella controllata e pacata della coppia"
" Andrea è con lei? "
" no è con Virginia, le sta spiegando cosa dovrà fare quando porterà le fedi "
" oh okay... e le fedi invece chi le ha? "
" ce le ho io "
" mamma e papà? "
" sono giù in salotto "
" Giulietta? "
" sta aiutando Mary con il vestito "
" bene... quindi è tutto apposto? "
" si fratellone, è tutto pronto... manchi solo tu!"

E così un quarto d'ora dopo, agitati e già super emozionati per quello che avverrà a breve, raggiungiamo il luogo scelto in cui verrà svolta la cerimonia... Ricordo ancora quando Abe e Francesca ci hanno comunicato di aver deciso di sposarsi e di farlo nel piccolo giardino dove si sono baciati per la prima volta.
Ottenere il permesso di celebrare qui il matrimonio è stata un'impresa talmente ardua che stavano addirittura per cedere... ma poi grazie a papà e alla tenacia di mio fratello tutto è andato per il meglio, ed ora eccolo qua ad attendere la sua futura moglie attraversare la piccola passerella creata appositamente per l'occasione.
" che ore sono? " domanda poco dopo Abe con la voce tremante, guardandomi di sottecchi prima di riporre nuovamente la sua attenzione davanti a sè, cercando così di scorgere qualche segnale che preannunci l'arrivo di Franci.
" quasi le dieci e mezza " rispondo ridendo difronte alla sua espressione impaurita.
" come le dieci e mezza? Il matrimonio doveva iniziare alle dieci! "
" fratello è tradizione che la sposa arrivi in ritardo"
" mezz'ora è troppo tempo! Deve essere successo qualcosa "
" sei troppo paranoico Abe "
" puoi chiamare Andrea? Solo per sapere dove sono... e se stanno bene "
" sei serio? "
" si... ho una brutta sensazione Gio "
Annuisco e così dopo esser stato praticamente quasi obbligato, raggiungo i miei genitori seduti comodamente sulle sedie bianche, trovando all'istante i loro sguardi confusi e anche preoccupati su di me.
" che succede? Francesca ha deciso di non venire? " domanda ironicamente papà ricevendo all'istante uno schiaffo dietro la testa da mamma.
" Pier! Ti sembra il caso di dire queste cose? " lo rimprovera per l'appunto lei scuotendo la testa esasperata.
" Abe mi ha mandato in missione per scoprire dove sia finta Franci! Credo stia entrando in panico " esclamo cercando di nascondere un sorriso, recuperando poi dalle mani di Giulia il cellulare.
Non faccio però nemmeno in tempo a cliccare sul numero di telefono di mia sorella, che dal fondo del giardino incontro proprio i suoi occhi e dopo avermi mimato con la bocca un semplice "è arrivata", una forte agitazione inizia a farsi spazio anche dentro me e così dopo esser ritornato velocemente alla mia postazione da testimone dello sposo, mi preparo ad assistere a quello che sarà uno dei giorni più importanti della vita del mio fratellone.
Quando Francesca lentamente si incammina verso Abe, accompagnata dal padre e con indosso uno splendido vestito bianco che la rende quasi una visione angelica, a stento riesco a trattenere l'emozione nel vedere i loro occhi così innamorati e persi l'uno nell'altra incastrarsi e farsi lucidi.
È dalla prima volta che li ho visti insieme che ho capito che un giorno si sarebbero trovati proprio dove sono ora, mano nella mano pronti a scambiarsi le loro rispettive promesse.
Ora che ci rifletto non saprei spiegare il perché di questa mia convinzione, ricordo infatti che anche quando non credevo in nulla, sopratutto nell'amore, loro due rappresentavano comunque per me l'unica eccezione, come se davanti a due anime affini o gemelle come piace a tanti definirle, nessuno possa negarne l'evidenza.
Ed è proprio quando Abe inizia a parlare ripercorrendo la loro storia, che improvvisamente i miei occhi decidono di staccarsi dai due protagonisti di questa giornata, andandosi a concentrare sulla meravigliosa e raggiante ragazza seduta poco distante da me e che da ormai quattro anni ha preso possesso della mia mente e del mio cuore.
E così davanti ai sentimenti che provo per lei e al modo in cui il mio corpo si riempie di brividi anche solo semplicemente guardandola, mi rendo conto di quanto io sia perdutamente innamorato di lei e di come non possa negare l'evidenza... Giulia è la donna della mia vita.
Lo è come per Abe, Francesca.
Giulia è la mia anima affine, la mia anima gemella e non so come mai, ma solo adesso che vedo mio fratello scambiarsi le fedi nuziali, realizzo che nel mio futuro, al mio fianco, io ci vedo solo Giulia.
Sono anni ormai che durante le interviste, davanti alle domande "come ti vedi nei prossimi anni?" rispondo che mi ci vedo con una famiglia tutta mia, magari sposato e anche papà e che sopratutto sorvolo quando i giornalisti fanno riferimento a Giulia come mia ipotetica donna della vita.
Ho sempre fatto così, questo perché è da quando ho iniziato ad avere successo nel mondo della musica che ho cercato di tenere la mia vita privata, privata nel senso più letterale possibile... E questo spesso andando anche contro a quello che mi avrebbe dato maggior visibilità, ma non mi è mai importato!
Tenere in qualche modo solo per me Giulia e quello che vivevamo noi come coppia, senza rendere pubblica per forza alla gente il nostro amore, ci ha aiutati e ci ha resi più forti.
L'amore per me non deve essere un qualcosa da ostentare, da dover gridare in faccia a tutti, giusto solo per far vedere che noi l'abbiamo trovato... per me l'amore, o meglio, amare lo si fa in silenzio, quasi sussurrando... Lo si fa con gesti così semplici, ma allo stesso tempo profondi che fanno tremare il cuore.
Amare è andare oltre ai difetti l'uno dell'altro.
Amare è attendere con pazienza, a volte addirittura settimane intere senza vedersi, senza però mai smettere di rispettarsi e di esserci.
Amare è litigare fino a notte fonda, per poi fare il primo passo e chiedere scusa.
Amare è ridere così forte da farsi venire le lacrime agli occhi.
Amare è Giulia che salta sul primo treno appena ha un momento libero per venire da me, ovunque io mi trova in giro per l'Italia.
Amare, sono io che durante il matrimonio di mio fratello, non riesco a smettere di guardare e di pensare a quanto sia fortunato nel sapere che accanto a me c'è una persona come lei.

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