1.Capitolo

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Hermione Granger camminava tranquilla per quei corridoi che già tante volte - prima dello scontro finale con Voldemort - aveva percorso.

Da un lato pensava alla battaglia, a tutti gli amici che aveva perso, a Fred, a Malocchio Mody, a Tonks, a Lupin, a Piton, a Silente, a Dobby... e già Dobby, quel povero elfo, che tante volte gli aveva aiutati, e che l'ultima volta, per proteggerli dall'arrivo del Signore Oscuro, ci aveva rimesso la sua stessa vita.

E un'ingiustizia, pensò, non è giusto, finalmente che tutto è tornato alla normalità, finalmente che il mago oscuro più potente di tutti i tempi e stato sconfitto, molte persone non potranno continuare a vivere le loro vite, dopo tanta paura, dopo tanto terrore...

Dall'altro lato, invece, pensava alla sua vita, al suo rapporto con Ron, perché durante quella battaglia, durante la distruzione di un horcrux, si erano baciati, un bacio dolce, semplice... da li avevano inziato una relazione, che però ultimamente non andava più tanto bene, litigavano spesso, anche per delle piccole sciocchezze, alcune volte alla giovane Grifondoro era passata per la testa l'idea di prendersi una pausa, di riflettere su quello che avevano è stavano creando, ma in realtà non voleva, perché in fondo provava uno strano sentimento, non sapeva se fosse amore o semplice amicizia, ma finché non avrebbe scoperto cosa fosse quel sentimento, non aveva intenzione di lasciarlo.

Non poteva dire lo stesso del suo migliore amico Harry, e della sua migliore amica Ginny, i quali erano tornati insieme, e non perdevano un attimo senza stare l'una con l'altro, si separavano soltanto la sera, per andare ognuno nei rispettivi dormitori.

La professoressa McGranit, o meglio la nuova preside di Hogwarts, aveva deciso di far recuperare l'anno a tutte le persone che l'avevano perso, e cosi anche Ginny si trovava al settimo e ultimo anno di scuola, a frequentare le stesse lezioni del trio di amici...

I pensieri di Hermione, furono interotti dallo scontro con qualcosa di duro e caldo, quando alzò lo sguardo, si trovò a fissare due occhi del colore del mare in tempesta, di un profondo grigio scuro, con venature di blu, senza rendersene conto si era appoggiata con le mani al petto di Draco Malfoy, si ritirò subito, continuando a fissare quegli occhi, che sembrava l'avessero incantata.
«Che c'è mezzosangue? Perché continui a fissarmi?»chiese il purosangue con la solita voce arrogante, per fortuna Hermione si era ripresa da quello sguardo, e con un certo grado di irritazione nella voce, rispose: «guardo quanto è ridicola la tua stupida faccia da furetto, Malfoy».
«No-n o-sa-re chia-ma-rmi fu-ret-to» ringhiò il biondo tra i denti.
«Non osare chiamarmi mezzosangue» rispose impassibile la mora.
In risposta Draco fece qualcosa che per qualche secondo lasciò Hermione sconcertata, le si avvicinò, le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con un sussuro di voce, quasi dolce, disse:«la differenza è questa sangue sporco, al contrario del tuo il mio sangue è puro»e con queste ultime parole, senza dare a Hermione il tempo di rispondere, il biondo se ne andò.

Ti amo con l'anima (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora