Erano tornati a Hogwarts la sera sul tardi, Hermione era ancora sconvolta dopo la rivelazione che gli aveva fatto la sua migliore amica, dopo che lei gli aveva confessato di provare dei sentimenti per Blaise Zabini, Serpeverde e amico di Malfoy, ma alla fine l'aveva accettato, in fondo lei era la prima a dire che l'amore vince su tutto, quindi se quello tra Ginny Weasley e il Serpeverde era amore vero, chi era lei per impedire che avesse un lieto fine?
Venedì passò in fretta, la mattina Hermione era scesa a fare colazione con i suoi amici,a questi si escludeva Ron con il quale le cose andavano di peggio in peggio, dopo la loro ultima litigata, ancora non si parlavano, e la cosa che più faceva male alla Grifondoro era sapere che Ronald non faceva niente per mettere le cose apposto, alla fine è solo colpa sua se ci troviamo in questa situazione, pensava la mora mentre si dirigeva in Sala Grande. A un tratto si accorse che il chiacchiericcio che la circondava fino a poco fa era passato e ora regnava il silenzio. Non ebbe neanche il bisogno di alzare lo sguardo per capire cosa fosse successo, quella routine ormai si ripeteva tutti i giorni d quando era iniziato il nuovo anno scolastico. Le sue teorie furono confermate quando nella sala entrarono Theodore Nott, alto circa un metro e settantacinque , il suo fisico non si poteva definire muscoloso ma attraeva molte ragazze, aveva gli occhi color cioccolato e i capelli neri, al suo fianco Blaise Zabini, anche lui aveva una bellezza a sé era un ragazzo alto, con un fisico atletico, aveva i lineamenti marcati con gli zigomi pronunciati. I capelli scuri, invece, facevano da contrasto con i suoi bellissimi occhi blu. TRA i due ragazzi, si trovava Draco Lucius Malfoy, tutta la fauna femminile di Hogwarts gli andava dietro ma lui era irraggiungibile, era il solito:donnaiolo, bastardo, vanitoso, orgoglioso e altezzoso. Entrò nella sala con la sua solita eleganza, tutti gli occhi delle ragazze si puntarono su di lui, tutti tranne due paia di occhi, quelli di Hermione Jane Granger. Draco Malfoy, era forse il ragazzo più bello di tutto il castello era un ragazzo alto sul metro e ottanta e con un fisico che all'apparenza poteva sembrare smilzo, ma che era muscoloso e asciutto grazie agli alle allenamenti di quidditch. La pelle era diafana quasi come fosse scolpita nella roccia, e i suoi capelli, sembravano fili dorati e alcune ciocche gli coprivano gli occhi di ghiaccio.. Come nulla fosse, i tre presero posto al loro tavolo. Hermione, si chiese come mai ogni volta che loro entravano tutti abbassavano lo sguardo, si ricordò che una volta aveva sentito Millicent Bulstrode definirli i traditori, in quanto durante la guerra magica avevano scelto di allearsi dalla parte del bene smettendo cosi di essere seguaci di Voldemort.
" Herm, Gin, dobbiamo andare la prima ora abbiamo pozioni " disse il suo migliore amico mentre si alzava dal tavolo imitato da Hermione e Ginny e si incamminarono versoi sotterranei. Arrivati a destinazione, i tre notarono che l'aula era ancora chiusa, cosi aspettarono nel corridoio Harry si sedette sul pavimento, Ginny e Hermione, invece poggiarono le spalle contro la parete. Restarono per qualche minuto in silenzio poi il bambino sopravvissuto parlò
" Si può sapere che avete oggi? " chiese.
" Come? " domandò a sua volta Ginny.
" Su Gin non prendetemi in giro e da oggi che non dite niente. In Sala Grande non avete aperto bocca. Posso capire Hermione che ha litigato con Ron, ma tu Ginny cos'hai? "
La rossa lo guardò ma non rispose. Hermione si trovò a maledire il momento in cui Ginny gli aveva confidato di vedersi con Zabini, per fortuna quel momento imbarazzante, fu interrotto da una voce maschile, forte, decisa e sicura di sé.
" Sfregiato, Weasley femmina... Granger "disse amaro Draco Malfoy addolcendo la voce soltanto quando pronunciò l'ultimo nome.
" Dove avete lasciato Weasley maschio? "notando che il quarto componente del gruppo di Potter mancava.
" E a te che importa, Malferret? "gli domandò Harry Potter .
" Potter, neanche ti immagini quante sono le cose che m'importano " rispose lanciando una breve occhiata ad Hermione come a sottolineare che una di quelle cose era lei. " Ho i miei dubbi "disse il bambino sopravvissuto, Malfoy stava per ribattere quando la porta dell'aula venne aperta e uscì il professor Lumacorno dicendo ai presenti di entrare e prendere posto. In quello stesso momento, entrò Ron che senza salutare Hermione si sedette vicino a Harry. Le due ore di lezione passarono molto velocemente, e quando la campanella del cambio dell'ora suono Hermione Granger fu la prima ad alzarsi e salutando Ginny uscì dall'aula dirigendosi verso la lezione di antiche rune. Si trovava a metà corridoio quando senti una presa ferrea stringersi sul suo avambraccio, e l'attimo dopo si trovo bloccata con le spalle contro una parete, mentre davanti a lei c'era Malfoy. Il suo respiro iniziò ad aumentare, e il suo cuore perse alcuni battiti prima di ricominciare il suo ritmo naturale.
" Granger, rilassati... "gli sussurro questo all'orecchio. Proprio come in infermeria la giovane Grifondoro si ritrovò ferita dallo strano comportamento del ragazzo. Era una cosa stupida e lei lo sapeva bene ma ogni volta che lui si comportava in quel modo lei ci rimaneva male. Ma questa volta non se ne sarebbe scappata come una bambina piangendo, quel giorno al lago si era fatta una promessa e lei aveva intenzione di mantenerla
" Che vuoi Malfoy? "chiese con tono deciso.
" In realtà niente, avevo solo voglia di vederti "rispose lui.
" Mi stai prendendo in giro Malferret? Prima mi fai prendere un colpo e poi mi prendi anche in giro? "
" Pensala come vuoi... " rispose iniziando a dare dei leggeri baci sul collo della ragazza. Quest'ultima lo allontanò dandoli una spinta con le mani.
" Sta lontano da me o ti schianto " disse iniziando a prendere la bacchetta dalla tasca della divisa. " Non ho nessuna intenzione di stare lontano da te " rispose lui riavvicinandosi a lei.
"Bene, perché io ho tutte le intenzioni di questo mondo di schiantarti " ma prima che lei potesse anche solo alzare la bacchetta lei le aveva bloccato i polsi nella stessa presa ferrea di poco prima.
" Ho capito, oggi si un po' nervosa. Io avrei un modo tutto mio per farti calmare ma dato che tu non vuoi collaborare...ti saluto " e dopo averle liberato i polsi fece per andarsene ma poi si ricordò i una cosa che li aveva detto Blaise, e con il suo solito ghigno disse " ci vediamo domani sera alla festa, Granger " e poi se ne andò.Ci vediamo domani sera alla festa, Granger . Ci vediamo domani sera alla festa, Granger. No, no, no, Ginny me lo avrebbe detto se ci fossero stati anche i Serpeverde. Pensò Hermione e quando la sera tornò nella Sala Comune dei Grifondoro la prima cosa che fece fu quella di salire nella stanza che divideva con l'amica, aprire la porta e puntare gli occhi su quelli di Ginny Weasley che intanto era sul suo letto intenta a fare un riposino.
" GINNY! "urlò Hermione piombandosi sul letto dell'amica, e in quel momento quest'ultima si chiese cosa avesse fatto di male per ricevere quel trattamento.Ciao ragazze, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo sarà quello della festa. In realtà ero convinta, che sarebbe stato questo il capitolo della festa, ma poi ho deciso di scrivere un capitolo in più. Comunque, vi volevo avvertire che ho iniziato una nuova dramione, si chiama" Ogni scommessa, ha le sue conseguenze" , se vi va dateli un occhiata. A parer mio è molto diversa rispetto a questa, è più complicata e i capitoli sono molto più lunghi, spero non vi dispiaccia. In più tratta diversi argomenti, tra cui un possibile ritorno di Voldemort.
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Ti amo con l'anima (Dramione)
Random«Ti amo con l'anima...»disse«... Ti amo con l'anima, perché il cuore prima o poi si spezza e muore. Ti amo con l'anima, che non muore mai».