14.Capitolo

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14.Capitolo

Quando avrò 80 anni e sarò seduto sulla mia sedia a dondolo,starò leggendo Harry Potter.
La mia famiglia mi dirà
'Dopo tutto questo tempo?'
E io risponderò
'Sempre.'
Addio Alan. 14-01-2016❤️

Ginny e Blaise si trovavano nella stanza di quest'ultimo. Ginny era tra le braccia del Serpeverde, mentre lui le  accarezzava la spalla della Grifondoro, lasciando di tanto in tanto dei leggeri baci sulla sua testa.
«Ho paura» sussurrò Ginny, con voce timida, quasi debole.
A quelle parole la prima cosa che pensò il Serpeverde, fu che non voleva che lei avesse paura, non doveva averne.
Si era affezionato a lei dalla sera alla mattina, non sapeva nemmeno lui quale fosse il rapporto che gli legava.
Lei gli piaceva, ma non sapeva se ne era innamorato, infondo non era mai stato innamorato di nessuno.
Ma quando l'aveva vista la prima volta, quando lei gli aveva sorriso, quando erano stati a letto insieme, in quel preciso istante aveva sentito qualcosa muoversi nel suo stomaco.
Qualcosa a cui lui non sapeva ancora dare un nome.
Per anni era stato convinto che i Grifondoro non si dovessero neanche avvicinare ai Serpeverde, d'altronde  questo è l'ideale a cui tutte le persone all'interno della sua casa erano state abbituate.
Ma forse, ora, qualcosa stava cambiando.
Lo poteva vedere da lui e Ginny.
O da Draco e la Granger.
Anche il biondo Serpeverde stava cambiando.
Si ricordava ancora le parole dell'amico, all'inizio di quell'anno scolastico.

«Ehi amico, hai già avvistato qualcuna da farti quest'anno?»
«Non saprei Blaise, un paio anche se non mi sembrano questo granché, e tu?»
«Sai forse ti sembrerà una pazzia, ma oggi ho intravisto la Granger in biblioteca, e be' è diventata una gran bella gnocca, ci vorrei fare un pensierin...»
«La Granger non si tocca».

Quel "la Granger non si tocca" gli era sembrato strano sin dall'inizio, anche se prima pensava che volesse solo scoparsela, ma poi gli aveva visti dietro quella statua, mentre si baciavano.
Sembravano cosi vicini in quel momento, quasi come se fossero in sintonia.
Draco era il suo migliore amico, si conoscevano da quando erano bambini, e anche se dura da ammettere e molto probabilmente se lo avesse sentito un altro Serpeverde lo avrebbe ucciso nel giro di qualche minuto, gli voleva bene, e aveva un fottuto terrore di quello che avrebbe potuto fare, non solo alla Granger, ma anche a se stesso.
«Cos'è che ti spaventa»chiese a Ginny, stringendola ancora più forte tra le sue braccia, e connettendo le loro labbra.
Ogni volta che la baciava, qualcosa si risvegliava dentro di lui.
Ma cosa?
«Ho paura di questo...»iniziò la Grifondoro-quando si staccarono-facendo segno verso loro due «...Ho paura di Harry, di mio fratello...di noi»ammise, fissando la parente davanti a se.
«Non devi avere paura, ci sono io con te»sussurrò il Serpeverde al suo orecchio, per poi lasciare un bacio umido.
In realtà, la rossa non aveva paura solo di questo.
Aveva paura di quello che sarebbe successo tra lei e Hermione adesso.
L'amica, gli aveva confessato di avere tradito suo fratello.
E con chi, poi?
Draco Malfoy.
La serpe peggiore di tutte.
Però, in questi giorni in cui non si erano parlati, aveva riflettuto.
Quando lei le aveva confessato di essersi innamorata di Blaise, perché si, alla fine anche e non glielo aveva detto, quello che provava lei nei confronti dal Serpeverde era amore, Hermione non l'aveva giudicata, le era stata vicino.
Lei invece no, aveva subito tratto conclusioni troppo affrettate, e ora si sentiva n colpa.
Se Hermione non voleva più stare con Ron, lei non poteva farci assolutamente niente.
Forse ora doveva andare a parlare con lei, a chiederle scusa per il modo in cui si era comportata.
Si alzò dal letto, mentre Blaise la guardava confuso.
«Devo parlare con Hermione»spiegò.
«Oh! Ti accompagno»mormorò il Serpeverde, seguendola fuori dalla camera.
-
Le loro labbra erano ancora incollate. Le loro lingue si muovevano insieme, ripercorrendo passo dopo passo, pensiero dopo pensiero, quella strana danza che aveva avuto inizio qualche settimana prima, quando Draco Malfoy, l'aveva baciata per la prima volta.
Nessuno dei due sembrava volersi staccare, come se lui fosse la parte mancante di lei. E lei la parte mancante di lui.
Sembravano un puzzle incompleto, ma che piano piano, stava ricomponendo i suoi pezzi.
Menta, tabacco e pioggia insieme.
Quel profumo la faceva impazzire.
Quel profumo la faceva realmente capire quanto il biondo Serpeverde fosse vicino a lei.
E in quel momento non desiderava un contatto maggiore.
Solo loro due.
Solo le loro labbra unite, e le loro lingue incatenate.
Solo Hermione e Draco.
E non Granger e Malfoy.
Non mezzosangue e purosangue.
Quando il biondo diede fine al bacio, staccando lentamente le proprie labbra da quelle della ragazza, si sentì persa.
Anche Draco, si sentiva vuoto.
Più guardava la Grifondoro, più guardava i suoi occhi, e più si sentiva strano.
Cosa cazzo mi stai facendo, Granger? pensò
«Cosa mi stai facendo?»chiese dopo, a voce alta, poggiando una mano sulla guancia della ragazza, e puntando i suoi occhi color ghiaccio in quegli dorati di lei.
«Cosa?»domandò la Grifondoro, confusa.
«Tu Granger, tu mi stai facendo impazzire»borbottò lui in risposta, lanciandole un bacio leggero sulla guancia.
Un bacio che fece rabbrividire la Grifondoro.
«Hai uno strano effetto su di me»continuò, e le diede un altro bacio sull'altra guancia.
«Sei come una droga».
Un bacio sulla fronte.
«La mia droga».
Un bacio sulle labbra.

Tu Granger, tu mi stai facendo impazzire. Hai uno strano effetto su di me. Sei come una droga. La mia droga.

Hermione ripercorse con la mente le parole uscite dalla bocca del Serpeverde.
La mia droga,
Aveva detto mia, per la seconda volta in quella sera.
E in quel momento, lei si sentiva effettivamente sua.
Sua, anche con un semplice bacio.

Ti amo con l'anima (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora