Cina, 16.12.2021
Mano sinistra appoggiata su uno stipite della porta anch'essa bianca mentre l'altra bussava. Due colpi e come si aspettava questa si aprì senza lasciarla a lungo imbambolata lì davanti. Non si creò nessun imbarazzo per questo, neanche quando questa volta l'uomo le si presentò a petto nudo e asciugamano alla vita ad aprirle. Tutt'altro, era ciò che sperava: coglierlo di sorpresa. Ma sembrava quasi che la sorpresa la stesse preparando lui per lei. Dai piedi piatti e nudi accarezzò con gli occhi anche le gambe, saltando fra le linee degli addominali scolpiti per raggiungere le spalle ❝ E' ancora valido quell'invito a cena? ❞ domandò lei finendo con l'inciampare dentro i suoi occhi chiari. L'agente inclinò il capo verso la spalla destra con un sorriso beffardo e i capelli biondo cenere a grondare acqua sul viso. « Finisco di asciugarmi, vestirmi, e sono tutto tuo. Accomodati. », rispose l'altro. ❝ Sicuro sia una buona idea? ❞, scoppiarono a ridere insieme ma l'uomo si fece ugualmente da parte per invitarla ad entrare nella propria stanza. « Buona direi di no, ma sia mai ci ripensassi. Preferirei saperti ad attendere qui e scendere insieme. » ❝ Va bene, farò la brava. ❞ e si andò a sedere su un angolo del letto con le gambe accavallate l'una sull'altra mentre sollevava il mento per ricambiare l'occhiata maliziosa. L'abito scoprì parte della coscia ritirandosi di poco verso il bacino e l'americano fu tentato a posare lì lo sguardo. ❝ Per ora. ❞. Ma di una grande forza di volontà era dotato tanto che invece di saltarle addosso - ma osservandola bene - se ne andò sfilandole davanti, e tornò in bagno per prepararsi. « Tu però continua a farti sentire. Come sta la ragazzina? », era chiaro che dovesse farlo per dargli la certezza di essere ancora lì e non di essersela svignata come al solito solo per il gusto di sentirlo penare poi nella riconquista della sua attenzione. Era anche conscio che la donna fosse lì in attesa anche di qualche scusa per la mancanza di rispetto avuta nei suoi confronti la sera prima, in cui aveva avvertito la propria autorità minacciata, messa in dubbio, e per quell'occasione aveva pensato e ripensato ad un nuovo discorso che presto le avrebbe rivolto, cosa che non sarebbe più riuscito a fare se non in quella volta. Lei lo seguì con lo sguardo finchè non sparì dietro una porta lasciata socchiusa. ❝ Quella ragazzina ha un nome, sai? ❞, disse sporgendosi un poco per sbirciare ove si era nascosto. « Sarebbe...? » rispose l'altro. Era la prima volta che si mostrava interessato a qualcun altro oltre che loro due, il primo segno di rimorso. ❝ Leela ❞, infierí.
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𝐇𝐄𝐋𝐋 𝐎𝐅 𝐀 𝐋𝐈𝐅𝐄.
Mystery / ThrillerCriniera dorata, grandi occhi agghiaccianti, labbra carnose rosse in netto contrasto con la fredda pelle bianca. Ha tutte le sembianze di un angelo governato dal Caos, Sarah Evelyn Callahan. Ha una lingua tagliente, uno sguardo profondo e penetrante...