Criniera dorata, grandi occhi agghiaccianti, labbra carnose rosse in netto contrasto con la fredda pelle bianca. Ha tutte le sembianze di un angelo governato dal Caos, Sarah Evelyn Callahan. Ha una lingua tagliente, uno sguardo profondo e penetrante...
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Cina, 16.12.2021
« Questi spaghetti di soia sono fantastici! Assaggiali. » bofonchiò l'uomo arrotolando degli spaghetti intorno alle bacchette di legno da sollevare. « Apri la bocca... » da tempo sognava di dirglielo, a bassa voce. Sarah rise prima di schiudere le labbra. « Brava, così. », imponendosi di rimanere seria la donna allungò la lingua per accompagnare i fili di pasta all'interno della propria cavità orale. Le labbra si richiusero per l'assaggio, ma non potè ritrarsi subito per via della mano maschile che da sotto il mento arrivò ad afferrarle saldamente la mandibola per trattenerla. « Ingoia... tutto. Poi dimmi che sapore ha. » questa volta scoppiò a ridere con lei, l'ambiguità delle sue parole era voluta e riconosciuta da entrambi. Era un loro gioco. Trovavano eccitante fottersi le menti prima ancora di portarsi all'atto fisico. Sarah riuscì in qualche modo a masticare e mandare giù il boccone. ❝ Sei terribile... ❞ « Però ti piace, non è così? » ❝ Si ❞. Occhi negli occhi si studiarono. La tensione crebbe come il calore che rese più intenso il profumo che la bionda aveva applicato nei punti strategici; tra questi anche il collo e la zona dietro i lobi delle orecchie che sprigionarono intorno a lei note di fiori di ciliegio. La punta della lingua poi fece capolino per ripulirle le labbra. ❝ Mi piace, la pasta ❞, affermò lei guardandolo da sotto le ciglia. « La pasta, eh? ». La giovane si strinse nelle spalle. « I signori desiderano altro? » domandò il cameriere appena sopraggiunto. I due si allontanarono e Sarah fece per pronunciarsi ma Bancroft l'anticipò, parlando anche per lei. « No, grazie. », si beccò un'occhiataccia della sua dama che invece qualcosa in più l'avrebbe gradita. E che qualcuno parlasse per lei non le piaceva mica. « Il dolce preferisco prenderlo in camera. » concluse guardando ora l'altra; Sarah ne concluse che il dessert... era lei.
