3.

488 24 2
                                    


𝑴𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓𝒂𝒓𝒆.

E' mattina e sento la sveglia suonare, la luce del sole mi arriva agli occhi e un brivido di freddo si fa strada lungo il mio corpo.

Sento la sveglia fermarsi, e un rumore che proviene dal letto vicino,è Serena che si sta alzando.

E' il mio primo risveglio in questa casetta e mi ci devo ancora abituare.
Serena si alza e lentamente va al bagno mentre io dormo ancora.

Dopo un pò sento ancora la sveglia suonare nelle orecchie, questa volta è la mia.
L'ho messa ieri sera cosí che la mattina seguente svegliandomi presto non facevo ritardo e potevo prepararmi cosí se magari la maestra Celentano potesse chiedermi di mostrarle qualcosa quando andrò da lei a dirle di voler lavorare con essa sarò pronta.
Si, ieri sera ho ragionato e alla fine penso che la Maestra Celentano rientri più nei miei canoni di danza rispetto a Todaro.

Perchè intronde io ballo da sempre danza classica e questo voglio continuare a fare, certo sono qui anche qui per provare cose nuove e altri stili.

Comunque,sentendo la sveglia suonare la spensi e mi alzai subito.
Presi le mie cose e andai in bagno per aggiustarmi, lavarmi i denti,vestirmi,truccarmi semplicemente per non sembrare un mostro e spazzolandomi i capelli.

Oggi indosso una semplice tutta quasi aderente nera perchè di sotto ho il body nero e le calze.

La sera prima preparai il borsone, ci misi dentro la mia agenda per segnare le correzioni, tutto l'occorrente per poi farmi lo chignon, le scarpette e le punte.

Una volta pronta raggiunsi la cucina dove trovai Luigi, Alex, Luca, Serena,Nicol e Mirko. Mirko l ho conosciuto ieri sera, un ragazzo d'oro insieme a Matt.

<<Buongiorno>> affermai entranando e appoggiandomi al bancone della cucina.
<<Buongiorno>> risposero.

Carola, allieva della Celentano aveva lezione con lei verso le 8, quindi chiesi a Maria se verso quell'ora avrei potuto parlare con la maestra.
Alle 8:45 avrei potuto parlare con la Celentano e io già pronta accompagnai Carola agli studi.

Guardai la mia amica entrare e io iniziai a farmi lo chignon davanti allo specchio con le gambe aperte a spaccata contro il muro per iniziare a riscaldarmi.

In quel preciso momento sentii la porta aprirsi e vidi un immagine di un ragazzo.
Alzai lo sgardo e vidi Christian che mi salutò.
Io ricambiai il saluto e poi lui mi chiese
<<Quindi? Con chi hai deciso di lavorare?>>

<<Con la Celentano, alle 8:45 le dirò di voler essere sua allieva e ora mi sto preparando per bene per far bella figura.>>
Lui sorrise a queste parole.

<<E tu? Che ci fai qui?>>
<<Tra poco ho lezione con Raimondo, finisco alle 9:30>> ci fu un pò di silenzio.

<<Allora...come ti trovi qua?>> cercò di aprire il discorso.
<<Bho bene per ora>> risposi.

Continuammo a parlare fino a quando entrambi entrammo ognuno nella sala dove ci aspettavano i nostri professori.

<<Salve>> salutai la maestra.
<<Ciao Carlotta, volevi parlarmi?>>

<<Si. Inanzi tutto volevo ringraziarla per i complimenti che mi ha fatto in puntata. Io ho riflettuto e ho deciso di voler lavorare con lei, anche perchè penso che più lei e il classico rientrano nei miei canoni di danza.
Ovviamente questo non vuol dire che io non voglia provare altre cose, assolutamente, perchè sono venuta qui per mettermi in gioco come ho già detto e provare cose nuove.
Ho deciso di far parte della sua squadra anche perchè la ammiro tanto, e sono sicura che non la deluderò>> finii di dire.

<<Allora Carlotta, sono felice che tu pensa questo. Brava, mi piaci, mi piace non solo la tua danza ma anche il tuo carattere. Ti ho dato il banco e sono felicissima di averti in squadra perchè mi piacerebbe un sacco lavorare con te anche perchè hai bellissime linee e molta eleganza>>
Le sorrisi.

<<Senti,visto che da ora sei una mia allieva ti piacerebbe farmi vedere un pò quello che sai fare?>>
<<Si,certo>> risposi.

Feci alcuni esercizi richiesti dalla maestra,non mi disse niente, non mi fece nessuna correzione e penso sia una cosa positiva.

<<Allora,sei molto brava, mi piace il tuo movimento, l'unica cosa che devi migliorare è l'espressività, dobbiamo lavorarci su questo, per il resto molto bene.>> mi sorrise e io ricambiai.

<<Per oggi va bene, casomai ci vediamo domani visto che da pomeriggio vengono fatte le prime assegnazioni, e lavoreremo sul pezzo>>
<<Ok,arrivederci maestra>> dissi
<<Ciao cara>>

Appena la maestra uscí saltellai di gioia per tutti i complimenti che mi aveva fatto.

Informata dalla produzione prendo le mie cose e vado in sala relax, mi preparo e mi diriggo verso la casetta.

Una volta tornata salutai i miei compagni e andai subito in camera mia per farmi una doccia fresca.

Mi lavai e mi misi una tuta.

Sentii Luigi chiamarmi, stavano decidendo i turni per le pulizie.

<<Ca tu con chi vorresti stare?>> mi chiese
<<Bho è uguale Lù>> dissi
<<Va bene con Mattia?>>
<<Si,certo>>

Poi disse:
<<Raga calcolando i miei schemi devono cucinare Nicol ed Alex>>
<<Ok,mo iniziamo>> disse Nicol

Dopo un pò mi distaccai un pò dal gruppo e uscí in giardino, in certi momenti ho bisogno di stare sola,e quindi vado in giardino e porto la mia sigaretta elettronica.

<<Ehy Ca, tutto ok?>> disse Tommaso aprendo la porta.
<<Si.>>
<<Sicura?>>
sospirai guardando il mio polso.

<<No,davvero è tutto ok,è solo che certe volte ho bisogno di pensare.>>
<<E ora a che pensi?>>
Risi al ricordo di una scena che mi torna in mente in quell'istante.
Il ragazzo affianco a me mi guardò stupito e io dissi
<<Penso a quando Luca è caduto in cucina>>

Tommanso mi guardò e sorrise, poi si alzò e mi porse una mano
<<Dai andiamo di là che ho fame.>>disse
Afferrai la sua mano e mi alzai sorridendo.

Il pranzo fu davvero tranquillo, io parlavo con Carola dell'incontro con la Celentano e quando finimmo di mangiare toccava a me e Mattia di lavare i piatti.

Eravamo indaffarati tutti e due a lavare le pentole, ero distratta fino a quando lui mi disse
<<Come ti trovi con gli altri?>>
<<Molto bene>> risposi
<<Mi trovo bene con tutti davvero, tutti molto gentili>>

Ci fu un attimo di silenzio.

<<E non c'è nessuno che ti interessa maggiormente?>> rimasi stupida da questa sua domanda e risposi con tono confuso
<<No?! Ceh per adesso no,poi vedremo, ma ora per la mia posizione in generale non so proprio come gestirla una relazione.>>

<<Di che anno sei?>> mi chiese
<<2004>>
<<Ah sembravi più piccola>> scherzò lui
<<Perchè dici cosí>> risposi con il suo stesso tono.
<<Per la mia altezza?>> dissi quasi cercando di tenergli il broncio.
<<Si, sei una nanetta>> disse ridendo
<<Che scemo>>
Ridendo e scherzando finimmo di pulire e io andai un pò in camera mia.

Mi stesi sul letto e ripensai alle parole della mia maestra:

"𝑑𝑒𝑣𝑖 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙'𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀"

Pensai sempre di più a questa frase e cosí presi la mia agenda. La scrissi e la riletti più volte.

"𝑑𝑒𝑣𝑖 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙'𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀"

Infondo tutto quello che volevo || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora