17

393 24 10
                                    

un mese dopo...

cheryl's pov
-"toni,non trovo l'interruttore" dissi mentre entravo in casa indietreggiando con le nostre labbra perennemente incollate.
-"non ho capito" mi disse.
-"ho detto che non trovo l'interruttore!" risi tra un bacio ed un altro.
era ormai un mese che andava tutto bene e finalmente potevo dire che stavamo insieme.
non so da cosa nasce,da quale giorno o da quale avvenimento.
è una cosa che si capisce e basta.
ed io speravo con tutta me stessa che per toni fosse lo stesso.
in questo mese erano successe troppe cose : Toni sembrava stare meglio,il mio lavoro andava a gonfie vele e mia madre...beh,non l'andavo più a "trovare".
Il tempo libero che avevo lo passavo alle feste di veronica,con toni e sempre con quest'ultima in giro per l'America.
avevamo visitato tantissimi posti e la mia macchina ne era stremata. Ma ero contenta.
per una volta nella vita ero estremamente felice e ciò non quadrava. C'era per forza un fine a tutto questo.

Era un sabato come gli altri,ed eravamo andate alle solite feste da migliaia di persone di Veronica.
questa sera ci eravamo divertite particolarmente,e vedevo una scintilla di allegria negli occhi della ragazza di fronte a me diversa dal solito.

chiuse la porta con il piede,mentre mi portava verso le scale.
camminavo all'indietro,e non so con quale memoria data la mia distrazione di quel momento,riuscì a fare tutti gli scalini senza mancarne uno.

mi portò fino alla camera da letto e la mia schiena aderì sul materasso.
mi sentì particolarmente ansiosa in quel momento.
mi sentivo desiderosa ma allo stesso tempo euforica.
in quei pochi momenti di fiato riuscì a riprendere ossigeno al cervello ed un battito cardiaco regolare.
non so perché avesse smesso di baciarmi e nemmeno perché continuasse a fissarmi,nonostante non vedessi molto dato il buio.
si avvicinò per poi mettersi a cavalcioni sulle mie gambe.
sentì,come sempre,quel nodo allo stomaco più forte delle altre volte,e prima di tornare a contatto con le sue labbra ingoiai a fatica mentre la vidi spostarsi i capelli da un lato e avvicinare il suo viso al mio.
in quel momento pensai che Dio fosse stato troppo buono per regalarmi una persona come lei.
pensai anche che non la meritassi o che fossi morta e mi trovassi già in paradiso.
è una cosa strana da dire dato che sarei andata sicuramente all'inferno.

sorrisi nel bacio mentre portò le sue mani al bordo della maglietta.
esitò per chiedermi conferma con i gesti,ma non riuscì a rispondere dato che le mie ultime cellule celebrali erano impegnate a pensare ad altro.
annuì leggermente e ad alzai,con difficoltà, di poco il busto per permetterle di sfilarla.
dopo averlo fatto porto le mani dietro la mia schiena,che mi fecero rabbrividire dato il contatto freddo-caldo del mio corpo gelido con le sue mani calde.
provò,con scarsi risultati,a sganciare il mio reggiseno di pizzo rosso,e quasi potei sentirla irritata.
-"non si sgancia ,diamine!" esclamò,mentre provò ancora a sganciarlo.
proprio mentre mi stavo per girare di schiena per facilitarle le azioni,la suoneria del suo telefono squillò.
avrei voluto uccidere qualsiasi persona esistente in quel momento. Ovviamente tutti tranne toni.
alzò il busto in verticale e prese il telefono che squillava nella tasca dei suoi jeans.
guardò il nome e quasi sbiancò.
-"scusa,devo rispondere" disse semplicemente,mentre si affrettò ad uscire dalla camera.
chi poteva essere a quell'ora di così importante da non poter rimandare la chiamata? e soprattutto non capivo il motivo dell'uscire dalla stanza.
era una cosa così privata da non poter esserne coinvolta?
tutti questi dubbi mi infastidirono notevolmente e rimisi irritata la maglia.
appoggiai la schiena contro lo schienale del mio letto a baldacchino rosso,mentre l'attesi in ricerca di risposte.

-"Cher,eccom-" disse entrando di fretta dalla porta mentre infilò il cellulare nella tasca posteriore,per poi interrompersi delusa dalla mia faccia e soprattutto la mia maglietta,che non era più per terra ma sul mio busto.
-"chi era?!" le chiesi mentre incrociai le braccia al petto.
-"mh...jughead"
-"e Jughead ti chiama alle tre di notte,Antoinette? non ti calcola nemmeno di giorno ...pensa di notte." la smentì.
-"non era nessuno di importante"
-"se hai interrotto una cosa così importante penso che per te lo era altrettanto, se non di più" l'ammutolì.
-"come pensavo." continuai,non ricevendo risposta.
-"devo arrabbiarmi,Antoinette?!" chiesi ,mentre mi sporsi verso il comodino per accedere la lampada.
quando la luce cupa illuminò la stanza, dovetti socchiudere gli occhi dato il buio pesto in cui stavo vivendo negli ultimi minuti .
-"no,Cher..." sospirò,sedendosi sulla sedia davanti al cassetto dei trucchi.
le porsi un sorriso falso per incitarla a darmi spiegazioni.
-"non so che dire. Ho già detto che non era nessuno d'importante"
-"ed io ti ho già risposto che tu hai interrotto,per rispondere a quella chiamata,una cosa di un determinato livello. Quindi vuoi ripetermi ancora questa frase ed andare avanti all'infinito o preferisci svuotare il sacco?"
-"non sono costretta a dirti chi era,sai?!"
ci rimasi male a quelle parole.
Lo ritrovavo anche ingiusto da un punto di vista.
mi irritatai ulteriormente e mi ricomposi raddrizzando la schiena.
-"per prima cosa ,sei la mia ragazza e mi farebbe piacere sapere chi frequenti. Non per un fatto di fiducia o meno,ma perché è giusto ,e se tu hai così tanti problemi nel dirlo significa che è qualcuno che non conosco e di cui ti preoccupi.
Seconda cosa ,mi dispiace che tu mi abbia fraintesa. Nella vita ci sono cose 'più importanti' e 'meno importanti'.
La mia ragazza ha interrotto una cosa 'più importante',e la mia richiesta è sapere il perché tu abbia interrotto ciò,non chi." spiegai,mentre lei teneva lo sguardo basso.
-"è vero,ma la mia ragazza dovrebbe anche fidarsi quando le dico che non era nulla di importante." mi rispose dopo attimi di silenzio.
-"toni,mi stai prendendo in giro?!" le chiesi sorridendo sarcasticamente.
sbuffò mentre alzò gli occhi verso il mio viso.
-"ti ho fatto un discorso lunghissimo su questa frase di merda e te ne esci con questa fras-"
-"Cheryl,io ti amo" mi interruppe.
-"come scusa?"
-"ho detto che ti amo,e non potrei mai fare qualcosa di sbagliato nei tuoi confronti" disse ad alta voce,penso con l'ultima goccia di coraggio rimasta dentro il suo sangue,mentre si alzò e si diresse verso di me.
non sapevo esattamente cosa dire.
non stavo neanche capendo cosa stesse succedendo.
guardavo solo ammaliata toni che avvicinò il suo viso al mio lasciandomi un altro lungo bacio che nonostante fui arrabbiata non potei non ricambiare.

sapevo che mi stava nascondendo qualcosa ,sapevo che lo avrei dovuto scoprire da sola e sapevo anche che sarebbe successo un putiferio quando sarebbe accaduto.
Ma non mi interessava. Mi aveva detto che mia amava.
anche io l'amavo.

Non era quel tipo di "amore" che provavo per mio fratello,per Veronica,per Betty o addirittura Hanna.
era l'amore.
In quel momento avevo raggiunto il mio obbiettivo che sognavo da tutta la mia vita, e che bramavo con tutta me stessa : essere amata.
Essere disprezzata per una vita intera per poi ritrovarsi ad essere ricambiata dalla persona di cui non potresti fare a meno è forse la sensazione più bella che una persona potrebbe provare.
Posso vantarmi dicendo che io l'ho appena provato?

quando il tempo del bacio fu costretto a scadere dato l'ossigeno insufficente,ci guardammo negli occhi.

non sapevo come dirlo. Ero l'ultima persona sulla faccia della terra che ti avrebbe fatto un complimento o ti avrebbe detto qualcosa di smielato.
sarei stata l'ultima persona che ti avrebbe dato un abbraccio appena sveglia,quando la mia rabbia repressa fuoriusciva da tutti i pori.
sarei stata l'ultima persona a darti un bacio per prima,aspettando sempre il tuo primo passo.
Sarei stata l'ultima persona a fare tutto ciò con tutti,tranne con la ragazza rosa davanti a me.
Ero stata io a darle il primo bacio. Ero proprio io a farle sempre mille complimenti ogni secondo della giornata ed ero la prima a darle un abbraccio di prima mattina al Pop's.

Era sconvolgente come una persona potesse cambiarti da un giorno ad un altro.
Riconoscevo che fossi diversa con toni.
Ero vulnerabile e con lei ero tutta un'altra persona.
Era come se fosse entrata dentro il mio cuore ,camminando per un lungo tunnel,ignorando tutte le porte fino all'ultima,con scritto "non entrare".
senza neanche bussare è entrata ugualmente,cogliendo il buono di me che nemmeno io sapevo di avere.

Toni mi ha migliorata e mi ha resa viva per la prima volta nella mia vita.
Mi ha fatto capire che tutti abbiamo una parte buona dentro di noi,ma che i più fragili tendono a nascondere con la forza,con una corazza.
Antoinette era il mio paradiso,e sarei stata disposta a diventare cristiana andando tutti i giorni in chiesa al costo di rivederla con le sue splendide ali bianche,sdraiata su una morbida nuvola candida nel cielo.
abbracciarla e darle un bacio come riconoscimento.
E,in un certo senso, lo stavo facendo.
Io lo sapevo.
Sapevo che Toni Topaz era il mio angelo.

-"ti amo,Toni." risposi subito dopo,con uno sguardo serio e senza troppi timori o rimorsi.
-"ti amo. Davvero" continuai,guardando il suo sguardo perso nel vuoto mentre sorrideva.
le diedi un altro bacio per poi abbracciarla saldamente, trascinandola con me sdraiandoci sul letto,mentre qualche raggio di luna passava dalle fessure delle persiane e rifletteva sui suoi capelli vanigliati.
questa situazione poteva essere paragonata a quella sulla nuvola in paradiso?


nota autrice
capitolo corto dal momento che questa parte è una delle più importanti e merita un capitolo apposito
Ma cosa starà mai nascondendo la nostra Toni?🙂
Questa settimana non sono stata bene emotivamente,quindi mi è venuto difficile scrivere o fare qualsiasi altra cosa di mio gradimento :)
Grazie a tutti coloro che stanno leggendo la storia per rendermi un minimo più felice ed apprezzata per ciò che faccio. Love u<33

𝘉𝘪𝘯𝘢𝘳𝘺 7 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora