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Cheryl's pov
era finalmente domenica,ed avevo invitato i miei ex amici del liceo per un pranzo a casa mia.
il giorno precedente avevo chiesto a Toni di invitare jughead,perchè ci sarebbe stato anche Archie.
ma in realtà non era così.
volevo soltanto che non faticasse troppo nel venire a piedi.
avrebbe avuto un passaggio per l'andata e per il ritorno.
mi sentivo così...stupida a preoccuparmi così tanto di lei.
anche lei lo faceva,non lo metto di certo in dubbio,ma era innamorata di un'altra persona.
in realtà camuffava il tutto con l'affetto.
ma perché mai dovresti provare così tanto affetto per una persona?
Era passato un mese da quando ci eravamo conosciute.
ci incontravamo sempre sulla stessa panchina,alla stessa ora ,alla metro.
per puro caso.
e quando succede due,tre,quattro,cinque volte ci fai l'abitudine.
e non posso dire che questa abitudine non fosse estremamente piacevole.
parlavamo mezz'ora sulla metro,ma a me sembrava che passassero anni.
più che altro il tempo a disposizione era davvero ristretto,quindi mi limitavo a fantasticare con il cervello che in realtà ci fossimo incontrare per ore.
non mi bastava vederla soltanto sulla metro,così ultimamente la invitai sempre più spesso a casa mia,la sera.
è spesso vuota e desolata,e se non per qualche amica o veronica che vengono per invitarmi a qualche festa di lusso,sono sempre da sola.
ho incominciato a non pensare più a questo senso di solitudine soltanto quando è entrata toni nella mia vita.
aveva quel sorriso abbagliante,un viso con poco trucco e dei capelli non del tutto ordinati,molto spesso raccolti.
aveva uno stile molto semplice. Il viola ed il nero era tutto ciò che utilizzava.
raramente utilizzava altri colori. Ma la sua semplicità mi piaceva.
mi piaceva anche la sua risata,anche se quando ride la prendo spesso in giro.
mi piacciono,fin troppo,i suoi occhi,così grandi che mi ci potrei perdere dentro.
mi piace il suo cuore,che mostra soltanto alle persone che ritiene importanti, e di cui io appertengo.
mi piace il suo carattere,così buona e paziente.
mi piace il suo profumo ed i suoi capelli rosa che sanno di vaniglia.
mi piace la sua stanza,di quel blu scuro che ti fa sembrare di essere dentro una galassia.
mille stelle attorno a noi ma guarderei soltanto quella più luminosa. Toni.
Tutto questo è per dire che mi piace Toni in generale ,e l'ho accettato da pochi giorni.
prima era più una fase di sicurezza.
ha cominciato a piacermi dalla volta di Betty.
dopo che mi ha fatto vedere la sua stanza,siamo scese in cucina,e vederla abbracciata a lei mi ha dato un senso di nausea che non riuscivo a reprimere.
mi stava facendo troppo male.
mi sentivo troppo bene quando ero con lei e mi sentivo una merda quando invece non lo ero.
pensavo che anche a lei piacessi.
da come si comportava sembrava proprio così. Ma credo che lei non sappia cosa sia l'amore. In realtà penso che lo odi.
In chat mi ha raccontato come si sentiva,ma non aveva ancora capito che era la reazione chimica che ti provoca l'amore. Quel senso di astinenza che ti fa impazzire.
era questo che provavo con lei,e non a caso ci vedevamo quasi tutti i giorni.
Non a caso,infatti,mi svegliavo con il sorriso alle sei di mattina soltanto per vederla a lavoro.
Mi siedo ad un tavolo mentre faccio colazione,e la osservo da lontano.
non le stacco gli occhi di dosso,e lei sembra non accorgersene.
è straziante sapere che non prova questo per me.
perché non credo che riuscirò mai ad accettarlo.
continuerò a farglielo capire in qualche modo,sperando che alla fine me lo chieda e possa rivelarglielo.

"penso che tu sappia che sono Toni Topaz,quindi è inutile che te lo dica.
ad ogni modo,se non rispondo,è perché sono impegnata.
lasciate un messaggio in segreteria"

avevo provato a chiamarla più volte quella mattina,ma ogni volta non rispondeva.
volevo chiederle se le sarebbe piaciuto passare da me un po' prima,così che avremmo passato del tempo in più insieme.

"ei toni,sono Cher,volevo chiederti se ti andasse di venire da me prima del previsto,così che passiamo del tempo insieme."

le lasciai in messaggio come aveva precedentemente chiesto.
non sapevo se lo avrebbe mai ascoltato. Molto probabilmente era andata a fare una visita d'urgenza.
però mi sembrava strano. Sapeva che per ogni urgenza l'avrei aiutata io.
sbuffai. già mi sentivo male.
ero davvero stanca,e soltanto quando non c'era lei ricordavo di tutti i miei problemi.
l'ho già detto. È tale e quale ad una droga.

𝘉𝘪𝘯𝘢𝘳𝘺 7 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora