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⚠️menzione autolesionismo⚠️

Cheryl's pov
-"Lodge,a cosa devo il piacere di questa chiamata?" chiesi accettando la chiamata di Veronica.
questi giorni era piuttosto morbosa nei miei confronti. Forse più del solito.
-"Buongiorno anche te,signorina!"
-"oh,scusami. Non pensavo che ci fosse il bisogno del 'buongiorno' alle due del pomeriggio." osservai sarcastica.
-"ti sei svegliata adesso,non è così?".
purtroppo aveva ragione.
le avevo dato,in questi anni,l'opportunità di conoscere il mio carattere a 360 gradi.
sapeva che la mattina ero più scontrosa del solito.
-"da cosa lo intuisci?!" chiesi dopo essermi schiarita la voce.
-"ma non sei andata a lavoro oggi?" rise.
ciò che non sapeva ne lei ne toni era che il sabato e la domenica non andavo a Greendale.
Se non andava toni non andavo nemmeno io.
La metro stava diventando sempre di più una scusa per vedersi,ed in questi tre giorni avevo evitato di andarci.
Non volevo vederla.
era sabato,ed era il quarto giorno di "disintossicazione".
sospirai. Ero ancora molto arrabbiata.
-"no Veronica,tu? perché mi stai disturbando dal mio 'sonnellino' ?"
-"volevo chiederti una cosa,Cherry" già sapevo cosa avrebbe voluto chiedermi,ma le lasciai la soddisfazione di dirmelo.
-"domenica,ore 23:00,Greendale,festa tra amici stretti...ci sei??" chiese speranzosa.
lasciai la linea del telefono silenziosa per alcuni istanti.
non volevo andarci senza Toni,e da come era finita la scorsa volta,sarebbe stato meglio evitare.
-"lo sai che non sto bene." risposi freddamente,dopo attimi di silenzio.
-"te lo sto chiedendo apposta,in realtà.."
-" Ronnie,ti ringrazio,ma preferirei se ci vedessimo un altro giorno" rifiutai schietta.
-"nessuno problema Blossom,torno alle scartoffie" rise.
-"ciao ronnie!" attaccai.
sospirai.
ero più stanca del solito eppure dormivo più degli altri giorni.
non facevo nulla ed ero sempre stanca.
mi sentivo davvero male,ma neanche Antoinette Topaz avrebbe potuto portarmi via il mio orgoglio.
mi alzai a fatica dal letto ed andai in cucina.
mi spaventai alla presenza di Hanna.
mi ero dimenticata che il sabato e la domenica erano i suoi giorni lavorativi.
-"Buongiorno Hanna."
-"a lei signorina Blossom. Nottataccia?" mi chiese,riferendosi alle mie perse abitudini mattiniere.
-"giornatacce,per meglio dire" mi sedetti sullo sgabello.
nel mentre il caffè fuoriusciva dalla moka ed un prezioso muffin al cioccolato con le ciliegie lo accompagnava.
era il mio dolce preferito,e prepararli con toni fu stato molto divertente.
era possibile che pensavo sempre a lei,diamine?!
mi alzai di fretta e posai non delicatamente la tazza del lavandino.
-"signorina Blossom,tutto bene?"
-" benissimo Hanna. Non preoccuparti." sviai argomento,salendo le scale due scalini per volta.
aprile era quasi concluso,ma quest'anno il caldo sembrava ancora una gioia lontana.
Gli alberi erano ancora spogli,le giornate erano grigie e c'era quella perenne aria fredda a congelarti le guance.
amavo quando toni le scaldava poggiandoci delicatamente le sue mani sempre calde dopo il viaggio in metro.
sospirai.
ero chiaramente fottuta.

Toni's pov
-"ma non mi dire!!" risi.
eravamo nel mio soggiorno e Sally mi stava raccontando una delle sue tante avventure del liceo.
non era di Riverdale. Abitava lontano da qui,ma è stato costretto a trasferirsi da due anni per lavoro.
non va molto bene la sua vita : lo hanno abbandonato tutti e si ritrova ad essere una persona solitaria altamente sensibile.
era possibile che qualcuno potesse essere proprio come me?
mi sentivo fin troppo compatibile con lui.
eravamo uguali.
-"te lo giuro!! mi hanno sospeso dopo..." rise.
-"te lo sei meritato,fidati"
-"lo so,lo so" sospirò.
calò un silenzio imbarazzante dove soltanto lo scoppiettio delle legna ardenti dentro il camino ci avvolgeva.
-"quindi ancora nulla?" mi chiese di punto in bianco.
sapevo a cosa si riferisse,e lo odiai per avermelo fatto ricordare.
-"no. Tra l'altro oggi una nostra amica mi aveva invitata ad una festa a Greendale. Sicuramente lei ci andrà" risposi malinconica.
-"posso sapere perché hai così poca fiducia in lei? sono sicuro che anche lei si starà disperando in qualche angolino della casa"
ci pensai su.
io amavo Cheryl. Perché non riuscivo a fidarmi di lei?
in realtà per molte altre cose mi fidavo. Le dicevo tutto ciò che mi succedeva e mi sentivo sicura quando ero in sua compagnia.
ma non avevo fiducia nei suoi sentimenti.
non penso che sia una cosa dovuta alla sua persona,ma bensì agli scheletri del mio passato.
sono ancora lì,che gironzolano per la stanza buia,a spaventarmi appena trovano il momento di debolezza.
sospirai.
cosa avrei dovuto rispondere? conoscevo Sally da un giorno,non volevo raccontargli tutta la mia vita.
-"non lo so...penso soltanto che se lei stesse così male non la lascerei così" risposi.
-"e perché allora la stai lasciando così?"
-"perché sono convinta che lei in questo momento stia bene." conclusi.
era vero. Ma non tutto.
era davvero così brutto essere così insicuri?
erano le nove di sera di sabato,ed abitualmente a quest'ora uscivo per andare da Cheryl,che era appena tornata da lavoro.
chissà se quest'oggi fosse andato tutto bene?
volevo chiederglielo. Mi interessava sul serio.
-"bene Sally,io vado a dormire" lo incitai ad uscire di casa.
-"oh,si certo" si diresse verso la porta.
-"grazie per la compagnia" sorrisi.
-"grazie a te Toni,buona notte!!"
chiusi la porta di casa dopo un cenno con la mano.
Fangs era da Kevin,Jughead era da Betty ma io non ero da Cheryl.
fa ridere,non è vero?
mi sdraiai sul mio letto dopo aver dato numerosi pugni sulla porta.
ero convinta di aver macchiato le lenzuola con il sangue fresco delle ferite.
perché ero così altamente sensibile?

𝘉𝘪𝘯𝘢𝘳𝘺 7 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora