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Cheryl's pov
-"ei" mi disse dopo aver aperto il portone di casa.
quella mattina,come le avevo detto precedentemente,sarei andata a darle una mano a pulire.
sapevo che jughead non lo avrebbe mai fatto,ed il suo istinto non poco egoista avrebbe fatto fare tutto il lavoro a toni.
non potevo permetterlo. Non nella sua situazione.
-"buongiorno!" esordì dopo alcuni secondi che passai a fissarla.
penso che si era appena svegliata.
aveva gli occhi ancora assonnati,delle occhiaie non ben visibili,i capelli raccolti ed una felpa molto larga viola seguita da pantaloncini neri che ero abituata a vedere.
si spostò al lato della porta per farmi entrare,e così feci.
-"è un bel casino qui" osservai.
-"jughead?"
-"è uscito questa mattina presto.
penso sia andato da Betty"
-"quindi sei sola?"
annuì.
dentro di me,anche se era una situazione triste,sorrisi.
per lo meno non dovevo preoccuparmi di baciare toni per paura che qualcuno ci potesse vedere.
in realtà ero ancora molto timida nei suoi confronti. Non volevo fare cose troppo affrettate ,oltretutto.
quindi mi trattenni.
-"incominciamo".

-

-"che ore sono?" chiesi.
-"quasi le due del pomeriggio" mi rispose.
era dalle undici di quella mattina che stavamo pulendo initterrottamente,ed avevamo fatto un ottimo lavoro.
era tutto messo apposto e pulito alla perfezione.
avevo imposto a toni di fare i lavori più leggeri,come buttare i bicchieri di carta oppure sgrullare la tovaglia.
non volevo che si sforzasse troppo.
-"grazie mille"
-"di nulla" sorrisi. Non mi interessava di aver pulito e di aver faticato. In ogni caso stavo passando del tempo con lei.
-"vuoi qualcosa di più comodo?" mi chiese.
effettivamente indossavo una mia solita gonna,con una camicetta rossa e dei tacchi alti,che per le pulizie avevo tolto e messo da parte.
non volevo disturbarla.
-"non voglio disturbarti..."
-"lo sai che non lo faresti mai." sbuffò.
le volevo bene. Fin troppo.
mi incitò a seguirla verso il piano di sopra.
guardò concentrata il guardaroba,ed era estremamente carina mentre lo faceva.
-"puoi darmi qualsiasi cosa ,davvero"
-"sto cercando di fare qualcosa di carino!!" sorrise.
-"non c'è bisogno che lo faccia,lo sei già" risposi.
girò il viso di scatto sorridendo. non credo che lo sapesse,ma stava arrossendo.
mi trattenni un'altra volta,ma la mia pazienza stava raggiungendo il limite.
-"tieni" mi porse i vestiti.
andai in bagno a cambiarmi,per poi legarmi con un elastico i capelli in uno chignon disordinato.
quando scesi toni aveva già preparato il pranzo.
era seduta sul divano ad aspettarmi.
-"avevo fame" disse.
-"hai sempre fame" risi.
ci sedemmo a tavola,e calò un silenzio imbarazzante.
non so come dirlo,ma se prima stavamo le ore in silenzio mentre una fissava l'altra senza provare niente,adesso che eravamo uscite entrambe allo scoperto era differente.
c'era tensione,molta.
forse avremmo dovuto parlarne ma in realtà non c'era nulla di cui parlare. Lo "avevamo" già fatto ,tra virgolette.
io avevo parlato a modo mio. Ho già detto che non sono fatta per le cose sdolcinate.
-"che vuoi fare oggi?" le chiesi.
-"mh...in realtà niente,sono abbastanza malinconica ed è uno di quei giorni che starei chiusa in camera a non fare nulla se non guardare il soffitto" sbuffò.
-"tu?" mi chiese.
ingoiai,per poi pensarci su. Non volevo dirglielo,mi vergognavo in realtà.
-"la stessa cosa,ma con te" risposi.
non posso spiegare come fosse la sua faccia in quel momento.
ma era a dir poco gioiosa.
adoravo quando era così contenta.
lo presi come un invito a restare. Tanto lo avrei fatto in ogni caso.

-

-"tt"
-"mhh?"
eravamo stese nel suo letto.
la notte avevamo dormito poco entrambe,quindi dopo pranzo avevamo deciso di fare ciò.
io ,in realtà,non riuscivo a dormire.
sentivo un persistente fastidio piacevole provenire dal basso ventre.
pensavo solo a quello,seguito da delle farfalle nello stomaco che svolazzavano all'interno di esso.
sospirai.
-"non riesco a dormire"
-"nemmeno io" si girò e guardò il soffitto come stavo facendo io.
era la prima volta che in realtà eravamo nello stesso letto.
non avevamo mai fatto un pigiama party o cose di questo tipo,nonostante Veronica ci invitasse spesso.
-"perché?" chiesi dopo minuti di silenzio.
era tutto buio,e vedevo soltanto la sua sagoma scura vicino a me con la coda dell'occhio.
sospirò.
era più una risposta dato che non me la diede.
sospirai anche io,continuando a fissare il soffitto.
stavo cercando qualcosa da scovare ma non la trovai. Sentivo soltanto questo nodo allo stomaco che mi stava facendo ritorcere.
a cosa era dovuto?
cercai di fare più respiri lenti,cercando di calmarmi.
-"stai bene?" mi chiese.
-"no,tu?"
-"nemmeno."
-"perché!?" mi allarmai.
mi girai su un fianco.
lei si girò e mi guardò. attese prima di rispondere.
non so quanto fu passato prima che lo fece.
-"sto aspettando da 12 ore un tuo bacio ma ancora non arriva." rispose velocemente.
rilassai i nervi,mentre quella sensazione nello stomaco aumentò. Ma questa volta era molto più piacevole.
era la prima volta che la provavo ,e forse era anche per questo che la trovavo a tratti frustrante.
sorrisi. Non riuscivo a fare altro. Era tutto ciò che volevo sentirmi dire.
mi avvicinai e la baciai amorevolmente.
era come se fosse tornato il sole e le nuvole si fossero smaterializzate.
sospirai nel bacio.
era come se avessi ripreso a respirare.
-"non sapevo come chiedertelo" dissi,con i nostri volti ancora molto vicini.
-"non dovresti,dovrebbe venire spontaneo" rispose,per poi avvicinarsi nuovamente e fare riscontrare le nostre labbra.
non so perché,ma avrei preferito sempre un suo bacio a qualsiasi altra cosa.
D'altronde senza ossigeno non si riesce a vivere,giusto?
il suo telefono squillò,quindi fummo costrette ad interrompere.
-"pronto?" rispose.
-"no, non sono interessata.
oh...merda! ho detto di no!" si lamentò per poi riattaccare.
risi. era piuttosto nervosa.
-"non sei un po' nervosa?"
-"da cosa lo deduci?" rise.
-"mh...non lo so" risi.
mi sentivo meglio. Avrei voluto ribaciarla,ma mi vergognavo.
sospirai e mi rimisi nella posizione di prima,ad osservare il soffitto.
lei si avvicinò,mise un braccio intorno alla vita e mi abbracciò.
non era più un silenzio imbarazzante come quello di prima,anzi.
Era più che piacevole.

-

-"tt,allora ci sentiamo per messaggio?" le chiesi,mentre uscivo dal portone di casa.
erano le nove di sera,avevo sonno e dovevo svolgere delle faccende in casa.
quindi dovevo tornarci.
-"si Cher" mi sorrise.
-"mh...prima devo dirti una cosa" esordì dopo minuti di silenzio passate a fissarci.
-"dimmi"
-"sabato prossimo Veronica da una festa a Greendale.
ci andiamo insieme?"
-"Greendale sta diventando la mia casa ormai" rise.
-"comunque accetto,anche se non potrò bere alcool,fumare e divertirmi insomma." continuò.
-"lo fai per una buona causa,ricordalo sempre." sorrisi.
lei sospirò.
non so cosa volesse dire quel gesto ma mi piaceva.
d'altronde nemmeno ci facevo troppo caso.
mi avvicinai lentamente,per poi darle un bacio a stampo.
non so cos'era cambiato tra di noi,non so se eravamo ancora migliore amiche o ci stavamo frequentando.
non capivo quello scambio di parole amorose e quei baci clandestini dati di tanto in tanto.
nonostante tutto ,però,questa situazione mi piaceva.

𝘉𝘪𝘯𝘢𝘳𝘺 7 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora