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toni's pov
-"Sally?sono a casa !!" gridai appena entrata dal portone.
-"ei toni!" mi rispose lui,facendo spuntare la testa da fuori la cucina.
-"è andata bene oggi a Greendale?" mi chiese.
-"mh...diciamo..."

flashback
-"ei Cher!" dissi appena arrivata al binario sette,alle ore dodici.
-"Antoinette."
sospirai. non l'avrei passata liscia come le altre volte.
-"come stai?" le chiesi,sedendomi sulla panca vicino a lei.
-"potrei...stare meglio." sospirò.
le accarezzai la coscia per cercare di tranquillizzarla. Venne automatico,e non pensai a quello che avrebbe potuto scatenare in lei.
a mia piacevole sorpresa,mise delicatamente la sua mano sopra la mia.
come sempre mi sentivo già meglio. era come se stessi assumendo vera e propria eroina.
una lacrima mista al mascara cadde sulle nostre mani,e mi sentì tremendamente in colpa.
non volevo che stesse così per colpa mia,ed un mio lato egoistico voleva che stesse male per qualsiasi altra cosa, forse più grave.
non mi reputavo una cattiva fidanzata,e sapevo bene che quello che stavo facendo lo facevo per non farla stare male ulteriormente.
ma a quanto pare,come sempre,stavo soltanto peggiorando le cose.
allungò un braccio dietro il mio collo e mi attirò a lei abbracciandomi.
il suo profumo di ciliegia era sempre molto forte,e giurai che potesse rimanermi anche addosso ai vestiti.
quando la voce parlante annunciò che il mezzo fosse in arrivo si ricompose e rindossò la sua maschera, che ormai non utilizzava più tanto spesso.
-"alziamoci" disse,dopo essersi aggiustata il trucco.
spostò la mia mano che era ancora sulla sua coscia e si alzò di fretta,facendo rimbombare il ticchettio delle sue scarpe all'interno della metro.
una volta arrivato il mezzo entrammo,e come sempre c'erano i nostri due posti liberi.
sorrisi al ricordo.
questa volta il viaggio passò molto lentamente. provai ad accendere una conversazione,ma lei guardava perennente un punto fisso.
dopo un lungo viaggio quasi interminabile scendemmo,ed inizialmente non sapevo nemmeno come salutarla.
-"Cher! aspetta!" dissi,quando lei si stava aper allontanare.
-"dimmi" si voltò nella mia direzione.
-"sono io la causa?"
-"la causa di cosa?"
-"del tuo malessere."
lei sospirò e si avvicinò ulteriormente a me.
-"penso che tu sappia che mi stai facendo del male. Ma non tutto proviene da te.
nonostante tutto non riesco a starti lontana toni,sei una cazzo di calamita." rispose ,senza distogliere il suo sguardo dai miei occhi.
sentirsi abbastanza per una volta nella vita può bastare per far si che resti felice per sempre.
ingoiai a fatica data la provocante tensione che si era creata.
c'era molta gente attorno a noi,ma non era di certo un mio problema.
-"vorrei fare qualcosa che ti possa far stare meglio" dissi sinceramente. Avrei voluto trasportarle tutto suo dolore dentro al mio corpo,cosicché lei potesse stare meglio.
amavo Cheryl,ed avrei dato la vita per lei.
-"allora fallo." disse,per poi prendermi per il colletto della mia maglia portandomi verso di lei,facendo scontrare le nostre labbra.
non provavo questa sensazione da un giorno,ma le nostre labbra combaciavano così bene che sarei rimasta ore senza respirare pur di tenerle unite.
il suo rossetto rosso mi si sbavava sempre agli angoli della bocca,ed era ogni volta un parto toglierlo,ma mi piaceva così.
amavo il benessere,soprattutto dopo aver superato il dolore.
bene e male si mescolavano così bene che avrei voluto vivere soltanto in quella costante sensazione di malessere misto ad ossigeno.
Cheryl era il mio ossigeno.
fu un bacio lungo ma che non mi interessai di interrompere. non volevo farlo. lo fece lei,che tenendo ancora vicini i nostri volti, mi guardò con una faccia confusa,come se volesse capire qualcosa. Dopo poco le si accese una lampadina,ed il suo umore cambio radicalmente.
-"toni. Tu fumi!?"
andai in panico. Pensavo che dopo tutti i lavaggi che avevo fatto quella mattina non si sentisse. Mi ero completamente dimenticata oltretutto.
-"ehm no."
-"smettila di mentirmi,diamine!"
sospirai. Non ne combinavo una giusta.
-"quando hai cominciato?"
esitai a rispondere,non volevo che lei si arrabbiasse,ma non volevo nemmeno mentirle ancora.
-"due settimane fa" rivelai. Era Sally che volle farmi provare,e da lì non riuscì a smettere.
-"tu sei completamente pazza Toni!" alzò la voce con gli occhi lucidi.
-"perché non posso fumare??"
-"oh mio dio. oh mio dio... Toni,hai un fottuto bambino nel tuo grembo." lasciò la presa e si allontanò.
-"e tu non sai quanto faccia male quella merda !"
mi sentì notevolmente in colpa. Non tanto per Cheryl,ma per mio figlio. Dicevo di amarlo,ed era vero,perché allora gli stavo facendo questo? lo stavo condannando.
-"io non so cosa dire,sul serio. Dove le hai prese le sigarette ?"
Fu lì che andai ancora più in panico. Non volevo che sapesse di Sally.
-"jughead" risposi.
-"certo,perché jughead non sa che hai un bambino vero? continui a prendermi in giro?" incrociò le braccia sorridendo amaramente.
-"fammi spiegare...intendevo che le ho prese dal suo pacchetto. Non fumo tanto Cheryl,non se ne è mai accorto" menti.
lei sembrò crederci,infatti annuì con la testa.
-"come ho fatto a non accorgermene prima!" disse tra sé e sé.
-"adesso vai subito in ospedale e prega che quando rivelerai questa cosa ti diranno che va tutto bene . fallo per il bambino,Toni. Non per me,non per te, ma per lui." mi ordinò a tono più basso.
-"e non fumare mai più,cazzo!" imprecò,mentre si allontanò e girò l'angolo.
rimasi li,interdetta su ciò che era appena successo.
aveva ragione,ed ancora un volta avevo sbagliato.

𝘉𝘪𝘯𝘢𝘳𝘺 7 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora