1.4 ; memorie

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«You're gone, gone, gone away; I watched you desappear
And all that's left that's the ghost of you.
Now we're torn, torn, torn apart; there's nothing left to say...just let me go, we'll meet again soon.
Now wait, wait, wait for me; please hang around
I'll see you when I fall asleep...»

***

Avanzò in una delle poche stanze che non avevano ancora esplorato.
Dentro, la prima cosa che si notava era che l'aula era completamente ricoperta da rampicanti. C'era un odore di vecchio che gli infastidiva il naso, mischiato alla puzza di ruggine che le sedie emanavano.
C'erano altre due persone lì dentro.
Erano due ragazzi: uno dalla pelle bianco cadavere, quasi fosse finta, e un abbigliamento davvero bizzarro.
Sembra un robot; fu la prima impressione di Shuichi a guardare il ragazzo in questione.
L'altro, un po' più normale: anch'esso con un colorito di pelle chiarissimo e dei capelli violacei che parevano sfidare la forza di gravità; con le punte rivolte verso l'alto e riunite in piccoli gruppetti di diverse sfumature di viola. Aveva una sciarpa a scacchiera al collo, e in realtà, neanche lui era vestito in modo molto normale.
Stava discutendo con il ragazzo-robot di fronte a lui, e dalla sua voce si librava un'energia che Shuichi non aveva mai visto prima.
«Oh, andiamo! Fammi un po' toccare il tuo corpo! Ho sempre voluto essere amico di un robot!»
«Cosa? u-un robot?»
«Oh, cosa sei? Un'altra robofobica?..»
Senza ascoltare la conversazione che ora coinvolgeva tre di loro, Shuichi si soffermò ancora a guardare quel ragazzo. Appena incontrò i suoi occhi lilla, gli parve quasi di cadere per terra, di sprofondare nell'oceano più profondo e poi di ritornare nella realtà dopo pochi secondi.
Come se avesse avuto un flashback.
Come se conoscesse quegli occhi da una vita, ma allo stesso tempo era sicuro che fosse la prima volta che loro due si vedessero.
Barcollò per un momento, poi si riprese dal suo stato di trance.
«Saihara-san...ti senti bene?» chiese Kaede, di fianco a lui.
Shuichi si limitò ad annuire, ancora troppo confuso per riuscire a spiccicare due parole in croce e dire: «Sì, sto bene.»
Perché in realtà, si sentiva stranissimo.
Più guardava quel ragazzo, più gli pareva di conoscerlo.
Decise allora di concentrarsi più sulla conversazione che stavano avendo, piuttosto che sul ragazzo dai capelli viola.

Quindi...quello era sul serio un robot?
«Aspetta un momento...per caso sei un altro di quei Monokubs?»
Il "robot" parve guardarlo male, si girò con movimenti rigidi e gli puntò il dito contro.
«No, non compararmi a quegli stupidi giocattoli! Io sono K1-B0, l'Ultimate robot...ma per favore, chiamatemi Keebo!»
«Ultimate robot...» ripeté Kaede, più a sé stessa che agli altri.
Subito il ragazzo dai capelli viola intervenì nella discussione. Shuichi ricominciò ad osservarlo.
«Hey! Non è giustooo! Non puoi presentarti solo tu...ora lo farò anch'io!»
«Ok...fai pure?» rispose Kaede, accennando un sorriso confuso.

«Io sono Kokichi Ouma! L'ultimate supreme leader!»

E mentre Shuichi continuava ad osservare Kokichi Ouma, la sua mente non ricordava chi fosse,

ma il suo cuore...stava iniziando a far crescere un'idea.

Fine.

꒰ aware ; saiouma pregame ꒱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora