FOUR

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Nancy sedeva con le mani in grembo, fissando la porta d'ingresso mentre la pioggia batteva sulle finestre e le fiamme saltavano nel camino.

Henry,durante quella giornata,aveva iniziato a vere da quando aveva finito il suo turno a   lavoro,circa alle cinque del pomeriggio, e da allora erano trascorse sei ore. Nancy aveva preparato la cena, fatto il bagno al figlio e subito dopo lo aveva messo a letto. Sperava che si sarebbe addormentasse prima dell'arrivo di suo padre.

Henry varcò la porta cinque minuti dopo mezzanotte,incespicando. Aveva il carbone che gli macchiava la faccia e i suoi vestiti e capelli erano inzuppati di pioggia."La cena è pronta, Henry."

Si limitò a ridere, togliendosi gli stivali e lanciandoli contro il muro.

"Non ho fame."

Se ne andò di sopra, lasciando Nancy da sola. Sospirò e pulì la cucina. Si stava stancando di suo marito e di giorno in giorno sempre di più. Stava prosciugando la sua energia e lei ne aveva oramai poca. Stava crescendo da sola suo figlio, ma Henry non la vedeva in quel modo. Pensava che portare il loro ragazzo a St Andrews ogni sabato per vedere il calcio fosse una buona idea ma non era così.

Erano sposati da cinque anni, hanno celebrato il matrimonio dopo che Nancy ha scoperto di essere incinta. Non avrebbe cambiato nulla, amava suo figlio più di quanto potesse esprimere a parole.

Nancy si è fatta strada al piano di sopra dopo aver chiuso a chiave la serratura della porta principale. Henry era a letto a leggere le ultime pagine di un giornale mentre lei raccoglieva i suoi vestiti sporchi dal pavimento. Cominciò a gettarli nel cestone del bucato, solo che si fermò quando un segno rosso vivo sul colletto della camicia di suo marito attirò la sua attenzione.

Guardò più da vicino, il cuore gli sprofondò quando si rese conto che era stato il rossetto a macchiare la camicia di suo Henry.Nancy indossava raramente il rossetto rosso.

"Henry?" Disse a bassa voce, voltandosi per affrontarlo.

"Che cosa?" Gettò il foglio sul pavimento accanto al letto

"Perché hai del rossetto sulla camicia?"

"Non lo so", ha detto, "è il tuo rossetto".

"No," Nancy scosse la testa e tenne l'indumento fra le mani, guardando suo marito, "Non è il mio rossetto."

Henry si tolse le coperte dal corpo e si avvicinò a Nancy, strappandogliela dalle mani. Lei sussultò e fece un piccolo passo lontano indietro mentre lui torreggiava su di lei, i suoi occhi lo fissavano.

"Cosa stai cercando di dire? Hm?" Alzò un sopracciglio.

"Io, non lo so, io solo..."

Rise e gettò la camicia a terra prima di voltarsi di nuovo verso Nancy e afferrarla per la gola all'improvviso. I suoi occhi si spalancarono quando sentì la mano di suo marito chiudersi intorno al suo collo.

"Forse se non fossi stanco tutto il tempo, o se la smettessi con queste terribili scuse su come non puoi essere una vera moglie per me, non sarei andato in giro a scopare altre donne"

Nancy sussultò quando lui la lasciò andare per una frazione di secondo, non prima di averla spinta sul letto a faccia in giù e tirargli su l'orlo del vestito.

"Henry, per favore smettila." Sussurrò, soffocando piano le lacrime in modo da non svegliare il figlio mentre dormiva nella stanza accanto.

"Zitta, Nancy. Non complicarmi le cose."

***

Nancy aveva lasciato suo figlio a scuola la mattina seguente quando un'altra donna che aveva riconosciuto ma di cui non conosceva il nome le si avvicinò nel cortile della scuola.

Fuori tempo | Arthur ShelbyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora