7.

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Manuel si sentiva decisamente un pesce fuor d'acqua in quel momento, erano arrivati da circa 5 minuti nel luogo in cui si sarebbe tenuta la sfilata e lui già voleva andare via per chiudersi in casa da solo. Odiava tutta quella gente e tutta quella confusione intorno a se che non lo faceva concentrare nell'unico obiettivo che aveva e cioè individuare il modello tra tutta quella gente.
La sua ricerca venne interrotta da due mani che afferrarono sia lui che Chicca per un braccio.

«eccovi»

Manuel si girò a guardare l'agente dietro di loro mentre Chicca tentava di non far urtare la macchinetta attaccata al suo collo da tutte le persone che le sfrecciavano vicino.

«Simone si sta preparando, i posti nostri sono in prima fila»

Il ragazzo li sorpassò tirandoseli dietro verso l'ingresso della sala, le luci lì dentro erano inesistenti fatta eccezione per quelle sulla passerella che illuminavano leggermente la sala circostante. Appena Aureliano gli lasciò il braccio davanti una sedia con il suo nome si sistemò il cappotto marrone e la camicia nera che in quel trambusto si erano sgualciti un po'.

Si mise seduto riflettendo sul fatto che si era fatto convincere da Simone con quattro parole contate senza opporre resistenza e forse avrebbe dovuto farlo, si sarebbe potuto guardare un video dal comodo divano di casa sua se proprio avesse voluto.

Chicca gli lasciò il cappotto e poi si allontanò da lui per andare a posizionare il cavalletto nello spazio adibito ai fotografi. Loro erano seduti praticamente davanti la fine della passerella, questo gli dava la possibilità di vedere Simone per tutto il tempo della sua sfilata, da quando usciva a quando rientrava.

«ma quando esce lui?» chiese facendo traballare leggermente la gamba destra.
«dovrebbe essere il quarto» Manuel annuì fissando la passerella vuota. «poi ti volevo parlare di una cosa» si girò di nuovo verso Aureliano che bloccò il telefono con cui stava trafficando fino a quel momento. «Simone m'ha parlato di un servizio in acqua»

Manuel aggrottò le sopracciglia finché non gli ritornò alla mente la conversazione ironica avuta al giardino di ninfa più di una settimana prima. Non pensava nemmeno che il minore la ricordasse e invece ne aveva addirittura parlato con Aureliano.

«non ne stavamo parlando seriamente»
«e parliamone seriamente adesso. Da quando abbiamo iniziato a pubblicare le foto tue c'è stato un progresso nella carriera di Simone e lui è pure più felice»

Manuel sentì il battito cardiaco accelerare e si strinse nelle spalle, che Simone fosse più felice da quando lavorava per lui non lo credeva proprio possibile, ma lui contro ogni pronostico era migliorato in tante cose con la sua presenza, quindi non poteva escludere che Aureliano stesse dicendo la verità.

«poi ne parlo con lui»
«a me sta cosa che me escludete dal lavoro mio mica me piace tanto» Manuel rise incrociando le braccia al petto mentre il ragazzo lo scrutava con un sorrisetto sul volto.
«stacce Aureliá»

Il riccio tornò con l'attenzione sulla passerella e qualche minuto dopo fece ingresso lo stilista per presentare la collezione. A lui non fregava assolutamente niente di quella presentazione, di quella collezione, di chi era lo stilista, lui voleva solo vedere Simone, i suoi occhi aspettavano solo di inquadrare la sua figura mentre faceva il suo lavoro e vedere come se la cavava.

Venne accontentato circa cinque minuti dopo quando lo vide uscire da dietro le quinte della passerella, in quel momento non esisteva altro che lui in quella stanza, lui che camminava spedito con dei pantaloni beige e una maglia retata fatta di brillantini argentati. Man mano che si avvicinava Manuel sentiva il fiato mancare sempre di più dai suoi polmoni, si passò la lingua tra le labbra perché le sentiva secche.

Focus on me. | Simone x ManuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora