8.

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Quando Simone aprì gli occhi ci mise un po' per mettere a fuoco la stanza circostante, sentiva un odore familiare nell'aria e alzò leggermente la testa dal cuscino sentendo una fitta all'altezza delle tempie che lo costrinse a rimetterla giù. Iniziò a pensare a cosa fosse successo la sera prima e man mano che rimuginava, i ricordi si facevano più nitidi e l'imbarazzo sempre più presente, aveva bevuto troppo ed era finito dentro casa di Manuel che, per la cronaca, non aveva idea di dove fosse.

Prese un respiro profondo costringendosi ad alzarsi nonostante il dolore alla testa, doveva prendere un caffè, assolutamente.

Uscì dalla stanza guardandosi un po' intorno e notando i muri cosparsi da paesaggi quasi sicuramente fotografati da Manuel, appena fece il suo ingresso in salone gli occhi gli caddero sul divano, dove Manuel stava dormendo con Baloo sopra la pancia. Al dolore alla testa se ne aggiunse anche uno allo stomaco che lo paralizzò al centro della stanza con gli occhi fissi su quel viso stupendo, perché Manuel era così, bello e stronzo da mozzare il fiato, ma almeno quando dormiva era semplicemente bello.

Mentre pensava quella cosa gli ritornò in mente la conversazione avuta sul letto la sera prima.

"e faccio male?"

No, decisamente non faceva male perché Simone quando lo aveva vicino si sentiva vivo e nella sua vita non era mai successa una cosa del genere, una persona affianco a lui era sempre stata un in più, con Manuel invece si sentiva completo.

Si avvicinò al divano attirando l'attenzione di Baloo che miagolò leggermente e allungò una mano per accarezzargli piano la testa. Qualche secondo dopo iniziò a fare le fusa facendo vibrare lo stomaco di Manuel che iniziò ad aprire gli occhi non riuscendo a capire quell'improvvisa botta di affetto del suo gatto.

Quando mise a fuoco il volto del castano che aveva una mano poggiata allo schienale e l'altra sulla testa di Baloo gli fu tutto più chiaro, in quel momento però non capiva se il suo petto vibrava per colpa del gatto o se era colpa di quell'immagine estremamente tenera.

Appena Simone vide i suoi occhi aprirsi accennò un sorriso.

«scusa per ieri sera» Manuel sorrise portando una mano sulla schiena del micio.
«c'hai ragione è bello sentirselo dí quando sai che non succederá mai più» Simone rise leggermente come se un suono più forte potesse rompere quella bolla di pace in cui si trovavano.
«ti posso fare un caffè per farmi perdonare»
«e quando mi ricapita di ricevere un favore da Simone Balestra?»

Il modello alzò gli occhi al cielo allontanandosi del divano e avvicinandosi al bancone della cucina. Aprì un po' di sportelli prima di trovare tutto l'occorrente e ogni tanto si girava verso Manuel che continuava a prestare attenzioni a Baloo, nel suo cervello pensò che, quando non aveva a che fare con persone che non conosceva, il riccio fosse la persona più amorevole del mondo e ne ebbe la conferma quando si alzò leggermente per lasciare un bacio sulla testa del gatto.

Si morse il labbro tornando con l'attenzione sulla macchinetta del caffè con il battito cardiaco leggermente accelerato, sarebbe stato bello vederlo più spesso in quel modo.

Stava accendendo il fornello quando due mani si posarono sui suoi fianchi e lo spinsero verso sinistra.

«levate n po'»
«ammazza che delicatezza»

Simone lo osservò mentre con una mano apriva uno sportello e con l'altra teneva ancora stretto il suo fianco, cercò di non concentrarsi su quel contatto che sembrava bruciare, ma comunque in quel momento il suo cervello sarebbe andato in tilt anche se avesse prestato attenzione a qualcos'altro perché Manuel era decisamente troppo vicino e troppo bello appena sveglio.

Focus on me. | Simone x ManuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora