Quando Manuel mise piede fuori dal portone di casa si trovò davanti Simone poggiato con il sedere al cofano dell'Audi e gli occhiali da sole sul volto, si avvicinò con un sorriso beffardo sul volto nonostante il cuore gli martellasse in modo insistente nel petto.
«sembri popo un pariolino»
«buongiorno anche a te Manuel»Il riccio ampliò il suo sorriso e fece il giro della macchina aprendo lo sportello del passeggero, senza dire nulla entrò nell'abitacolo aspettando che anche lui facesse la stessa cosa. Il profumo di Simone era fortemente persistente in quella macchina e quando lo raggiunse nel sedile vicino lo divenne ancora di più, facendo sentire a Manuel un'aria di casa.
Il minore lo guardò prima di mettere in moto la macchina e partire, aveva tenuto conto di tutte le possibili cose che lo avrebbero messo in difficoltà quel giorno, ma non aveva pensato a Simone che guidava e si pentì subito di non averlo fatto perché si ritrovò a fissarlo completamente assorto.
«che c'è?»
«niente» Simone alzò un sopracciglio guardandolo solo per un secondo.
«che ne so, me guardi»
«fai er modello, non sei abituato a esse guardato?»Si ma non così, avrebbe voluto rispondere. Sentiva i polmoni bruciargli ad ogni respiro perché quello sguardo pesava su di se e faceva fatica a fare qualsiasi cosa in quel momento, a malapena riusciva a tenere la concentrazione sulla strada davanti a loro.
«mi dici dove stiamo andando?»
«no»Il maggiore sbuffò e Simone sorrise leggermente approfittando del rettilineo vuoto davanti a loro per guardarlo qualche secondo in più, aveva le braccia incrociate al petto e lo sguardo sulla strada, c'era ancora un velo di sonno sui suoi occhi e Simone lo trovò tenero in quel momento.
«giuro che ti piace»
«e che ne sai?»
«scommettiamo?»
«e che vuoi scommette?» Simone cambiò marcia sotto lo sguardo di Manuel che aveva riportato l'attenzione su di lui.
«se ti piace ti fai fare uno shooting da Chicca»
«cosí poi te appendi le foto in camera?»
«se proprio ci tieni»Manuel ridacchiò sistemandosi meglio sul sedile per potersi girare leggermente verso di lui. Voleva guardarlo in quel momento di calma, approfittando del fatto che Simone non si potesse nascondere o scappare dal suo sguardo, proprio per quel motivo le guance iniziarono a tingersi di rosso sotto i suoi occhi luminosi.
Mentre sul suo viso si dipingeva un sorriso, il minore prese un respiro profondo e allungò una mano posando il palmo sugli occhi e costringendolo a girarsi verso la strada per interrompere quella tortura che stava mettendo in atto. Manuel rise scansandogliela e tornò con la schiena dritta rispettando quella richiesta tacita di Simone, nonostante avrebbe volentieri continuato a guardarlo fino alla loro destinazione.
Continuarono il tragitto con una strana aria nell'abitacolo, non erano mai stati così complici e invece quel giorno sembravano essere perfettamente a loro agio in quella situazione, nonostante fosse evidentemente per entrambi quel cambiamento.
Arrivarono nel luogo prestabilito da Simone alle 11.20 e Manuel si guardò intorno non riuscendo a vedere la parte fondamentale dello shooting, ovvero l'acqua.
«ma ndo m'hai portato?»
Simone ridacchiò chiudendo la macchina e iniziando a camminare, costringendo Manuel a seguirlo con la borsa della macchinetta in mano. Il riccio capì dove fossero solo quando oltrepassarono un cancello con su scritto "mole di Narni" e per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
Aveva sempre voluto andarci ma non ne aveva mai trovato l'occasione e ora lui, senza saperlo, lo aveva portato lì. Sbucarono davanti a quel paradiso terrestre che Manuel ammirò con la bocca semiaperta e mentre lui si perdeva in quel paesaggio, il minore si perdeva a guardare lui che risplendeva di luce propria.
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Focus on me. | Simone x Manuel
Fanfiction«innanzitutto levate quella faccia annoiata» «è la stessa tua» «io faccio er fotografo mica er modello»