Focus on me. | Simone x Manuel

13.

Quando Manuel aprì gli occhi la mattina dopo la prima cosa che vide fu il viso addormentato di Simone sdraiato a pancia in giù, con Baloo che aveva la testa poggiata sulla sua. Pensò a quanto fosse bello svegliarsi così e sapere che nella sua vita ora c'era lui, gli dava un senso di tranquillità.
Si girò piano per afferrare il telefono sul comodino ed aprì la fotocamera esterna per poi inquadrare quella scena e scattare, voleva catturare quell'immagine e custodirla gelosamente per quando Simone non ci sarebbe stato.

La sera prima avevano fatto talmente tanto tardi a chiacchierare sul divano che a Manuel era venuto naturale chiedergli di rimanere a dormire lì, quindi Simone in quel si ritrovava sul suo letto vicino a lui con addosso una tuta che a lui stava grande e un viso adorabile che, accostato a Baloo, sembrava ancora più bello.

Si avvicinò leggermente a lui facendo muovere il materasso e alzò una mano iniziando ad accarezzare la sua guancia con i polpastrelli, fece passare l'indice sullo zigomo, sul naso e sulla mandibola cercando di imprimere quei lineamenti perfetti nella sua mente e nelle sue mani per poterli rimarcare ogni volta che ne sentiva la necessità. Mentre faceva scendere il dito sul lato sinistro del collo percepì subito la pelle d'oca formarsi sotto di esso e vide un sorriso formarsi sul volto di Simone.

«me fai il solletico» Manuel sorrise appena la voce roca gli arrivò alle orecchie, ma continuò a far scorrere il dito sul collo finché Simone non lo afferrò portando la mano sul materasso e tenendola saldamente stretta nella sua.
«e famme divertì un po'»
«te diverti così appena sveglio?»
«eh, ce sarebbero altri modi ma se fanno tutti in due»

Simone aprì gli occhi di scatto trovandosi davanti un sorriso beffardo di Manuel. Si concesse qualche secondo per osservarlo con quei capelli arruffati e gli occhi luminosi, era la seconda volta che lo vedeva appena sveglio e, non sapeva come, ma gli sembrava più bello della volta precedente. Ritornò con l'attenzione alla frase appena sentita e sentì le guance arrossire, proprio per quello girò la testa dall'altro lato mentre Manuel rideva e Baloo si allontanava da loro.

«sei un coglione sfacciato»
«ah ci siamo svegliati gentili stamattina» Simone alzò gli occhia al cielo sorridendo e Manuel lo sorpassò con un braccio poggiando una mano sul materasso e sporgendosi sul suo viso. Non voleva perdersi nemmeno una singola reazione o emozione del più piccolo. «dormito bene?» Simone annuì.
«Baloo mi ha fatto compagnia tutto il tempo» Manuel aggrottò le sopracciglia attirando l'attenzione del minore che girò lo sguardo verso di lui. «ah si poi c'eri pure te» il riccio spalancò gli occhi mentre Simone si apriva in un sorriso.
«ao se sei così stronzo quando dormi qua non te ce faccio più rimanè»

Simone si mosse piano girandosi a pancia in su sotto quel ponte creato dal braccio e dal corpo di Manuel, il maggiore attese pazientemente che si fermasse nella nuova posizione e incastrò gli occhi nei suoi.

«no?»
«no, a casa tua te spedisco, alle 3 de notte» Simone alzò le sopracciglia portando una mano sulla sua guancia, a Manuel bastò quello per iniziare a far tentennare la sua sicurezza in quel momento.
«Baloo però mi vuole qua»

Il maggiore fece per alzarsi con sguardo scocciato ma Simone lo tirò prontamente a se ridendo, lasciò che si poggiasse a lui infilando la testa nell'incavo del suo collo e con le farfalle nello stomaco iniziò ad accarezzargli i capelli. Il respiro di Manuel continuava ad infrangersi sul suo collo in modo regolare, chiuse gli occhi lasciandosi cullare da quello, entrando nella loro piccola bolla di felicità che ormai sembrava essere una costante quando erano insieme. Non seppe per quanto tempo rimasero così, ma ad un certo punto Manuel lasciò fuoriuscire un sussurro leggero che non un minimo di rumore in più non avrebbe sentito.

«io pure» Simone poggiò le labbra sulla sua fronte.
«cosa?»
«io pure ti voglio qua»

Il minore sentì chiaramente il cuore fermarsi per un secondo, per poi riprendere a battete ad una velocità inaudita. Premette ancora di più le labbra sulla sua fronte e Manuel lo lasciò fare perché, nonostante dimostrasse spesso il contrario, amava quelle dimostrazioni d'affetto, a maggior ragione se a farle era il ragazzo che lo teneva stretto a se.