capitolo 9.

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Chifuyu rivolse lo sguardo verso di me, osservandomi con quei suoi occhi verdi.
Cercava probabilmente contatto fisico cosa che volevo anchio ma non ebbi modo di dimostrarlo fin'ora; continuava a fissarmi senza dire una parola, ciò mi metteva molta inquetidine ma avevo altri pensieri che mi giravano per la testa.

<<Riguardo a ieri...per Kazutora...sappi che non abbiamo scopato>> dissi esplicitamente tutto di un fiato. Era qualcosa che mi assillava da giorni e avevo bisogno di dirglielo.

<<Fa nulla>> rispose con tono compiaciuto, sicuramente pensò che stessi mentendo.

<<Perché a volte mi tratti come una regina e altre mi tratti come un cane?>> chiesi mentre i miei occhi si soffermavano sul cielo stellato di quella nottata.

Lui si limitò a chiedere scusa, senza darmi una motivazione, si voltò di spalle e scomparve nel chiaro di luna, sotto il firmamento.
Rimasi lì, vuota senza un minimo di affetto, con i sensi di colpa, sotto le stelle che mi tenevano compagnia durante la notte, con un freddo autunnale che mi scompigliava i miei lunghi castani capelli. Cercai di seguirlo con lo sguardo il più possibile ma sparí dopo poco, nella nebbia notturna.
Girai i tacchi come si suol dire e tornai a casa, nel caldo, sotto le coperte che mi proteggevano da quel gelo che entrava dalla mia finestra ogni sera.
Mi addormentai molto presto, risvegliandomi la mattina seguente nello stesso letto, con i raggi del sole che penetravano dalla finestra, facendomi quasi accecare; mi alzai dal letto e mi indossai una gonna abbastanza corta e un maglioncino sopra di essa.
Oggi era l'anniversario della Toman e Mikey mi aveva avvisato settimane prima per questo evento così importante. Decisi di andarci solo per il biondino che era nella mia testa da settimane, nonché Chifuyu Matsuno, vice capitano della prima divisione.

Arrivò il pomeriggio prima di quanto potessi aspettarmi, eravamo tutti riuniti in un palazzo ormai abbandonato e dimenticato da tutti, molto spazioso ma anche assai polveroso, c'era tanta gente ma la chioma del biondino non la intravedevo da nessuna parte.
Salutai Draken, Mitsuya e Baji che banchettavano in un angolino da soli mentre discutevano di qualcosa di importante o almeno, così davano a vedere; mi sedetti su una poltrona che stava ai margini della stanza e guardavo tutti quei ragazzi divertirsi.
Davanti a me comparse la persona che aspettavo da tanto, allungò la sua mano verso la mia e gliela afferrai tenendo una salda presa.
Mi portò in una stanza molto lontana rispetto a dove si stava svolgendo il party, mi fece entrare in quella stanza e lo guardai stranita dal suo comportamento.

<<Non si saluta più?>> chiesi ironicamente
<<Stiamo qui? Non mi piace tanto la confusione>> rispose alla mia domanda con un'altra ancora.

Arrossì nervosamente e mi posai alla parete della stanza con un modo di fare abbastanza arrogante, cosa che lo infastidì molto.
Si avvicinò a me bloccandomi tra le sue braccia e la carta da parati rosea della stanza.
Afferrai il suo viso portandolo al mio, avvicinando le mie labbra alle sue, unendole in un dolce bacio che divenne subito passionale; le nostre labbra si toccavano con foga, con fretta e sentivo il suo cuore accelerare a più non posso.
Mi strinse a sè e mi portò su quell'antico letto matrimoniale con i bordi di un legno quasi nero.
Si tolse la felpa rivelando a me i suoi pettorali e così fece con me, togliendomi il maglioncino verde dai ricami bianchi e buttandolo in un angolo della stanza, ignoto a me.
Ribaltai la situazione, mettendomi a cavalcioni su di lui e passando dalla parte del top, ovvero quello attivo della situazione; afferrai il suo collo con le mie mani fredde e cominciai ad assaporare il suo collo. Rilasciò un leggero lamento dalle sue labbra cosa che ci fece salire l'adrenalina a mille nelle vene; il suo collo ormai era tappezzato di macchie violacee che contrastavano la sua chiara pelle rosacea.
Mi afferrò i fianchi per poi scendere con le mani sotto la gonna mentre ero impegnata a completare un "lavoro" sulla sua pelle.

<<Ah cazzo>> esclamai esausta.

Lui cambiò di nuovo la situazione e stavolta era lui a dominare tutto, mi tolse la gonna e cominció a passare ai fatti, molto frettolosamente, aggiungerei.

Forse è stata la serata più bella della mia vita anche se non ci eravamo ancora messi insieme ma almeno ero sicura che anche lui provasse qualcosa.
Cademmo entrambi sul letto, sfiniti ed esausti; probabilmente gli altri ci avranno cercato numerevole volte ma non ci diedi tanto caso.
Avrei sperato solo che Mikey non lo venisse a sapere, siccome sarebbe stato parecchio imbarazzante una sua predica del cazzo.

Accarezzavo i fluenti capelli biondi del ragazzo di cui mi ero follemente innamorata dal primo giorno che ricevei il suo sguardo, quegli occhioni verdi erano irresistibili...anche se alcuni episodi mi hanno tolto un po' di fiducia nei suoi confronti ma non ne feci un dramma.

angolo scrittrice
con questo capitolo mi sono lasciata un po' andare diciamo, ma la cosa che mi sta facendo piacere è che finalmente aggiorno questa storia quotidianamente senza lasciarvi un giorno senza :)

vi sta piacendo la storia? cosa vorreste vedere o sapere di più? 😭

-cate

Tokyo è nostra || Chifuyu MatsunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora