Un altro giorno, nuove avventure o sbaglio?
Eravamo noi 6, io, Mikey, Mitsuya, Baji, Draken e infine quello che sembrava avere una cotta per me, Chifuyu.
"Chifuyu Matsuno" sembrava un figo ma a volte pareva avesse 12 anni, era molto carino a dire la verità, ma niente di che.<<Kat, vuoi entrare nella Toman?>> domandò mio fratello utilizzando quell'orribile nomignolo.
<<Mi devi chiamare Kit!>> esclamai.
Giocava sempre con le parole riferendosi alla famosa marca di cioccolata: KitKat.
<<Una ragazza nella toman?>> disse il ragazzo con i capelli neri come la pece.
<<Qualche problema?>> si girò Manjiro guardandolo con uno sguardo a dir poco terrificante.
<<Io sono d'accordo, sembra in gamba>> dichiarò Mitsuya posandomi una mano sulla spalla.
Guardai Draken, come al solito serio e che subito dopo alzò le spalle come per lasciare tutto il lavoro a Mikey.
Baji sbuffò siccome anche questa volta le sue "idee" non erano state prese in considerazione ma non se la prendeva tanto, alla fine gli stava bene.
<<Oggi perché non ceniamo tutti insieme in un qualche bar? Poi se volete e potete possiamo dormire nel nostro rifugio>> Propose Chifuyu.
Tutti quanti esclamammo un bel "Sì" con tanta carica e continuammo a passeggiare finché non si fece ora di cena.
Chissà se i miei genitori si sarebbero accorti che questa sera sarei mancata sia a tavola che in casa? Di solito non ci fanno caso, sono troppo indaffarati con il loro stupido lavoro e non prestano mai attenzioni a noi due.<<A che pensi, sorellina?>> domandò mio fratello vedendomi pensieriosa.
Feci spallucce e accennai un sorrisetto sul mio volto.
[...]
Ci sedemmo in un tavolo di una locanda, direi molto accogliente come posto.
Mi guardai intorno osservando i muri color panna, altri tavoli alcuni vuoti e altri pieni, il bancone, lo chef, i lampadari e i clienti.
Il mio sguardo cadde su un ragazzo alto, con i capelli neri e ciocche bionde, con un tatuaggio simile a quello di Draken ma sul collo.
I miei compagni parlavano e scherzavano tra loro non notando l'ira che mi stava salendo fino al cervello.
Kazutora Hanemiya, sei un bastardo.
Urlai nella mia mente.Strinsi i pugni e sentivo le mie mani bruciare, probabilmente stavo prendendo fuoco. Mi alzai di colpo e ciò richiamò l'attenzione dei miei amici che a loro volta mi guardarono straniti.
<<Dove vai, Kit?>> domandò Mitsuya.
Spostai la sedia facendo parecchio rumore e abbandonai il tavolo, passo dopo passo arrivai al bancone.
Sentivo gli occhi di tutto il locale bruciarmi addosso ma non me fregava nulla.
Arrivai al suo fianco e gli diedi uno spintone da farlo indietreggiare di qualche metro; dalla sua faccia si poteva intravedere la sua confusione, non stava capendo la situazione.
<<MA CHE CAZZO CI FAI QUA?>> urlai.
Lo afferrai dal colletto della felpa con l'enorme scritta "Team Walhalla" con l'angelo senza testa, lo spinsi fino ad arrivare al muro e lo scaraventai contro di esso.<<Oh Kit, quanto tempo>> disse con un sorriso da psicopatico stampato sulla faccia come se non fosse successo nulla.
Arrivo Mikey dietro di me per prendermi dalla vita e trascinarmi via da quell'essere putrido nonché il mio ex.
Lui invece se ne stava lì, appoggiato a quel muro ad arricciare i suoi maledetti capelli neri mentre sorrideva al nulla.<<Ma che cazzo ti prende?>> Mi chiese sempre mio fratello.
Guardai altrove. Non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi, non mi vergognavo ma non volevo renderlo arrabbiato, è l'unica cosa che non avrei mai voluto fare.
Non volevo piangere davanti a tutti, non ora, infatti strizzai gli occhi e mi liberai dalle braccia di Mikey che cercavano di bloccarmi.
Scostai il suo braccio e uscii dal locale con un'area di tristezza e rabbia. Dovevo vendicarmi di quel-<<Ti sei incazzata proprio, eh?>> Apparse Kazutora.
Non sono era il mio ex, ma aveva pure assassinato mio fratello maggiore, alla quale Mikey era legatissimo. Non ho mai avuto modo di avere la mia vendetta e questa era la situazione giusta per averla.
Mi alzai in piedi, stavolta lo avrei ammazzato di pugni, lo avrei massacrato finché dalla sua boccaccia non avrebbe pronunciato "scusa".
Alzai il braccio destro chiudendo la mano in un pugno e provai a sferrarlo; qualcosa mi prese da dietro evitando di sganciargli un pugno.
Erano delle mani di grandezza media con alcune vene che spiccavano fuori, riconobbi dalla manica nera che era un membro della Toman.<<Basta, Kit>> mi disse l'individuo misterioso.
E dalla voce lo riconobbi: Chifuyu.Sembra strano ma Mikey non ha mai voluto picchiare Kazutora, ma anzi quella aggressiva sono sempre stata io e lui mi ha sempre evitato di massacrarlo, probabilmente lo aveva perdonato a mia insaputa.
<<Hai un nuovo ragazzo vedo>>
<<Non è il mio ragazzo>> urlai mentre cercavo di liberarmi dalle mani del mio amico.
<<Kazutora, ti prego, vattene>> gridò Chifuyu.
Stava cercando di proteggere quel bastardo...?
Pensai.Mi sta piacendo tanto tanto Tokyo Revengers e soprattutto Chifuyu😫😫
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Tokyo è nostra || Chifuyu Matsuno
FanfictionKit vive a tokyo da quando è nata e appartiene ad un rango sociale abbastanza elevato, ma lei non vuole vivere come i figli di papà nella SPA ma anzi, va alla ricerca di qualche gang di quartiere con la quale divertirsi, in più ci sono vari problemi...