capitolo 14.

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Sanzu e Chifuyu uscirono da casa mia, e il tonfo della porta rimbombò fino alle orecchie mie e di Mikey.

Chifuyu pov.
Camminavo accanto al rosa, tenendo il suo passo e cercando di dimostrarmi più serio e autoritario possibile finché lui non sostò qualche metro prima di me, istintivamente mi bloccai anchio per poi voltarmi dietro.

<<Matsuno?>> domandò lui.
<<Ah?>>

Fece qualche passo per poi trovarsi proprio di fronte a me, i suoi occhi azzurri spiccavano ai miei e la stessa cosa per la mascherina.

<<Non penso tu abbia capito la lezione>> alzò la mano verso di me, sferrandomi un pugno sulla mascella destra. Cosa che mi fece spuntare le lacrime agli occhi dal dolore. Non avevo mai pianto per "Mamma fa male", ma questo suo pugno era qualcosa di ingestibile.
Cercai di rimettermi in sesto velocemente e provai ad attaccare ed attaccare, ma nulla. Schivava ogni mio calcio, ogni mio pugno, ogni mia presa, inutile dire che aveva una difesa eccezionale.
Più attaccavo più difendeva, e approfittava dei miei momenti di distrazione per colpirmi, alla pancia, all'occhio, in testa; ovunque capitava. Il suo obiettivo era mettermi a tappeto.
Riuscii a dargli un calcio nelle palle, cosa che lo fece cadere e sussultare dal dolore, almeno poteva capire cosa provavo io, quello era nulla.

Dopo altri minuti infiniti di lotta ci ritrovammo entrambi seduti sul tiepido cemento, stanchi e mal messi, anzi mal menati. Con lividi su tutto il corpo e con gemiti che fuoriuscirono dalle nostre labbra, presi dalla rabbia e addolorati.

Sanzu provò a pronunciare qualcosa riguardo Kit, ma le sue labbra gonfie di sberle gli impedivano di parlare.
Avevamo esagerato entrambi, ma avrei preferito difendere la vita della mia ragazza e non lasciarla in delle mani di un drogato mal vivente.
Provavano nuovamente a colpirci ma le forze stavano cedendo sia a me sia a lui, ormai eravamo sfiniti dalla rissa.

Udimmo dei passi accanto a noi, un'ombra si posizionò davanti a noi, oscurando la vista di entrambi. Dei medio-lunghi capelli biondi comparvero nella nostra visuale, rivelandoci: Manjiro Sano.

<<Ragazzi, su su, buoni>> ci disse ironicamente facendoci pat pat sulle nostre calde e dolorose testoline.

<<M-m->> Sanzu balbettò ma quella bocca di merda fortunatamente non riusciva a parlare.

<<State litigando veramente per mia sorella? Che coglioni>> ci insultó e dal suo tono sembrò abbastanza arrabbiato dalla nostra infantilità.

Ci guardò con uno sguardo agghiacciante mentre ci teneva dal colletto delle nostre maglie per poi lasciarci di nuovo cadere con la schiena su un muro, abbandonati alle nostre sole e uniche forze.

Chiusi lentamente gli occhi dopo aver visto che anche il ragazzo rosa si abbandonò tra le braccia fi Morfeo e così lo seguii anche io, crollando molto presto.

**

Kit pov.
Mikey era uscito quasi di corsa, seguendo i due ragazzi, abbandonando me come sempre a casa.
Presi il telefono e cominciai a scrollare la home di instagram ormai monotona.
Mi annoiavo terribilmente  e non sapevo cosa fare.
Avrei voluto chiamare Chifuyu e fare qualcosa insieme ma aveva detto di dover andare a casa a studiare perciò lo lasciai in pace.
Finché sera tardi non tornò mio fratello.

<<Era ora>> urlai vedendolo abbastanza contento mentre mi aveva lasciato qui a marcire.

<<Ero da i tuoi amichetti>> mi rispose con fare provocatorio.

<<Quindi?>> feci una smorfia.

<<Boh. Si picchiano solo per te>>

A quelle parole mi sentii il corpo arriggidirsi e una strana sensazione nel basso ventre comparire.

Non so perché ma questa storia ha preso una piega strana e non trovo un modo ne per concluderla ne per continuarla.
Mi scuso del capitolo brevissimo ma mi sta parecchio annoiando

Tokyo è nostra || Chifuyu MatsunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora