Dopo pochi e lunghi giorni mi dimettero dall'ospedale, facendomi ritornare alla vita di sempre con i miei amici e mio fratello. Pian piano abbandonai la dipendenza agli alcolici e la stessa cosa fu per il fumo, mio fratello e Chifuyu furono veramente fieri di me e di questo grande progresso nei miei confronti.
Legai abbastanza con quel "Sanzu" che conobbi settimane fa in ospedale insieme agli altri della Toman; mi stava molto simpatico anche se non parlava spesso. Chifuyu e io uscimmo numerose volte insieme tornando anche noi, al rapporto di confidenza che avevamo stabilito mesi fa, prima del decesso del suo migliore amico, Baji.
In quel momento passeggiavamo in una villetta comunale lontana dal centro affollato di Tokyo, c'era un parco molto grande con tanti alberi di Sakura e con i suoi germogli rosei, tanti esseri viventi soprattutto volatili che cinguettavano pronti ad accogliere la primavera.
Mano nella mano seguivamo il sentiero di terra battuta color ocra, che faceva molto contrasto con l'erba verde del prato intorno a noi.<<In questi mesi non ho smesso di pensarti>> rivelò il biondino posizionandosi accanto a me.
Quelle dannate parole mi ricordarono un episodio successo mesi fa, forse un anno, quando me e Kazutora ci ritrovammo a dormire nello stesso letto, lui mi disse che non mi aveva mai tolto dalla sua mente definitivamente.
Mi masseggiai le tempie mentre fui attaccata da una terribile emicrania che mi pervase la testa.Chifuyu vedendomi in difficoltà mi prese dai fianchi, sorreggendomi notando il mio scarso equilibrio di codesto momento; mi fece sdraiare su una panchina porgendomi dell'acqua fresca come quella di un fiume, gelata da farti ghiacciare l'addome ma piacevole.
Sorseggiai la bevanda per poi ringraziare il ragazzo.Mi dedicò un sorriso così innocuo da provocarmi un effetto strano sul petto, una sensazione inaspettata ma pur essa non maligna.
Mi sedetti, mettendomi in una posizione composta e dritta, lo guardai negli occhi, a mia volta ricambiando il sorriso.
Si accomodò vicino a me facendomi voltare verso le sua labbra che non facevano altro che richiamare le mie, vogliose entrambe di un bacio tra noi due e la tentazione di avvicinarmi fu tanta.
I nostri nasi si scontrarono e scoppiammo in una fragorosa risata nota dall'imbarazzo della situazione.
Mentre trascorrevamo quei momenti assolutamente romantici e divertenti, qualcose interruppe il nostro appuntamento; difatti un'ombra parecchio alta ci coprii.
Girammo entrambi gli occhi verso la sagoma e accorgendoci che era il ragazzino dell'altra volta: Sanzu Haruchiyo.
Con i suoi lisci capelli rosa, la mascherina nera e quegli occhi azzurri come il cielo d'estate e l'oceano si schiusero. Per poi alzare la mano e salutarci con un sorriso impossibile da intravedere se non fosse per i suoi occhi schiacciati dalle guance.Mi allontanai da Chifuyu seppure non avrei mai voluto farlo e ricambiai il saluto esaminandolo bene, essendo che non lo avevo mai visto da così vicino.
Il biondino anche se un po' insicuro esclamò anche lui un <<Ciao>> molto freddo e riservato.<<Che ci fai qui?>> ruppi quel silenzio glaciale che circondava noi 3.
<<Passeggiavo mia piccola Kit>> replicò con tono
malizioso mentre mi alzò il mento.Osservai il viso di Chifuyu cambiare da una espressione tranquilla a una infuriata, ma nonostante la sua rabbia non fece nulla a riguardo, cosa che mi infastidí molto.
<<Levati>> dissi con tono serio e deciso mentre allontanavo la sua mano dal mio viso.
Il ragazzo dai capelli rosa si allontanò da noi, con un ghigno sul volto mentre ridacchiava anche se lontano da noi.
Sbuffai irritata e sconvolta allo stesso modo, voltandomi verso il biondo notai il suo guardo triste che emanava delusione nei suoi stessi confronti e che poteva scoppiare a piangere da un momento all'altro.
Lo strinsi in un caloroso abbraccio, la mia stretta era forte e sentii le sue braccia avvolgermi il petto, cosa che mi fece sentire al sicuro e protetta da ogni male di questo mondo, la stessa cosa forse per lui.<<Ti amo, Kat>> mi disse di soppiatto senza farsi troppo notare da me, mentre i nostri respiri insipiravano ed espiravano all'unisono.
Riuscii ad udire quelle parole, che mi fecero rabbrividire lo stomaco e sentii una scossa di elettricità nelle vene, che in fretta arrivò al cuore.
Decidetti di non rispondere a quella dichiarazione, ma anzi, di baciarlo prima che fosse troppo tardi, e così feci. Posai le mie calde labbra sulle sue che al contrario delle mie erano fredde come un bicchiere di freddo lasciato all'esterno dopo una lunga nevicata.
Passai le mie mani attorno al suo collo invece lui mi teneva il viso con una faccia e con la sinistra stringeva la mia coscia.
Ci staccammo per riprendere fiato e ridacchiammo un po' dall'imbarazzo della situazione.**
ore 23:44
Eravamo io e Chifuyu sdraiati insieme sul mio letto ad osservare le stelle dal grande finestrone presente nella mia stanza che rivelava a noi tutto il firmamento.
Ci tenevamo per mano, nonostante la distanza riavvicinata tra i due corpi che si rilassavano su quel piumone azzurro cielo che sopportava il nostro peso.
Mikey era uscito con la terza divisione perciò almeno per stanotte mi avrebbe lasciato il nuovo capo della prima divisione tutto per me, per coccolarlo sotto le stelle.
Gli diedi un bacio sulla guancia e mi avvolse tra le sue braccia circondando il mio naso con quel profumo maschile che noi ragazze amiamo così tanto.
Sentivo che ormai il suo odore era familiare a me, il suo profumo, l'odore di yakisoba e quella fragranza dei suoi vestiti che li etichettava come "puliti".
Mi addormentai con la faccia sul suo petto mentre lui restò con lo sguardo sul mio viso dormiente mentre sognavo un futuro insieme a lui.Questo capitolo letteralmente lo amo.
Mi ha fatto sentire bene con me stessa scriverlo soprattutto la parte finale a dire la verità.
Ho fatto entrare un nuovo personaggio nella scena: Sanzu, che come vedrete sarà molto geloso tra la relazione di Chifuyu e Kit.
Buonanotte, domani ho scuola e penso di aggiornare di sera (17 in poi sicuro).
STAI LEGGENDO
Tokyo è nostra || Chifuyu Matsuno
FanfictionKit vive a tokyo da quando è nata e appartiene ad un rango sociale abbastanza elevato, ma lei non vuole vivere come i figli di papà nella SPA ma anzi, va alla ricerca di qualche gang di quartiere con la quale divertirsi, in più ci sono vari problemi...