Capitolo 11

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So honey now,
Take me into your loving arms
[e Ora tesoro, tienimi tra le tue braccia]




Lauren Pov

È notte fonda quando sento un rumore fastidioso arrivarmi alle orecchie. 

Apro gli occhi, tentando di capire cosa sta succedendo. Abbiamo festeggiato fino a tardi e quando guardo l'ora, capisco di aver dormito appena un'ora. Mi giro nel letto per afferrare il cellulare che sta squillando sul comodino, quando sento una figura vicina a me. 

Camila ha il braccio sul mio fianco e nonostante il rumore della mia suoneria, sembra dormire senza nessun problema. Quando raggiungo il telefono e tento di capire chi mi sta chiamando alle 2 di notte, la suoneria si interrompe. 

Mi passo la mano sugli occhi, cercando di abituarmi alla luce notturna della stanza. Quando sposto il braccio di Camila con delicatezza, mi accorgo che nella camera non siamo sole. Il ricordo di noi 5 accasciate nella camera da letto mia e di Ally, per poi finire a dormire con un sorriso sul volto mi colpisce e il mio cuore palpita.

La luce del cellulare colpisce il mio viso, illuminando il letto. Tento di mettermi seduta, mentre Camila riposa il braccio sul mio ventre. Osservo il suo viso, che sembra così rilassato da farmi sorridere. Le sfioro i capelli, mentre con l'altra mano sblocco il cellulare. Continuo ad accarezzarle il viso, senza nessun intento di volerla svegliare. Il giorno dopo avremmo avuto diverse interviste e non potevamo essere troppo stanche. 

Quando però, controllo chi mi ha chiamata alle 2 di notte, il cuore comincia a palpitare veloce. Mio padre. Cosa può essere successo? Nonostante abbia già una mezza idea in testa, tento di cancellarla, sperando che abbia semplicemente sbagliato a schiacciare i tasti. Digito il numero e aspetto che mio padre risponda, l'ansia che sale. L'unica cosa che mi fa rimanere salda è il contatto con la pelle di Camila. Non voglio svegliare le altre ma uscire dalla stanza mi avrebbe permesso di collassare dalla paura.

"Mija"

La voce di mio padre è bassa e stanca, e comincio a realizzare cos'è successo. Sapevo sarebbe accaduto, ma non si è mai pronti per una cosa del genere. Il cuore sprofonda nel petto e sento gli occhi riempirsi di lacrime.

"La nonna" 

Sento un respiro profondo arrivarmi all'orecchio, la mia voce trema e adesso la stanza è sfocata. 

"Sì, Mija, è successo poco fa"

Comincio a piangere, la verità che mi entra nel petto e mi fa sentire male. Singhiozzo, tentando di non svegliare le altre. 

"Mija non piangere" 

La voce confortevole e dolce di mio padre non fa altro che aumentare la sensazione di nausea e di dolore che sento dentro il mio cuore. 

"Ti richiamo dopo"

È l'unica cosa che riesco a sussurrare. Sento che lui tenta di parlare ancora ma chiudo velocemente la chiamata, incapace di dire niente. Il corpo di Camila si muove vicino al mio e quando apre gli occhi e si accorge dello lo stato in cui sono, si mette seduta e cerca di capire cos'è successo.

"Lauren che c'è!? Cos'è successo?"

Non riesco ad articolare una parola, i singhiozzi che mi attraversano il corpo, impedendomi di parlare. Mia nonna se n'è andata. L'idea continua a farsi più vera, anche se una parte di me ancora non ci crede. Una delle persone a cui ho voluto più bene al mondo mi ha lasciata. 

Tento di calmare il respiro e i battiti del mio cuore e le lacrime che scendono copiose sul mio viso.

"Vieni"

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