Capitolo 12

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I’m thinking out loud
Maybe we found love right where we are
[Penso ad alta voce,
forse abbiamo trovato l'amore dove siamo ora]

Camila POV

Australia, la sabbia tra le dita e il rumore delle onde che si infrangono sulla riva. Cammino piano, il buio sull'acqua, soltanto il riflesso della luna a farmi luce e compagnia. I piedi affondano nella sabbia man mano mi avvicino a riva. Il mare mi aveva sempre fatto sentire meglio. Era come espatriare in un mondo tutto mio, in cui nessuno poteva dire o fare niente, in cui il profumo della salsedine e il suono delle cicale in lontananza mi davano la possibilità di respirare di nuovo.

Mi manca il mare. Mi manca appoggiarmi sull'asciugamano per guardare il cielo, sola. Mi manca avere del tempo per me, senza fans, senza intervistatori, senza mia madre. Mi manca stare da sola.

Ero così abituata prima di X Factor ad avere le giornate per me, a non dover rendere conto di cosa facevo, che qualche volta l'urgenza di non avere nessuno a fianco prendeva il sopravvento e dovevo allontanarmi. Oggi il mare australiano ha fatto da ambasciatore a questi tipi di momenti. Respiro profondamente l'aria pulita. Allargo le braccia e chiudo gli occhi, focalizzandomi su tutto quello che il mondo ti può dare ma che a volte sembri dimenticare. A volte dimentichi che le cose più piccole sono quelle che ti danno più gioia.

Silenzio. Cercarlo, seguirlo, individuarlo e abbracciarlo.

Silenzio. Silenzio che non viene interrotto da due braccia che piano avvolgono i miei fianchi. Non mi spavento, troppo immersa in questo mare infinito. Non mi spavento perché riconosco il suo profumo, riconosco il suo respiro, riconosco il suo tocco. So tutto di lei, e lei sa tutto di me. Sa che non deve parlare. Sa che ho cercato, seguito, individuato ed abbracciato il silenzio, quindi non dice niente, mi stringe in una presa che mi era mancata. Le mie mani raggiungono le sue, il mio cuore comincia a battere più velocemente.

È uno dei momenti più belli della mia vita.

Silenzio.

Lauren appoggia le labbra sulla mia spalla lasciata nuda da una canotta estiva e la sfiora appena, in un modo confortevole e affettuoso.

Sorrido a quel gesto, le labbra che si distendono, gli occhi ancora chiusi, le mie dita che giocano con le sue.

I nostri respiri si rincorrono, entrambe emozionate, i cuori che palpitano forte, la mente che non funziona più, la testa che gira, i nostri profumi che si mischiano. Ho sempre pensato che l'odore d'estate fosse una delle cose che mi faceva sentire più viva ed energica e piena d'amore. Poi è arrivata lei.

“Mi sei mancata”

Interrompo il silenzio, così presa dal nostro contatto e dal rumore delle onde e dalla sua presenza e dalla sabbia umida tra i miei piedi. Sento le sue labbra lasciare un altro bacio sulla mia spalla.

“Lo sai vero che sei sparita senza dire niente?”

Il suo tono sembra ora rilassato ma lascia trasparire una piccola preoccupazione.

“Mia madre sa dove sono”

La contraddico, restando immobile dove sono, senza muovermi.

“Ma io non lo sapevo. Poi ho pensato alla spiaggia. Scusa se ti ho rubato questo momento, ma non potevo più aspettare”

Mi accarezza le mani e il ventre, con delicatezza e dolcezza. Il suo respiro è sul mio collo e il corpo si riempie di brividi. Quando parlo la voce è profonda e lo sguardo perso.

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