Capitolo 5

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Fissavo le piccole stelline che avevo incollato sul soffitto della mia stanza. Brillavano ma non abbastanza.

Ero sdraiata sul letto nel mio mondo, con le cuffie nelle orecchie. Non riuscivo ad ascoltare molto le canzoni, i mille pensieri coprivano qualsiasi possibilità di cogliere qualche strofa buona. La musica a volte copre tutto, mentre altre risveglia pensieri che dovrebbero invece, restare bravi nel cassetto più profondo della nostra mente.

Decisi di uscire in balcone per osservare le stelle vere. Loro sì che mi piacevano. La mia passione per l'astronomia era nata grazie a mio papà, astrologo di professione, sognatore da sempre. Le stelle erano il nostro modo di parlare, di unirci, di discutere. Nessuno come noi, riusciva ad immaginare tanto, ad arrivare fino a certi limiti. Non si finiva mai di immaginare, con lui. Eppure capii ben presto che i sogni e le ipotesi, crollano in un attimo, quando non si ha più qualcuno con cui guardare il cielo. Tutto il nostro mondo, era sparito con lui e ora non c'era più nulla, che il mondo su questa terra.

C'era un leggero venticello ma non faceva freddo. Il giorno dopo avrei dovuto iniziare la scuola, il Liceo, senza i miei amici. Un pensiero preoccupante in più da aggiungere a tutti gli altri.

Un leggero ticchettio interruppe i miei pensieri.

SEE WITH ME || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora