SEE WITH ME || Louis Tomlinson

Capitolo 32

"Benvenuta nel club di Astronomia Superiore Trionfante Re Onnipotente, anche dettra A.S.T.R.O." mi rispose Louis.

"So che il nome non è il massimo, ma Niall non riusciva a trovare niente di meglio, l'alternativa era Stelle e Pizza... Non fare troppo caso al nome" mi rassicurò Gemma, ma ancora non capivo perché fossi lì.

Mi trovavo nei sotterranei della scuola, in una stanza con una vecchia porta il legno con all'interno dei libri sul universo, le stelle, gli astri e un grande telescopio. Ma la cosa ancora più sorprendente era la diversità dei ragazzi all'interno.

Niall, il biondino sicuramente tinto, basso e impacciato, con un sorriso dolce e due occhi blu enormi. Sembrava anche lì il più piccolo di tutti ma era allo stesso tempo molto sveglio.
Ed, non lo conoscevo ma sembrava molto cupo e misterioso, le braccia ricoperte di tatuaggi gli davano un aria da durò ma in fondo aveva un viso dolce.
Gemma, Gemma Styles, la sorella del mio scorbutico compagno di classe Harry. Capelli lunghi e tinti, un sorriso smagliante e un fisico perfetto, qualsiasi ragazzo avrebbe desiderato stare con lei. Era lei che mi stupiva in quella stanza, riuscivo a capire un gruppo di nerd che studiano le stelle, ma lei proprio non ce la vedevo come scienziata.
E infine Louis. Il ragazzo dagli occhi azzurri, quello che di notte va sul tetto a guardare le stelle, il mio vicino di casa, quanti segreti ancora nascondeva?

"Ally ci sei?" mi domandò Louis. Mi ero persa nelle mie consconsoderazioni su di loro e avevo perso il filo della conversazione.

"Si scusa, stavo pensando" risposi io.

"Ti stavo spiegando come mai sei qui" disse Louis "secondo me ti affascinano le stelle, ma anche i misteri e le cose un po' pazze. Quindi ti ho portato qui, nel club A.S.T.R.O. dove ci riuniamo per osservare il cielo, leggere libri, fare cazzate e mangiare. Spero che ti piaccia" concluse infine.

Louis aveva proprio ragione. Amavo le cose incerte, quelle ancora da scoprire e decifrare, ma soprattutto le stelle e l'universo, in fondo come anche lui. Come questo ragazzo era riuscito a capire tutto ciò non lo so, forse per il libro del piccolo principe, per le stelline che avevo appeso sul soffitto, per i nostri incontri notturni nel scrtutare la volta celeste.

Non so come Louis l'avesse capito, ma piaceva quella piccola stanza, mi piaceva quel club.